CERCASI TRADUTTORI E VOLONTARI CHE ABBIANO VOGLIA DI AIUTARE A CARICARE I CAPITOLI
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Capitolo 1010

– Fondare una nazione

Conclusa l’indispensabile purificazione della chiesa, venne innalzata una statua rappresentante il Dio Serpente Alato. Grazie alla guida della Santa Barbara, molti guerrieri, soldati e nobili s’inginocchiarono e iniziarono a pregare.

“Sia lodato il nostro Lord, il Dio Serpente Alato Kukulkan. Serpente del mondo che divora ogni cosa e comprende il potere del massacro. Il tuo corpo si estende lungo tutto l’universo, nel passato, presente e futuro. I tuoi bellissimi occhi sono come i più limpidi laghi, dove l’acqua può curare ogni cosa…”

La statua del Dio Serpente Alato iniziò a brillare, tranquillizzando così i devoti.

“Il nostro Maestro ha risposto, la statua è completata!” esclamò Barbara con gioia e iniziò a pregare ad alta voce. Il potere della fede si tramutò in un flusso.

Con quelle preghiere piene di trasporto, gli occhi della statua sembravano prendere vita e brillare di perspicacia. Una splendente forza divina si diffuse in tutte le direzioni della chiesa, coprendo la città e persino i cieli. Sembrava stesse purificando qualcosa, rifiutando quel bagliore dorato che si tingeva di rosso scuro.

“Questa è la battaglia tra le fedi!”

Leylin, grazie alla sua visuale da dio, riusciva a vedere l’accaduto molto più chiaramente. Una vasta regione, con al centro Dole, era completamente sfuggita al controllo di Akaban. Il suo potere ricopriva ora l’intera area.

Le regioni di Akaban erano in declino. Da quel momento in poi, l’area intorno a Dole, non sarebbe più stata la sua terra, ma sarebbe diventata territorio di Leylin. La forza di Akaban sarebbe a poco a poco svanita, se si fosse precipitato lì, Leylin sarebbe riuscito ad ucciderlo con molta facilità.

Le mappature, indicavano che la fede in Akaban si era ridotta al minimo. Tutto ciò che ne era rimasto, era una piccola regione che circondava la capitale imperiale, le terre rimanenti erano state circondate e mangiucchiate da Leylin. Il giorno in cui avrebbero fatto irruzione nella capitale, sarebbe anche giunta la morte di Akaban.

Questo era il dramma degli dei e spiriti legati alla terra. Non potevano abbandonare i loro territori e i loro seguaci, altrimenti avrebbero perso la vita. Per questo Leylin non era affatto preoccupato che Akaban potesse sfuggirgli.

‘A confronto, i veri dei conducono vite migliori. Non sono limitati da specifici domini o regioni per la loro fede, se anche dovessero cadere, possono risollevarsi fin tanto che la fede in essi sopravvivrà nel piano materiale primario, se i devoti invocano il nome del loro dio dal profondo del loro cuore… Sono praticamente forti quanto i Magi delle leggi.’

Mentre rifletteva, i suoi occhi spostarono improvvisamente l’attenzione su altro.

“Hm? Quei ragazzi hanno il coraggio di venire qui?” Il suo corpo scomparve, ricomparendo nella chiesa vicina ai confini del suo territorio.

*Chik! Chik! Un enorme scorpione dorato aspettava a mezz’aria. Nel vederlo, si spostò, tenendo a bada il pungiglione e gli artigli, come riconoscesse fedeltà a Leylin, poi gli trasmise alcune informazioni.

‘Sembra non sia qui per combattere. Le bestie seguono istintivamente il potere, huh.’ Lo scorpione dorato semi-dio, era lì per giurargli fedeltà. Dopo la morte del leone a due teste, come anche il continuo indebolimento di Akaban, il corso degli eventi era chiaro.

“Allora… dimostrami il tuo valore!” disse Leylin, con un luccichio divino negli occhi.

Aveva già deciso di prendere con sé lo scorpione. Dopotutto, era un dio nativo ed era molto utile. Da quando aveva deciso di espandere il proprio potere e istituire un panteon, necessitava di quel tipo di dei.

Akaban non avrebbe collaborato. Era il rappresentate di tutti i nativi e, naturalmente, aveva il diritto di affermarsi e governare sulla regione. Leylin doveva farlo fuori. Tuttavia, con lo scorpione dorato, le cose sarebbero state diverse, avrebbe potuto usarlo come esempio.

“Sei il totem dei Venti Furiosi, giusto? Quella grande tribù di nativi?!” Leylin lo fissò dritto negli occhi “Usa tutta la tua forza e unisciti al mio attacco contro la capitale dell’Impero di Sakartes. Così mi dimostrerai la tua lealtà. Spero anche io d’incontrarti nella battaglia divina.”

Quelle condizioni non sorpresero affatto lo scorpione. Senza la benché minima esitazione, accettò.

“Gli alleati sono così fragili dinanzi al disastro e alla paura…” lamentò Leylin, mentre guardava lo scorpione andarsene.

Il rapido indebolimento dei potenti dei nativi gli aveva fatto comprendere un’importante verità. Se in futuro avesse costruito il suo panteon, avrebbe dovuto prendere in considerazione ogni cosa, in modo più completo. C’era bisogno di un forte contrasto, ma anche di pari opportunità e giustizia. Senza tali condizioni, anche se gli dei fossero diventati potenti, non sarebbero comunque riusciti a fuggire al proprio destino di tradimento e abbandono.

“L’ultima campagna inizierà presto” Leylin guardò l’orizzonte, in direzione dell’Impero di Sakartes, ed espresse la propria profezia.

……

In assenza di blocchi nemici, Barbara stava progettando di conquistare ciò che rimaneva di Dolce City in un’unica mossa. Tuttavia, fu interrotta da un ordine proveniente dalla chiesa.

“Dovrei attendere ordini? Anche il papa e Lady Isabel stanno arrivando?” sussultò Barbara, poi guardò i messaggeri “Mi adeguerò alla volontà del papa!”

Non importava quanto fosse coraggiosa, Barbara non aveva nessuna intenzione di andare contro Tiff e gli altri superiori. Quando si trattava di status, rimaneva comunque una nativa, mentre Tiff e gli altri erano stati a lungo adorati. Anche se si era parlato di uguaglianza e libertà, il naturale divario tra loro era difficile da superare.

Inoltre, lei stessa era una semplice devota e doveva attenersi agli ordini della chiesa. Barbara sapeva bene quanta influenza avesse il Papa Tiff e lei era una semplice devota, che si era esposta in favore del loro dio ed era stata definita una santa. Finché non fosse diventata una Scelta del loro dio, non avrebbe avuto la forza necessaria per andare contro Tiff.

‘Cosa dovrei fare per ottenere di più dal nostro Lord?’ Barbara mise il palmo della mano sotto il mento e sprofondò nei suoi pensieri…

Leylin non si preoccupava affatto dei pensieri insignificanti dei suoi seguaci. Fin tanto che desideravano una vita migliore all’Isola di Debanks, avrebbero continuato, per una serie di ragioni, a schierarsi dalla sua parte.

Quella battaglia avrebbe spazzato via l’intera nazione. E sarebbe stato istituito un nuovo ordine sulle rovine di Sakartes, una cosa di quel genere avrebbe procurato fame e fortuna alla gente del posto. Non era di certo qualcosa da offrire ad una santa.

In realtà, nemmeno Tiff era qualificato per farlo. Vi era una sola persona che poteva governare l’area, unendo ragione e legge. Era qualcuno in cui scorreva lo stesso sangue di Leylin! Proprio per tale motivo, una volta che Tiff ed Isabel avessero portato l’esercito di élite a 5.000 truppe, Leylin stesso sarebbe arrivato, con molta calma alla Fortezza della Speranza.

Il fatto che il dio fosse sceso personalmente per loro, sollevò immediatamente il morale dei soldati in maniera incredibile. Al contrario, Dole City si trovava in una situazione a dir poco tragica.

Un gran numero di nobili scelse di rinunciare al governo di Akaban e ai suoi figli, promettendo di nascosto lealtà a Leylin. Quando i Raring Winds, che credevano nello scorpione semi-dio, si precipitarono con i loro guerrieri d’élite e oltre diecimila uomini, unirono la loro forza con la Fortezza della Speranza. Con un tale esercito a circondare la capitale imperiale, persino coloro che credevano fermamente nell’imperatore, avrebbero iniziato a vacillare.

Le alte mura della città non avrebbero impedito la diffusione dell’epidemia, non potevano fare nulla contro la volontà fatiscente del popolo.

In soli tre giorni, la capitale dell’Impero di Sakartes sarebbe stata distrutta dall’interno. Dal palazzo imperiale salivano fiamme al cielo, provocando l’arresto dell’esercito, che aveva pianificato di combattere seguendo le loro tracce. Non potevano far altro che guardare quel palazzo, rappresentante il fascino e lo splendore della linea di sangue reale, sbriciolarsi miseramente.

Lo stesso giorno, Leylin intercettò Akaban, che stava progettando di fuggire. Finalmente lo uccise con l’aiuto dello scorpione, mettendo ufficialmente fine a oltre cinque secoli di dominio dell’Impero di Sakartes. Le terribile notizia che il loro dio era stato sconfitto, sconvolse sia nobili che capi.

Avendo perso qualcuno a cui giurare lealtà, pochi scelsero di combattere la Fortezza della Speranza, in quanto possedeva l’acqua santa con cui poter curare l’epidemia. Con estrema rapidità scelsero di schierarsi dalla parte della Fortezza.

La nuova capitale si chiamava Faulen, e l’intero nuovo impero fu costruito dopo che le fiamme della guerra cancellarono tutto quel sudiciume.

Poiché il paese basava la sua forza sulla fede, Leylin era restio al trasferire responsabilità ad altri. Divenne il primo imperatore e da quel momento al governo sarebbero stati successori per l’eternità solo coloro con il suo stesso sangue.

Il nuovo impero fu velocemente riconosciuto dalle tribù circostanti. Conquistato tutto ciò che apparteneva all’Impero di Sakartes, ed espansa la sua organizzazione su tutta l’Isola di Debanks, iniziarono ad impegnarsi disperatamente per debellare l’epidemia e ripulire il terreno.

Grazie all’acqua sacra e il battesimo degli dei, il triste mietitore che devastò l’Isola di Debanks fu finalmente sotto controllo. Per i comuni mortali, la Chiesa Serpente Gigante era una salvezza.

Poiché la guerra si era conclusa rapidamente, e avevano inglobato un gran numero di tribù, la stima iniziale della popolazione della regione era con molta sorpresa di 920.000. L’epidemia aveva eliminato circa la metà degli iniziali due milioni di nativi, ma lasciato alle sue spalle una grande quantità di beni.

Dopotutto, la ricchezza media era più bassa, quando a condividere risorse limitate vi era un’enorme popolazione. Movente delle diverse battaglie tra le tribù. Ora, tuttavia, le terre invase dalla vegetazione superavano di gran lunga i bisogni della popolazione e i profondi conflitti sociali si allentarono.

Dopo aver organizzato la bonifica e l’aratura del territorio, come anche l’annuncio della liberazione di alcuni schiavi per occuparsi delle proprie terre, l’impero si guadagnò velocemente un’ottima reputazione. Leylin prese tutta la fede dei suoi seguaci e la trasformò in un solido potere, che l’avrebbe sostenuto verso l’ascesa alla divinità.

Trad: XiaoLing

Edit: myriam

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