CERCASI TRADUTTORI E VOLONTARI CHE ABBIANO VOGLIA DI AIUTARE A CARICARE I CAPITOLI
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Capitolo 1002

– Invasione

La Fortezza della Speranza e il battesimo del suo dio erano l’unica salvezza per i nativi dell’Isola Debank. Solo dove splendeva la luce del Dio Serpente Alato potevano evitare la piaga. Potevano anche continuare a vivere in modo sano, senza paura di rigettare improvvisamente sangue e morti morire lentamente sul ciglio della strada.

Nel momento in cui Tiff espose alla gente i sospettati dei loro crimini, immediatamente attirò l’indignazione pubblica. Le masse li sbeffeggiarono e urlarono, e se non fosse stata attiva la presenza delle truppe di mantenimento della pace in attesa, questi detenuti sarebbero stati da tempo ridotti a brandelli.

Questi sospetti sfortunati furono giudicati colpevoli. Non solo diffondevano voci e cercavano informazioni sulle esperienze di Leylin, ma stavano anche cercando le origini dell’acqua santa, una missione assolutamente eretica. Ognuno di questi atti era un tentativo di imbrattare la reputazione della chiesa.

Come previsto dai santi protettori, questi sospettati che i nativi vedevano giornalmete furono rapidamente catturati. Tutte le prove indicavano la loro colpevolezza. Sebbene volessero negare questi presunti crimini e confessare le altre malefatte, scoprirono presto che nessuno avrebbe creduto loro.

Era largamente creduto che le persone con cattiva fama compissero continue malefatte. Molto presto, Tiff annunciò pubblicamente i crimini di queste spie, e li mandò a bruciare sul rogo. Questo spettacolo era accompagnato da applausi giubilanti dal pubblico. Le voci che circolavano furono presto dimenticate.

Leylin aveva sempre meno interesse negli affari dei mortali. I nativi ormai avevano solo due scelte: potevano convertirsi alla sua fede o morire a causa della peste. Con le sole opzioni offerte di morte o salvezza, fu estremamente facile conquistare l’Isola Debank.

Avendo perso i loro adoratori, gli spiriti totem appartenevano ormai al passato. Non avevano più possibilità di cambiare la situazione.

Tuttavia, questi spiriti non erano affatto sciocchi. Con le loro esistenze minacciate, avrebbero scelto di rischiare le loro vite…

La notte stessa Tiff ordinò l’esecuzione dei criminali. Il cielo era luminoso e limpido, senza una sola nuvola che ostruisse il vasto fiume di stelle e la luna argentata. La luce lunare e la luce delle stelle brillavano debolmente sulla Fortezza della Speranza, dando a tutto ciò che toccavano un bagliore argentato.

Tiff e Isabel avevano appena finito i loro doveri quotidiani. All’improvviso, sentirono i loro cuori contrarsi e palpitare, come se una bestia preistorica si stesse avvicinando a loro da lontano. Il nervosismo gli fece rizzare i capelli, mentre si dirigevano verso le finestre.

“Questo è…” rimasero a bocca aperta.

Una scia di fuoco illuminava il cielo, i suoi raggi abbaglianti illuminavano l’orizzonte e avvolgevano la Fortezza della Speranza nel suo splendore. Alla fine di questa luce dorata c’erano diverse figure con aure mostruose, che lasciarono i due in qualche modo soffocati.

“Gli dei tribali! Sono venuti davvero qui…” gridò Tiff con voce roca.

Questi spiriti totem non erano così sciocchi da permettere a Leylin di farli a pezzi. Con l’immensa pressione che aveva esercitato su di loro, avevano deciso di riunirsi in un feroce contrattacco. Le loro fonti avevano confermato che Leylin era il responsabile di tutto questo. Se il corpo principale di Leylin fosse stato ucciso in una guerra santa, tutto sarebbe finito.

“Dio…” Tiff strinse la sua cresta inconsciamente, con apprensione nei suoi occhi.

Anche se quegli spiriti avevano lasciato le loro fortezze, erano ancora semidei. Sebbene i loro poteri fossero diminuiti, avevano deciso di sconfiggere Leylin. Anche se Tiff sapeva che non poteva mai cedere, gli ne era comunque molto preoccupato.

“È il Guardiano Fiammeggiante!” “Onnipotente Akaban, il dio del sole…”

Il fenomeno nei cieli aveva allertato i nativi e quando molti di loro alzarono gli occhi videro gli esseri celesti che avevano abbandonato. Gridarono per la paura, chiamando i nomi degli dei che erano soliti adorare.

“Non c’è bisogno di temere, bambini…” Una voce suonò dalla statua di Targaryen, viaggiando nel profondo dell’anima di ciascun adoratore. Quasi come se fosse viva, la voce trasmetteva un’energia calmante, che li tranquillizzò immediatamente.

*Hss! * Un fantasma Targaryen apparve a mezz’aria, di fronte ai nemici.

“Lasciate questo a me. Concentratevi sulla lotta dei nativi, dall’altra parte… ” Leylin trasmise il messaggio alle menti di Tiff e Isabel. Fatto questo, alzò la testa e valutò quello che sarebbe stato il più potente avversario che aveva affrontato dal suo arrivo nel Mondo degli Dei.

‘Una volta eliminati, l’intero Impero Debank cadrà nelle mie mani…’ Gli occhi di Leylin si arrossarono quando l’Occhio dell’Incubo apparve sulla sua fronte. Splendidi raggi dorati illuminarono il suo corpo, facendogli credere di essere sul punto di bruciare.

*Ooo–* Pochi spiriti totem erano venuti fino a lui, probabilmente sapevano che gli esseri divini potevano recargli poco danno. Quelli qui erano tutti semidei, ardenti con i loro unici fuochi divini.

Al centro c’era un enorme carro fiammeggiante con un nativo seminudo in cima. Maneggiava una lancia d’oro e aveva una faccia seria, emetteva l’aura distinta di un re, mentre i suoi occhi brillavano di saggezza.

Ciò che sorprendeva di più Leylin era che il cavallo ardente che trainava il suo carro era anch’esso un semidio, tuttavia rimaneva sotto il nativo e si lasciava usare come una cavalcatura. Ai lati del fiammante carro c’erano un leone a due teste con la pelliccia dorata e uno scorpione che sembrava fatto di oro puro.

‘Quattro semidei… È tutto questo il potere divino nascosto dell’Isola Debank?’ Leylin incontrò i loro sguardi senza che non esprimevano titubanza né paura.

“Intruso, disfa questa malattia! Io, l’imperatore fondatore dell’Impero Sakarte, il Dio Sole e Re di Tutti i Re, Controllore di Tutte le Fiamme, Montagne e Fiumi, Akaban, posso garantirti una morte dignitosa se obbedisci!” esclamò il semidio sul carro da guerra nella sua lingua nativa, trattenendo le redini del cavallo ardente. Poiché i semidei potevano intendere tutte le lingue e gli scritti, Leylin lo comprendeva facilmente.

‘Come? La sua mente non è corrosa dalla fede dei nativi?’ Leylin era leggermente sorpreso, ‘È forse perché era un’anima nativa che si era fusa con la fede dell’impero, diventando un’anima valorosa dopo la morte?’

Mentre Leylin rifletteva sulle minacce di Akaban, il leone semidio e lo scorpione ringhiavano terrificanti. Scansionandolo più da vicino, Leylin non poté fare a meno di provare grande compassione. ‘Che peccato… Mentre stai facendo tutto il possibile per comprendere la divinità, sei troppo ambizioso. Questo non ti aiuterà a superare le restrizioni dei nativi e diventare un vero dio…’

Akaban era ovviamente molto saggio nel rafforzare il suo dominio, ma non era ancora in grado di diventare un vero dio. Dimostrava quanto fosse noioso questo percorso. Leylin ipotizzò che c’erano due ragioni plausibili per il fallimento. In primo luogo, c’erano i difetti con le anime dei nativi. D’altra parte, lo stesso Akaban poteva essere troppo ambizioso.

I domini del sole e della luna potevano effettivamente essere contesi con divinità più grandi, ma Akaban non era ancora soddisfatto di loro. Voleva espandersi in altri ruoli, diventare un signore. Pietosamente, la scarsa quantità di fede che i nativi potevano fornire non era abbastanza per farlo. Lo lasciava bloccato come un semidio.

Se Akaban avesse scelto domini legati ai nativi o alla barbarie, sarebbe potuto diventare da tempo un vero dio. Se così fosse stato, Leylin non avrebbe avuto nulla a che fare con l’Isola Debank.

‘Akaban… la tua sfortuna è la mia più grande fortuna!’ Avendo pensato a tutto questo, Leylin sembrava la risposta per tutto. Lo sguardo esprimeva l’assoluta sicurezza di aver decisamente pugnalato l’ego di Akaban.

“Che cosa può fare un semplice essere divino di un’altra razza, qualcuno che non è nemmeno un semidio, per resistere ad attacchi da tutte le parti?” Essendo stato un imperatore fondatore, non c’erano parole come la modestia o la considerazione nel vocabolario di Akaban. Puntava solo alla convenienza e ai benefici.

Con un movimento delle sue mani, il leone a due teste e lo scorpione dorato circondarono Leylin. Lo stesso Akaban cavalcò il carro per vagare sul campo di battaglia, fasci di fiamme dorate che schizzavano dappertutto e formavano una scena splendente nella notte.

Il cavallo ardente, a sua volta un semidio, nitrì, e un’ombra di un sole si levò dietro Akaban. L’aura imponente frenò gran parte dell’energia di Leylin e Akaban si preparò a infliggere a Leylin il colpo finale.

*Chik! Chik!* Lo scorpione d’oro gridò senza fine. La sua coda sparò in avanti, contenendo tossine molto più potenti del Dito della Morte dei maghi. Anche il leone a due teste ruggì, usando le sue abilità innate. Una testa sputò fiamme mentre l’altra gettava fulmini blu.

Ancora più importante, i loro domini si erano propagati, iniziando il processo di distruzione di Leylin.

Trad: Titan

Edit: myriam

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