CERCASI TRADUTTORI E VOLONTARI CHE ABBIANO VOGLIA DI AIUTARE A CARICARE I CAPITOLI
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Capitolo 1009

– Diavolo Cacciatore

Nel ricordare le difficoltà incontrate lungo la via e di com’erano riusciti a tornare sani e salvi, Aya stare credeva di essersi persa in un sogno.

‘Tutto ciò grazie al Maestro Kukulkan!’ A tal pensiero, prese lo stemma sacro tra le mani e iniziò a pregare in silenzio.

‘Mm, la capitale imperiale dell’Impero Sakartes. Se riuscissi a distruggerla ed offrirla al Maestro…’ In Barbara nacque un’interessante idea, che conquistò i suoi pensieri. Non voleva essere avida, ma le cose andavano così bene che pensava di potercela fare.

Sebbene avesse portato dalla Fortezza della Speranza non più di dieci mila truppe, molti nativi malati avevano chiesto di entrare. Persino i soldati dell’esercito imperiale cambiarono fronte. Oltretutto, ricevuta la notizia riguardo la battaglia divina, mediante alcuni canali segreti, anche i nobili dell’Impero di Sakartes iniziarono a vacillare.

Di conseguenza l’esercito di Barbara si espanse senza troppa fatica, avvicinandosi alla capitale con facile successo. Lungo la via, molti rifugiati nativi avevano intrapreso lavori faticosi, nel tentativo di ottenere ‘l’acqua sacra’ e la benedizione del Dio Serpente Alato. Persino il secondo esercito soffocò le ribellioni per esprimere la propria lealtà.

Sapendo che Hope Stronghold era a corto di uomini, Barbara accettò le offerte di tutti i rifugiati e dei soldati. In breve tempo, il loro esercito si quintuplicò, arrivando a contare 50.000 uomini.

Inizialmente Tiff temeva che si intrufolasse qualche spia nemica, ma sembrava che i nativi non avessero affatto cattive intenzione. Furono invece i grandi numeri a rendere il comando e la logistica estremamente difficili. Vi furono momenti in cui le cose diventavano davvero caotiche.

Incapace di affrontare un esercito di tali dimensioni, l’Impero di Sakartes sembrava perfetto per essere conquistato. I continui successi fecero crescere le ambizioni di Barbara.

‘La capitale imperiale perderà tutta la protezione che possiede, fin tanto che distruggerò Dole…’ pensò Barbara. Ma poi guardò la città in lontananza e ne rimase sconvolta.

Saliva al cielo un denso fumo nero e si sentivano delle grida in lontananza. Un cavaliere stava andando loro incontro, sembrava avesse delle informazioni urgenti da riferire. “Rapporto!”

“Lasciatelo venire!” Barbara fece segno con la mano e le guardie, che lo avevano trattenuto, si allontanarono.

“Santità, alcuni capi della Dole si sono uniti alla ribellione. Detengono il controllo dell’intera città e accettano di adorare il Dio Serpente Alato… Se diamo loro in fretta l’acqua santa, crederanno che possiamo accogliere gente, ora che il caos…”

“Procedi!” Barbara fece cenno col capo e inviò l’ordine.

All’inizio, quel tipo di episodi la entusiasmavano, ma ormai ne aveva fatto esperienza ed era diventata impassibile. Era anche un po’ delusa che quelle conquiste non fossero sue. Tuttavia, al momento vi erano cose più importanti a cui pensare.

La conquista della città, come previsto, fu semplice. Sotto costante minaccia di morte, vi erano rari casi di resa fasulla. Grazie alle esperienze vissute, Barbara inviò alcuni uomini perché aiutassero a combattere il fuoco, prima di incontrare i capi. Con la promessa dell’acqua santa, l’intera Dole City aveva ceduto.

Sopravvissero, però, altari e preti. Era l’ultima resistenza che Dole City poteva offrire. Le battaglie che coinvolgevano la fede erano molto più spaventose rispetto a quelle di altra natura, perciò Barbara non cedette e si diresse invece verso l’altare.

“Santità, l’altare è nelle mani di due falsi dei. Uno è il cavallo gigante fiammeggiante, Woods, l’altro l’imperatore Akaban. Anche se i preti del cavallo hanno perduto tutti i loto poteri, i chierici di Akaban continuano ad avere il sostegno della forza divina. Sono riusciti a riunire un po’ di soldati che li proteggono…”

Uno dei capi, ora dalla loro parte, gli mostrò la via con sorriso furtivo. Dopo aver cambiato schieramento, i loro spiriti totem si erano subito trasformati in falsi dei. Se Leylin fosse stato lì, avrebbe, senza dubbio, deplorato l’opportunismo degli esseri umani.

“Capisco. Lascia il resto alla chiesa!” Barbara guardò l’altare, che era ora una struttura difensiva, e le sue bellissime sopracciglia si corrugarono leggermente. Anche se disgustata dal tradimento di quei capi, le servirono comunque da esempio per tutto il resto della popolazione.

Perduti due semi-dei, i preti erano incapaci di soddisfare le richieste di guarigione. A quel ritmo, la morte era certa. Barbara capì che il tradimento aveva come unico obiettivo quello di garantirsi la sopravvivenza. Tuttavia, la rimanente resistenza complicò un po’ le cose.

“Portami i guerrieri della chiesa.” Fatto un giro intorno alla struttura difensiva, Barbara alla fine riconobbe che le forze d’élite dei nemici erano davvero potenti. Perciò, inviò anche lei le sue élite.

Anche i nativi possedevano Professionisti esemplari. Cacciatori e guerrieri amazzoni causarono ad Isabel non pochi problemi. E molti di quelli che facevano di guardia all’altare, erano fatti della stessa pasta.

Tuttavia, la Chiesa Serpente Gigante era anche una chiesa militare, che aveva ora al suo cospetto un enorme numero di nativi. Un gruppo di guerrieri nativi seminudi, con tatuaggi raffiguranti il diavolo, giunsero dinanzi a Barbara, tutti loro erano estremamente capaci.

“Santità! I guerrieri del nostro Lord eseguiranno i vostri ordini!”

“Ottimo! Usa la tua furia per eliminare la feccia rimasta di questi falsi dei!” ordinò Barbara, in piedi dinanzi a lui.

Nell’istante i cui arrivò l’ordine, quei nativi mutarono il loro aspetto in modo considerevole. Iniziarono a crescere in altezza e i loro muscoli si gonfiarono, trasformandosi velocemente in giovani giganti. La lucentezza degli incantesimi divini illuminò i loro corpi, portando con sé lo straordinario splendore del Dio Serpente Alato.

Illuminati da tale bagliore, i tatuaggi raffiguranti il diavolo si fecero più vividi, mentre i loro occhi brillavano di una luce demoniaca. A quei guerrieri erano state conferite le abilità riservate ai diavoli!

“Per il nostro Lord!” I guerrieri nativi avanzarono senza la minima esitazione, i loro attacchi attorno all’altare erano violenti e potenti quanto uno tsunami.

“Il numero di guerrieri del nostro Lord è aumentato notevolmente…” Barbara sembrava ora rassicurata e lanciò degli incantesimi divini accanto ad altri preti, per incentivarli.

Preti e forza militare erano di estrema importanza per una chiesa. Tyr, ad esempio, offriva ai paladini un percorso diverso. Unendo la sua conoscenza dell’Isola di Debanks, con la sua forza e l’elaborazione dati dell’A.I. Chip, Leylin aveva creato per la propria chiesa, un nuovo percorso di forza. Loro erano dei diavoli cacciatori!

Come suggerisce il nome, i diavoli cacciatori, uniscono la sensibilità dei diavoli all’abilità di tracciamento dei cacciatori. Attivando i loro tatuaggi, avrebbero potuto persino ottenere abilità simili a quelle delle potenti linee di sangue dei diavoli!

Tale professione era la fusione tra guerriero e gli incantatori. Era davvero potente, ma aveva anche qualche difetto. Coloro che si addestravano per una tale professione, possedevano una forza di volontà estremamente forte. Il dolore derivante dalla marchiatura dei tatuaggi era qualcosa di spaventoso.

Per fortuna, Leylin ora aveva molti subordinati. Aveva lentamente selezionato i migliori esseri tra le 300.000 persone che si erano presentate, e non fu affatto facile riunire qualche migliaio di diavoli cacciatori.

Leylin aveva appositamente creato un qualcosa di speciale per quel sistema di forza. Se un cacciatore riusciva a catturare un vero diavolo, e sigillarlo nel proprio corpo, avrebbe ottenuto molta di quella forza, prima appartenente a quel diavolo. Sarebbe riuscito persino ad incrementare il proprio rango! Tutti i veri diavoli cacciatori possedevano al proprio interno dei diavoli sigillati.

Sebbene Leylin non avesse ancora una faida con i diavoli, erano chiaramente nemici mortali. Aveva creato quel gruppo di cacciatori per sconfiggere tutti i diavoli, eccetto i seguaci di Belzebù. Ciò avrebbe iniziato ad indebolire la forza dei Nove Inferni di Baator.

Nessuno si sarebbe lamentato di un simile gesto. L’impegno dedicato ad attaccare i diavoli faceva parte delle ‘giuste’ cose da fare nel continente.

Barbara naturalmente, non sapeva nulla riguardo le intenzioni di Leylin. Sospirava sotto shock per le incredibili abilità di quei diavoli cacciatori.

Coloro che si erano rifugiati nelle chiese e sorvegliavano l’altare, erano palesemente fanatici seguaci del falso dio. Non c’era bisogno di differenziarli tra loro, era sufficiente uccidere l’intero gruppo.

Purificato l’altare, Barbara entrò tristemente all’interno della sala. Il verde pavimento era ora tinto di un rosso sangue, ma non vi trovò nulla di sbagliato. Per i nativi, era una cosa del tutto naturale rubare oggetti e quant’altro agli avversari. Comprese le loro vite.

Al centro dell’altare vi era una statua in ossidiana, di un guerriero che guidava un carro. Tuttavia, il cavallo che trainava la carrozza era già stato ridotto in polvere.

*Buzz! Buzz!* una sorta di pressione spaventosa sorse dalla statua di Akaban, quasi come se avesse percepito la mancanza di rispetto nei suoi confronti

“Hmph! Falso Dio!” Barbara si limitò a guardare l’imperatore con disprezzo e afferrò lo stemma sacro.

“Nostro Lord, Serpente Alato. Maestro Kukulkan, vi prego, datemi la forza!” Lo stemma sacro emanò una luce sacra, caratteristica di Leylin. Lampeggiò un bagliore candido e l’enorme pressione scomparve per rivelare le crepe di quella statua.

“Distruggi la statua e purifica qualsiasi cosa abbia a che fare con essa!” ordinò Barbara con tono solenne.

Molto presto la statua, lo stemma sacro, i libri, nonché i disegni appesi al muro, tutto demolito, si trasformarono in cenere.

Trad: XiaoLing

Edit: myriam

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