– Nascita
Aspettare è sempre tedioso e difficile, soprattutto quando si affida la propria sicurezza a qualcun altro. Per fortuna, la tortura era quasi giunta al termine: tramite i propri sensi, nonché le informazioni ottenute dal mondo esterno, Leylin sapeva che stava per nascere.
Durante la lunga gravidanza aveva anche avvertito l’incursione di una straordinaria energia, una pura e positiva energia bianca utilizzata per curarsi e aumentare la vitalità. Leylin aveva provato più volte quella sensazione, quindi la riconobbe subito ‘La benedizione di un sacerdote! Ottimo!’
Quella benedizione era estremamente benevola per lo sviluppo del feto, e Leylin la accettò senza opporsi. Era ancor più soddisfatto sapendo che una famiglia che poteva permettersi di chiamare più volte un sacerdote non poteva essere comune: tutto stava avvenendo in un ottimo ambiente, quindi le possibilità che la nascita avvenisse con successo erano elevate.
Un buon ambiente alle spalle gli avrebbe anche reso possibile una vita migliore. Dopotutto, chi godeva di uno status sociale più elevato aveva sempre più possibilità di un villico. Non c’era modo di scappare a quella verità.
Proprio mentre ci rifletteva su, avvertì la placenta attorno a lui strapparsi, e un odore terrificante si insinuò nel suo naso.
Nel frattempo, nella camera da letto del padrone nel cuore di un enorme maniero, gli urli agghiaccianti di una donna risuonarono tra molte voci nel panico: “OH! STA USCENDO…”
Un nobiluomo si affrettava su un vivace tappeto di velluto, serrando i pugni così rigidamente che le mani erano sbiancate dall’ansia.
“Stai tranquillo! Ha la benedizione degli dei, quindi nascerà di sicuro senza problemi…” lo tranquillizzò un sacerdote in una veste bianca, con voce delicata. Sulle maniche c’erano alcuni filamenti d’oro brillanti, e sul petto un singolare emblema.
Sembrava un tozzo tomo, con delle rune sulla superficie. Il sacerdote era chiaramente un vescovo della regione, leale al Dio della Conoscenza.
Non era necessario che fosse presente, a giudicare dal suo status, ma quella era una famiglia di devoti credenti di Oguma. Erano i suoi più grandi supportatori nella regione, quindi era andato ad assistere alla nascita del loro discendente.
“Grazie infinite, Vescovo Tapris! La famiglia Faulen ricorderà e sarà per sempre fedele agli insegnamenti del Dio della Conoscenza…” Il giovane uomo fece del suo meglio per nascondere l’espressione ansiosa.
“WAAAH!” In quel momento, dalla camera provenne un pianto acuto, che fece congelare sul posto il giovane. Subito dopo, svariate inservienti e un’infermiera zuppa corsero da lui a congratularsi. “Ha partorito! Ha partorito! È un salutare padroncino!”
“Davvero? Fatemelo vedere!” La sua espressione si infervorò, quando prese il bimbo dall’infermiera. C’erano segni del taglio del cordone ombelicale, ma i suoi arti erano carnosi e forti. I suoi occhi blu erano profondi come l’oceano. La nuova vita commosse tutti i presenti.
Intanto, il bimbo piangeva e strillava, e il ragazzo era senza parole.
“Che bambino forte! Che Dio ti benedica!” Tapris sorrideva con gentilezza, e una luce bianca accarezzava delicata il capo del neonato. La forza divina placò il pargolo, cullandolo in un dolce sonno.
“Vi prego, permettetemi di donare cento ori alla chiesa, in segno del mio umile rispetto!” disse il giovane al Vescovo Tapris, e le parole congelarono sul posto il sacerdote scolpendogli un sorriso in volto. “Dio di sicuro apprezza la tua buona volontà! Pregherò personalmente per il neonato…”
Inizialmente, il vescovo aveva deciso di non far pagare il battesimo e anche di autoproclamarsi padrino del neonato, per consolidare i rapporti con la famiglia Faulen. Ma ora? Cento ori non erano affatto male, erano un sacco di soldi.
‘I nobili sono così viscidi e avari. Non si chiudono mai le scappatoie.’ Tapris ricordò allora l’educazione che aveva ricevuto, e osservò il giovane attentamente ma senza arrabbiarsi.
Dopotutto, da quando aveva dedicato la sua vita al potente Oguma, rabbia ed emozioni simili si erano fatte molto rare. Il potente Dio della Conoscenza insegnava ai suoi seguaci e sacerdoti di restare sempre razionali, e l’ira era il peggior nemico della razionalità.
Per questo Tapris teneva un aspetto formale, prima di far capire che se ne stava andando.
A quel punto sembrò ricordare qualcosa. “Ma certo. Ho dimenticato di chiedervi il nome del padroncino…”
“Leylin! Leylin Faulen! Il nome lo ha scelto sua madre!” esclamò emozionato il giovane.
“Leylin? Che bel nome.” Dopodiché il vescovo li salutò aggraziatamente e se ne andò. Il giovane entrò impaziente nella sala del parto, a dar conforto a sua moglie esausta. Nessuno, però, si accorse che il bimbo addormentato nella culla aprì gli occhi per un attimo. Erano pieni di gioia.
Emozioni simili erano esagerate per un neonato. Leylin esclamò tra sé e sé: ‘Mondo degli Dei, arrivo…’
Era soddisfatto di essere riuscito a tenere il suo nome anche in quel mondo. Lo aveva fatto volutamente: lo aveva suggerito a sua madre di tanto in tanto mentre era un feto nel suo corpo.
(UncleFatty: Il suo nome non era Fang Mu? u.u)
‘Dunque questa sarà la mia famiglia qui… sembra che avrò un buon ambiente!’ In quel breve sguardo era riuscito ad osservare buona parte di ciò che lo circondava: un prezioso tappeto di velluto, un candelabro argenteo di cristallo, un piumone di broccato rosso, larghe tende con delle giunchiglie verdi ricamate, e infine le numerose e rispettose inservienti e l’infermiera tutta zuppa erano un segno evidente che Leylin fosse nato come almeno un nobile minore in quel mondo, o magari uno con uno status anche più elevato.
Dopotutto, la visita e la protezione del vescovo regionale non erano garantiti ai figli di un nobile qualsiasi.
Dopo la nascita ci fu un gran clamore. Suo padre stava ricevendo amici e parenti, venuti a congratularsi con lui.
Sua madre, lì accanto, dormiva di sasso, come anche Leylin sembrava fare. Dentro di sé, in realtà, era in fermento.
Prese un respiro profondo. ‘A.I. Chip!’
[Beep! Ottenuta autorizzazione alla rottura del sigillo. Avvio procedura di attivazione.] Sentì dei familiari suoni robotici, e subito dopo svariate stringhe virtuali blu furono proiettate davanti ai suoi occhi.
‘Come previsto, l’A.I. Chip è venuto con me!’ Era estatico. Il Chip era fuso con la sua anima, e la veranima che ne aveva separato non poteva che aver tenuto una porzione delle sue abilità. ‘No! Ho separato solo un sottoprogramma dell’A.I. Chip. Nonostante questo, anche una parte così piccola possiede una porzione così grande delle sue abilità!’ Leylin era sovreccitato.
Grazie alla sua conoscenza strabiliante, poteva senza dubbio far strada velocemente nel Mondo degli Dei anche iniziando da zero. Le potenti abilità di immagazzinamento e analisi dell’A.I. Chip, poi… non riusciva nemmeno a immaginare la vita gloriosa che lo attendeva presto…
‘Che peccato… siamo nel Mondo degli Dei, e la loro influenza permea ogni singolo aspetto. Non posso dare troppo nell’occhio… per ora devo comportarmi come un bambino qualsiasi, o potrei insospettirli e addirittura ricevere il trattamento di una forza estranea o di un essere posseduto da un demonio…’
Leylin si incupì. Gli dei tenevano alta la purezza delle linee di sangue nobiliari. Il vescovo che si era recato lì non era una tata qualsiasi: come minimo, Leylin avvertiva nella stanza svariate tracce magiche, ad esempio il [Rilevamento del Male] e la [Difesa Animica].
Non fosse stato per l’incantesimo di Reincarnazione in Mondi Differenti di rango 7 e per il battesimo della forza primordiale del Mondo degli Dei, che avevano reso la sua anima uguale a quella dei nativi, sarebbe già stato scoperto da un pezzo. A tempi maturi, nemmeno il suo status di nobile lo avrebbe salvato.
‘Naturalmente, essere nativi del posto ha i suoi svantaggi… la mia forza è stata completamente rimossa! Sono come un foglio bianco. Non posso nemmeno iniziare ad allenarmi, e dovrò scalare i sistemi di forza di questo mondo…’
Battezzato dalla forza primordiale, le tracce del suo essere Magus erano state spazzate via. A parte i suoi ricordi e l’A.I. Chip, era uguale a qualsiasi altro bambino del luogo.
Ancor più importante, pur disponendo di svariate tecniche meditative di alto livello, non avrebbe potuto usarne nessuna: erano parte del percorso dei Magi, e se le avesse usate per raccogliere forza spirituale gli dei avrebbero avvertito la forza estranea in poco tempo. Quel corpo sarebbe andato incontro allo stesso destino del suo seme animico.
‘Deve pur esserci un modo di usare la forza spirituale nel Mondo degli Dei… non ho bisogno di sbrigarmi. Devo crescere lentamente, e prima o poi lo troverò…’ si consolò lui.
In quel momento l’A.I. Chip completò la sua prima analisi. [Beep! Analisi degli umani circostanti completa. Creazione database sulle razze del Mondo degli Dei.]
‘Bene… calcola le mie statistiche in base a quelle degli umani comuni di questo mondo.’ ordinò Leylin.
Né i suoi misuratori originari né gli standard della Razza Astrale Celestiale erano adatti al contesto. I primi erano troppo bassi, mentre gli altri partivano dal livello Stella del Mattino – troppo elevato. Gli serviva un nuovo standard di misurazione.
[Beep. Obiettivo completato. Analizzo statistiche ospite. Avvio generazione database!] eseguì leale il Chip.
Presto un’immagine 3D del corpo apparve agli occhi di Leylin, accompagnata da informazioni concrete.
[su_service title=”Secondo anniversario WMW” icon=”icon: comments-o” icon_color=”#000000″ size=”16″] Esattamente due anni fa pubblicavo il primo capitolo di Warlock of the Magus World.
Esattamente un anno fa pubblicavo l’annuncio del primo quizzone per l’anniversario.
Nel primo anno abbiamo fatto 257 capitoli, e nell’annuncio vi ho promesso che le cose sarebbero migliorate… Beh, siamo arrivati al