CERCASI TRADUTTORI E VOLONTARI CHE ABBIANO VOGLIA DI AIUTARE A CARICARE I CAPITOLI
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Capitolo 750

– Lago Falce Crescente

“Di che missione stai parlando?” rispose Belinda, con uno sguardo perplesso.

“Cerchi ancora di prendermi in giro?” La voce di Aegnis si alzò di un’ottava, “Non dimenticare che in quanto capo di guarnigione della città santa, la mia giurisdizione si estende anche alle gilde di avventurieri e mercenari!”

“La missione di acquisizione del Lago Falce Crescente è difficilissima, ha un livello di pericolo di rango 5! Anche gli stessi rango 5 saranno in pericolo, tu come pensi di potertela cavare?”

Aegnis continuò a esortarla: “Se lo stai facendo per quel cristallo di luce sacra, lascia che ci pensi io!”

“Grazie Aegnis, ma ho le mie ragioni…”

Belinda sforzò un sorriso.

“Lo so, è per Nick, non è vero? Non sarai andata a trovarlo per più di un anno, ma so bene che chiedi a Sophia di portargli delle cose.”

“È a causa sua che non mi accetti?” chiese Aegnis con voce cupa.

“Non è come pensi!” Belinda non sapeva se ridere o piangere.

“È davvero per colpa sua, quindi! Bastardo, io prima o poi…” Aegnis sbattè i pugni uno contro l’altro.

“Aegnis!”

“Ti considero solo una buona amica. Ti avverto per l’ultima volta, se dovesse succedere qualcosa a Nick te ne pentirai amaramente!” l’espressione di Belinda era nera.

“Per lui… guarda come ti comporti per un viscido del genere! Davvero osi litigare con me?”

Aegnis emanava un’aura spaventosamente potente, e dietro di lei alcune ombre si radunarono a formare la sagoma di un pitone a tre teste.

“Esatto!”

Noncurante dell’oppressione innata della sua razza, Belinda continuò stoicamente a fissare Aegnis negli occhi.

Lei, di fronte a quel comportamento, gonfiò il petto bruscamente. “Come desideri!” disse in uno sbuffo.

La sua armatura sbatté a terra fragorosamente, rimbombando insieme ai lontani passi di Aegnis che se ne andava.

Appena fuori dalla villa, la sua espressione si incupì del tutto.

*Bang!* Un serpente schioccò d’improvviso, mentre dei petali di rosa e tulipano vorticavano in cielo.

“Nick!” disse Aegnis digrignando i denti frustrata, proferendosi un attimo dopo in una risata asettica.

“Ho promesso a Belinda che non lo avrei toccato, ma Thomas non ha dato il permesso. Forse però dovrei essere un po’ più discreta nel farlo?”

………

“Dovrebbe essere qui!”

Belinda osservava la mappa che aveva in mano con fare guardingo.

Si trovava in una terra desolata dall’aura di morte e decomposizione, che la rendeva subconsciamente nervosa.

Da quando la Calamità dell’Ingordigia si era fatta viva, le Piane Serpente erano diverse da com’erano sempre state.

Su di esse si diffondevano a una velocità inaudita guerra, schermaglie e ingordigia, riversando sulle pianure fiumi di sangue.

Nemmeno la radiosità della Dama Sibilante riusciva a scacciare quelle selvagge bestie ingorde, perché godevano della protezione di un Dignitario.

Il Re Sovrano dell’Ingordigia – Beelzebub. Non erano passati neanche due anni dal suo arrivo nel Mondo del Purgatorio, eppure tutti già conoscevano il suo nome – al punto che al solo sentirlo nominare i piccoli bimbi serpente scoppiavano a piangere.

In una situazione simile, c’erano state più volte situazioni di carestia nella città santa, a causa del consumo terrificante delle bestie ingorde. Prima di allora, nessuno sapeva nemmeno cosa volesse dire “carestia”.

Difatti, anche le bestie dovevano fronteggiare le stesse carenze di cibo, il che era per loro un problema ben più grave di quanto non lo fosse per le popolazioni serpente – tanto più che si uccidevano a vicenda pur di sfamarsi, altrimenti avrebbero già invaso la città santa.

Era diverso dalle calamità avvenute in passato. Belinda sentiva che, una volta che le bestie avessero occupato il territorio nel nome del Re Sovrano dell’Ingordigia, non lo avrebbero mai più ceduto facilmente.

Nemmeno la purificazione su larga scala che la Dama Sibilante aveva attuato all’inizio sarebbe più stata attuabile.

Al solo pensiero, la mente di Belinda fu avvolta da una fitta nebbia.

“Oltrepassato questo punto, sarò vicinissima al Lago Falce Crescente!”

Borbottò tra sé e sé. Era travestita, ma non si sentiva comunque al sicuro in posto simile.

“Se Becker e gli altri fossero venuti, magari avrei potuto prenderla più alla leggera. Che peccato…”

Si abbandonò a un sorriso amareggiato. Nella sua carriera da mercenaria era riuscita a guadagnarsi dei subordinati, ma quando seppero che aveva accettato quella missione si erano ritirati uno dopo l’altro.

Con un po’ più di tempo e ai suoi metodi, sarebbe riuscita senza problemi a radunare altri potenti e fedeli subordinati; un anno soltanto però non era sufficiente a farli familiarizzare e legare a lei, figurarsi convincerli a prendersi un rischio del genere.

“La mia missione è semplicemente di raccogliere del quarzo blu nel Lago Falce Crescente. Se sto attenta a non disturbare le bestie ingorde, non sarò granché in pericolo!” ponderò Belinda in silenzio, attraversando in poco tempo le pianure.

Oltrepassati i campi in pendenza, i suoi occhi riflettevano uno scenario diverso: un lago blu a forma di luna crescente che si estendeva a perdita d’occhio all’orizzonte.

Il Lago Falce Crescente emetteva un radioso bagliore e una puntina di calma.

“Una volta era un importante punto d’estrazione risorse per la città santa, ma da quando è caduto in mano alle bestie ingorde è tornato allo stato brado. Se la città non fosse stata a corto di risorse con un impellente bisogno di rifornimenti, la missione forse non sarebbe stata pagata così profumatamente…”

Belinda si morse il labbro nell’ansia.

Se Aegnis fosse stata lì, lei non avrebbe avuto bisogno di arrischiarsi in prima persona. Le sarebbe stato sufficiente sopprimere l’orgoglio e supplicarla, e un pezzo di Cristallo di Luce Sacra sarebbe caduto nelle sue mani.

Belinda, però, non voleva un debito così grande con lei, e oltretutto non voleva nemmeno buttar via la dignità in quel modo.

Quindi, non aveva esitato a mettere a repentaglio la propria vita in quella missione.

(UncleFatty: Che sciocca D: Prendi me Aegnis! Please be my sugar-mommy <3)

“Senza le bestie ingorde, avrei avuto più che altissime probabilità di riuscita.” I suoi occhi si illuminarono. Apparve un tatuaggio a forma di occhio bianco che fluttuò alto nel cielo, inviandole immagini dei dintorni.

*Roar…* *Hiss…*

Peccato che proprio accanto al lago ci fossero svariate bestie ingorde, intente a fare a brandelli il cadavere di un serpente gigante.

Una di quelle bestie, grande come una piccola montagna, emanava potenti ondulazioni al pari di un rango 5.

“Dannazione, che sfortuna ho oggi!” inveì lei in silenzio.

L’occhio di sorveglianza aveva trasmesso alla sua coscienza immagini della scena: tra le bestie ingorde c’era un serpente gigante tentacolato, aperto in due da testa a piedi; un’altra era un ratto gigante bifronte, con una testa più grande dell’altra, che masticava il suo cibo a una velocità inaudita.

L’ultima sembrava essere una palla di carne gigante fatta dei corpi di diversi animali, con una grande apertura nel centro. Con la lingua si leccava i denti di continuo, ed era quella che emanava le ondulazioni più forti – apparentemente al vertice del rango 5.

Anche il cadavere del serpente a terra era evidentemente un rango 5, ma non aveva retto minimamente il confronto con le altre bestie ingorde ed era diventato loro cibo.

“Che peccato…” Belinda serrò i pugni.

Il serpente di rango 5 era chiaramente un discendente serpente gigante delle Pianure dei Serpenti, ma non era riuscito a sfuggire al proprio destino ed era diventato una preda.

La Dama Sibilante e la città santa avevano fatto del proprio meglio per salvare ed evacuare i serpenti giganti, ma le Piane era così vaste che gli sfortunati non mancavano.

Belinda era furiosa, ma rimase sufficientemente razionale da non lanciarsi all’attacco istintivamente e farsi uccidere.

“Le bestie ingorde devono mangiare molto spesso, quindi andranno via da qui appena finito di mangiare lui…”

Rimase nascosta e pazientemente in attesa.

Le bestie godevano di un potere bellico impressionante e di una spaventosa abilità di consumazione, ma mancavano di intelligenza e capacità di localizzazione – il che le dava una possibilità.

*Click! Click!*

Le bestie mangiavano molto velocemente, senza lasciare nemmeno le ossa. Leccavano via anche il sangue caduto a terra, finché niente era rimasto: il sangue di un serpente gigante di rango 5 era ricco di energia nutritiva, e si diceva che una sola goccia fosse meglio di mangiare dieci bestie di basso rango.

“In mancanza di cibo, le bestie ingorde si massacrano a vicenda! Per cui…”

I suoi occhi si illuminarono come quelli di un ghepardo in solitaria, in attesa di un’opportunità.

*Roar…* *Hiss…* *Coo! Coo!*

Divorata la preda che avevano catturato, le tre bestie ingorde si studiarono a vicenda, rilasciando un ruggito che scosse lo spazio stesso.

Esaminatesi a vicenda, la bestia di carne e il serpente tentacolato se ne andarono prendendo direzioni diverse.

La loro digestione era rapida, quindi non avevano nemmeno il tempo di riposare: passavano le loro vite a combattere e procacciare cibo.

Il ratto bifronte, rimasto solo, sembrava assetato. Si chinò sul Lago Falce Crescente, e le due teste iniziarono a berne l’acqua. La superficie del lago sembrava calare di volume, fino a esporre il suo letto prosciugato.

Al suo interno, iniziarono a brillare dei piccoli raggi di luce blu.

Aveva esposto un minerale blu che sembrava brillare sotto i raggi lunari.

“Quarzo Blu!” Riconosciuto l’obiettivo della missione, Belinda era in trepidazione.

Era anche immensamente frustrata, però, dalle azioni di quel ratto.

Dopo aver preso la sua buona sorsata dal lago, si sdraiò inaspettatamente accanto ad esso e sprofondò in un sonno profondo.

Il suo corpo emetteva nei dintorni tracce di un gas nero, per poi risucchiarlo di nuovo al suo interno. Nel processo il suo corpo continuava a crescere sempre di più, e un sarcoma gli crebbe sul collo. La sua aura si potenziava, avvicinandosi inesorabile al vertice del rango 5.

“Diavolo, è una bestia ingorda in evoluzione!”

Belinda indossava un’espressione sgradevole. Le bestie ingorde riposavano di rado, e l’unica eccezione si verificava quando assorbivano troppa energia ed iniziavano ad evolvere!

Una volta svegliate dal sonno profondo, il loro potere avrebbe subito una trasformazione epocale!

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Secondo capitolo regolare della domenica.

Capitoli della settimana: 9/9

Trad: Kido

Edit: UncleFatty

Spoiler 751:

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