– Il Villaggio
C’erano adesso tre viaggiatori che attraversavano le aride pianure. Uno di questi era un giovane con un equipaggiamento da caccia a brandelli.
Aveva una lancia nera di legnoferroso sulla schiena, dalla cui punta pendevano due topi dal pelo ispido. Leylin e Bodach lo stavano seguendo di fianco.
Dopo quell’interazione “amichevole ed entusiasta”, avevano ottenuto con successo che il giovane li avrebbe condotti alla sua tribù.
Avevano scoperto anche il suo nome. Si chiamava Cabadole ed era un discendente di una grande tribù nelle vicinanze. Doveva ancora raggiungere l’età adulta, e intanto aveva già dovuto assumersi alcune responsabilità.
Avendo ottenuto la sua preda, il giovane era vistosamente euforico, e iniziò persino a canticchiare una strana melodia.
Da una parte Leylin sospettò che i due topi potessero bastare solo per pochi pasti, ma sulla base di ciò che aveva detto il ragazzo, questi erano già abbondanti.
“Gli animali nel deserto scaltri. Persino i migliori cacciatori del villaggio non possono essere certi che riusciranno a catturare qualcosa ogni volta…” Cabadole fissò Leylin e Bodach con devozione nei suoi occhi, “Siete i leggendari emissari del Maestro?”
“No!” Rispose risolutamente Bodach. Non aveva idea del perché Leylin fosse così interessato a delle formiche, ma visto che era l’unico a chiedere un favore, non osava andare contro il volere di Leylin.
Tuttavia, Cabadole non avrebbe mai ottenuto alcuna gentilezza da lui. Sfortunatamente, il giovane era ora così pieno di curiosità da offuscarne persino la sua paura.
“Allora… il signor Bodach è venuto dalla città? Maxi City, vero? Ci sono stato una volta…”
……
Lungo la strada, Bodach si era praticamente stancato di tutte le stranezze di Cabadole.
Quando videro le basse mura in lontananza, il drago era il più entusiasta del gruppo, finalmente era in grado di scappare.
La tribù in cui abitava Cabadole non possedeva altro che un po’ di terra. Avevano costruito un muro nelle zone esterne del villaggio. Mentre le capacità difensive del muro erano discutibili, la robustezza che questo comportava confortò Leylin.
* Clang! * In quel momento, l’entrata si aprì. Un gruppo di abitanti del villaggio vestiti di rozzi vestiti neri uscì fuori, con alcuni anziani al centro.
Sembrava esserci un po’ di tristezza nell’aria e molte donne in lacrime si coprivano la bocca. “Sembra che non siano qui per darti il benvenuto, ragazzo!” sghignazzò Bodach, ma Cabadole non ribattè proprio.
I suoi occhi erano fissi sui pochi indigeni anziani al centro, i suoi pugni stretti così forte che quasi sanguinavano. “Stanno espellendo gli anziani?” Leylin aveva la sensazione che quando la produttività era ai minimi, molte tribù sceglievano piuttosto di cacciare gli anziani senza alcuna capacità di lavorare.
“No… lo fanno volontariamente.” La voce di Cabadole si fece bassa, “Per una migliore sopravvivenza della nostra razza…” “Questa è il lato più duro della vita. Ne ho attraversato così tanti di mondi, non posso aiutare ma solo dispiacermene per questo … ”
Bodach lanciò a Leylin una lunga occhiata, “Potresti permettermi di creare un poema storico per riportare ciò?” “No!” Leylin respinse senza esitazione.
La loquacità di questo drago con un occhio solo era certo degna di essere riportata in un poema. Le sue capacità di scrittura, in particolare,
erano più che sufficienti per quei bardi da far sputare sangue. Era anche piuttosto spudorato, il che ha lasciava Leylin senza parole.
In quel momento, Cabadole posò la lancia a terra e raccolse la sua preda, perplesso. “Che cos’è? Se hai intenzione di consegnarli, fallo in fretta.
Un topo del genere non riuscirà a durare a lungo ad ogni modo…” Borbottò Bodach tra sé, ma poi venne zittito da Leylin.
“Bene… Bene, non parlerò. Non dirò più niente! ” Fin dagli inizi, anche dopo aver fatto fuori la preda, Cabadole non si era affrettato oltre.
Al contrario, i suoi occhi erano pieni di calde lacrime mentre guardava i pochi anziani camminare a schiena dritta verso il buio del deserto.
“I bambini della tribù ne hanno più bisogno. Miei signori, per favore!” Con quello che era successo, Cabadole sembrava essere parecchio maturo.
Si rialzò di nuovo e mostrò la via. “Mm, non male. Questo ragazzo ha il potenziale per diventare un leader!” Bodach annuì e poi si coprì la bocca.
Dopo essere entrati nel villaggio, Leylin poteva dire che c’era una netta differenza. Ciò non dipendeva dagli indigeni, che in media avevano la forza dei Magi di grado 2, ma da qualcosa nel cuore del villaggio.
“Quella… quella è un’aura che mi è piuttosto familiare! E…” Ignorando gli indigeni che li avevano circondati, Leylin si diresse verso le zone più interne del villaggio. Più si innadentrava, e più il posto era sorvegliato.
Alla fine, c’era persino un luccichio negli occhi di Leylin. Nella parte più interna del villaggio c’era una piazza costruita accanto ad una grande montagna nera. Gli indigeni con corazze di metallo e armi affilate costituivano l’ultima linea di difesa in quel punto.
Un profondo buco era stato scavato nella montagna, potenti radiazioni emergevano dall’interno. ‘Queste onde di energia sono già paragonabili al livello 5 o 6 dei Magi.
Quindi sei tu il vero guardiano di questo posto?’ “Straniero, questa è un’area proibita. Fermo sui tuoi passi!” Un uomo che si ergeva più alto degli altri bloccò la strada di Leylin. Decine di cacciatori d’élite con corazze e lance stavano al suo fianco, incluso Cabadole.
Comunque, sembrava piuttosto ansioso. Bodach non riuscì a trattenersi più a lungo e si rizzò, uno sguardo crudele lampeggiò nei suoi occhi. “Keke… Da quando dei topi sono diventati così coraggiosi da bloccarmi la strada?”
“Aspetta!” Nel momento cruciale, Leylin si protese e lo fermò. Questi erano i discendenti di qualcuno che conosceva, e non andava bene forzare tanto le cose.
Poteva percepire da queste guardie l’aura unica dei cavalieri e Magi del Mondo Magus. Evidentemente avevano superato il rigoroso addestramento da cavalieri e Magi, probabilmente proveniente dallo stesso Leylin.
“Sembra che dopo l’enorme cambiamento nel Mondo Onirico e il sistema di potenziamento che ho tramandato, questi siano riusciti a studiare e ottenere qualcosa …” “Non ho cattive intenzioni…” disse Leylin, eppure non esitò minimamente nei suoi movimenti.
Lungo il cammino, tutti coloro che avevano provato ad ostacolarlo erano miseramente crollati a terra. “Tsk! Potrei ingoiarli tutti assieme! ”Borbottò Bodach con disprezzo alla vista, ma seguiva subito dietro Leylin.
Basterebbe solo il pensiero ad entità di leggi come loro per distruggere l’intero villaggio. Tuttavia, in memoria dei vecchi tempi, Leylin non volle andare troppo lontano.
La grotta non era profonda, e raggiunsero la fine dopo aver fatto qualche passo dentro. Minerali simili a cristalli di quarzo riempivano il soffitto della caverna, riflettendo i raggi della
luce. Il terreno era leggermente umido e vi erano i segni dell’acqua. C’era anche una specie di muschio nero che era cresciuto ovunque.
“Ci incontriamo di nuovo, Gillian…” Leylin fissò verso i meandri della caverna dove era stata scavata un’enorme fossa. Gli scheletri di vari animali, mescolati con rampicanti verdi, formavano uno strato fitto. Una colonna di marmo bianco a forma di croce si ergeva alta, su di essa una strana statua apparentemente fusa all’interno.
La parte superiore della statua era quella di una giovane ragazza con strani segni viola sul viso. Il volto era in qualche modo simile a quello che aveva Gillian nei suoi ricordi, sebbene sembrasse essere invecchiata giusto un po’.
Dalla vita in giù, tutto terminava in una crisalide, quel corpo assomigliava alla combinazione di un umano e una pupa. La ragazza sembrava serena, come se stesse solo dormendo profondamente. Leylin chiuse gli occhi e si sentì come se la ragazza che lo aveva chiamato zio fosse proprio al suo fianco.
“Silenzio? Mutazione?” Badoch sgranò gli occhi e fece un gran baccano: “Potrebbe questa pupa umana essere l’antenata degli indigeni là fuori? Non è poi il divario troppo grande? ” “Mm! Dovrebbe trovarsi nella fase di fissione della sua anima, quindi non dovremmo disturbarla…”
Mentre Gillian sembrava una statua in quel momento, Leylin poteva ancora percepire la potente vitalità della pupa umana.
La speciale radiazione energetica che emetteva era proprio come una feroce bestia che segnava il suo territorio, per scacciare via tutte le altre terrificanti forme di vita e proteggere i membri del suo clan.
Leylin chiuse gli occhi, immaginando un po’ quello che era successo. ‘A quel punto Gillian doveva trovarsi nelle stesse condizioni degli altri membri del suo clan, in cui la loro potenza mutava.
Per il solo desiderio di sopravvivenza, l’intera tribù si trasferì a nord … “In alcun modo la forza dei sogni può entrare nel corpo, e le mutazioni sono estremamente comuni… Con questa potenza, Gillian e la sua tribù potrebbero finalmente garantirsi la salvezza… Dopodiché, devono essere accadute cose di cui non so nulla, che hanno lasciato Gillian da sola raggiungendo il limite come Magus di grado 6. È caduta in un sonno profondo proprio qui per evolversi e ha protetto i membri del suo clan per così tanto tempo? ‘
Dopo essere uscito dalla caverna, Bodach all’improvviso disse: “Sento l’odore del demone dei sogni provenire dall’indigena addormentata proprio adesso…” Il drago con un occhio solo aveva un talento eccezionale nell’annusare le anime, era in grado di trovare tracce di Leylin da migliaia di anni fa.
“Ma certo. Con quanto è potente Gillian ora, in che modo il demone dei sogni potrebbe lasciare andare i suoi sogni?” Leylin scosse la testa e rispose, ma poi si bloccò improvvisamente. ‘Sogni, assorbimento, potenziamento, rifcostituzione… e un altro ciclo ancora? Se è così su piccola scala, lo si potrebbe usare come schema in un intero mondo…” Una traccia di comprensione balenò negli occhi di Leylin.
‘Ma… non c’è modo di saperlo. Senza alcuna potenza, non c’è niente che io possa fare!’ Leylin scosse la testa, e poi guardò gli indigeni frenetici e ansiosi che li circondavano. “Che cosa faremo adesso?” Chiese Bodach di lato.
“Sono qui solo per vedere qualcuno che conobbi molto tempo fa. Ora che il mio obiettivo è stato raggiunto, potremmo dare un’occhiata in giro o tentare di rimuovere la tua maledizione…” Leylin non se ne preoccupava affatto.
Fintanto che rimaneva nel Mondo Onirico, sarebbe stato facile fare ricerche su questo mondo. Quindi, non c’era proprio nulla da fare.