CERCASI TRADUTTORI E VOLONTARI CHE ABBIANO VOGLIA DI AIUTARE A CARICARE I CAPITOLI
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Capitolo 1101

– Torre

Tre gruppi si ammassarono dentro il palazzo. Xavier vide che Clive era ferito e sorrise “Ben fatto, Mister Clive! Abbiamo ancora un ultimo bersaglio!”

“Mm. Javis mi ha raccontato dei preparativi dell’Impero e della porta sul retro per manipolare i robot prima di…morire…” Clive non sorrideva. Nella sua espressione c’era un velo di solitudine. “Avrebbe potuto uccidermi, non mi aspettavo che si tirasse indietro così all’improvviso alla fine… Che pena…”

“Tutto ciò è opera dell’Impero. Siamo qui per rimediare a quell’errore!” Crowley e Bobbi arrivarono con un aspetto risoluto.

“Non abbiamo molto tempo! L’Albero della Vita è qui!” Potevano già scorgere un fascio di luce bianca sollevarsi dall’interno del palazzo, collegando i cieli e rilasciando un incredibile bagliore.

“Pugno dal Morso Sibilante: Supremo Morso Sibilante!” Un’energia nera si sprigionò tuonando, in avanti, dal pugno di Xavier: la terrificante energia distruttiva che conteneva superava perfino le armi laser. I robot che sbarravano loro la strada furono scagliati in aria e disintegrati.

“Il Signor Leylin… mi ha reso davvero forte dandomi certi suggerimenti…” Xavier corse dentro il palazzo, i rari robot che lo bloccavano si trasformarono in rottami metallici. Finalmente capiva a fondo quanto fosse terrificante Leylin. Il solo fatto che potesse stare accanto alla Dama Sibilante era sufficiente a far capire la sua posizione di prestigio.

“Hiss…Smamma!” Nonostante la forza di Xavier fosse già stupefacente, al confronto di Crowley era abbastanza scarso. Un unico basso ruggito e una gigantesca bestia formata da un centinaio di serpenti spettrali si manifestò, prendendo vita dall’addensamento dell’aria nera.

*Rumble! Rumble!* La chimera schiacciò un ondata di robot frantumandoli, il liquido corrosivo proveniente dai serpenti portò al crollo dell’intero palazzo…

“Hmm?” Aprendo una porta bellissima e lucente, Xavier indietreggiò di pochi passi, chiaramente intimidito.

L’affascinante vista del palazzo gli diede il benvenuto, magnifiche portate riempivano per intero una lunga tavolata. Tuttavìa, c’era qualche giovane in abiti reali adagiato sul pavimento con una X verde scuro visibile sulla pelle.

Una graziosa dama si stringeva il petto, seduta composta con un sorriso sofferente e uno splendido pugnale piantato nel corpo. Sui suoi abiti c’era una macchia di sangue rossa come una rosa.

“Questo è… Che succede?” mormorò Xavier incredulo.

“Una leggera modifica al palazzo….” Bobbi entrò e si guardò intorno, gli occhi colmi di disprezzo. Tuttavìa quando vide alcuni principi e principesse al suolo, la sua espressione finalmente mutò.

“Il gene X! Quindi perfino la famiglia reale non è stata risparmiata? Quel che credevamo dev’essere sbagliato; quell’essere non appoggia la famiglia reale, al contrario la sta solo usando come un burattino o un giocattolo!”

“Perché state ancora là con lo sguardo perso? Il mondo è pieno di tragedie di questo tipo al momento. Dobbiamo trovare il vettore anti-teletrasporto e la stanza antigravità in fretta. Non voglio perdere tempo irrompendo nelle stanze una per una!” Da fuori si sentì il ruggito di Crowley. L’intero edificio era stato demolito con la sua forza feroce e continuò a fiondarsi sui robot in arrivo.

*Bang!* L’enorme edificio crollò sotto il peso del marmo, le sue colonne si piegarono ad arco prima di disintegrarsi al suolo. Molti robot collassarono, ma un’orda ancora più grande prese il loro posto, uscendo da tutte le direzioni come un’ondata terrificante. La scena paralizzò i presenti.

“Dannazione! Sembra che l’altro gruppo sia stato programmato da tempo…” Xavier strinse i denti e il suo corpo iniziò a tremare. Dai suoi pori uscì una traccia di nebbia nera e Bobbi fu sconvolta nello scoprire che la sua abilità di percepirlo si indeboliva come se egli stesse scomparendo nel nulla.

“Gli scanner di questi robot sono inflessibili, li eluderò.” Un’espressione determinata prese vita nel volto di Xavier. Sotto comando del Pugno dal Morso Sibilante, il suo sangue si raffreddò lentamente e iniziò a contenere la sua energia fluttuante.

“Aspettami Jill!” Xavier superò i robot, fiondandosi direttamente verso la colonna di luce.

……

“Piccolo demonio scocciatore” disse Crowley in cima alla bestia gigante. “Non dirmi che devo usare quella mossa…”

La bestia iniziò a sibilare ancora più forte come se avesse percepito le sue intenzioni, una terribile energia si diffuse sul suo corpo.

“Il bersaglio è l’Albero della Vita. Grande Padrona, per favore donami la forza!”

Si formarono delle terribili sfere di energia dopo le preghiere di Crowley, mescolandosi tra loro velocemente e innalzandosi con un potere terrificante.

“Ha! Via!” Le fluttuanti sfere di energia crearono un enorme buco nero. I robot, il campo di forza e lo stesso edificio, tutto fu risucchiato dal buco nero fino a creare un vasto, spazioso corridoio.

“Alba, attivati!” Una figura meccanica slanciata discese in quel momento. Un orribile caldaia ruggì mentre il Tessuto Oscuro appariva nell’area. Il fascio di luce che aveva ucciso la Balena dalla Coda di Metallo apparve di nuovo!

Una luce fortemente accecante si scontrò immediatamente con il buco nero, e il loro scontro distorse gli elementi circostanti. Ne derivò una tempesta sterminante che distrusse all’istante gran parte del palazzo, infliggendo gravi perdite sia ai robot che ai ribelli.

Una nuvola atomica si innalzò verso il cielo e l’Albero della Vita resistette stabile e al suo posto. Una strana armatura meccanica si parò di fronte a Crowley, creando la sua ultima linea difensiva.

L’armatura era liscia e slanciata, alla sua schiena erano attaccate un’ala scheletrica e una coda a uncino. Sembrava un angelo che svelava il suo lato oscuro.

“Scansati o morirai!” Un crescente sguardo omicida apparve negli occhi di Crowley. Indipendentemente da chi si è, essere interrotti nel momento prima della vittoria, manderebbe chiunque su tutte le furie.

“Mi spiace, non posso farlo.” Una voce femminile fuoriuscì dalla scintillante armatura.

Ling stava fissando lo schermo da dentro la sala di controllo, l’uomo che si ergeva sulla bestia gigante attirò tutta la sua attenzione.

“Un attacco che supera i limiti di energia dell’Impero… Se non avessi preso Alba dal sottomarino, ho paura che non sarei stata in grado di bloccare l’attacco…” Sul volto di Ling spunto un amaro sorriso.

“Alba è il picco di tecnologia dell’Impero, costruito al margine della nostra energia. Ѐ il nostro ultimo asso nella manica, la nostra ultima difesa… ” Ling si voltò e guardo verso il Giardino Imperiale. “Padre… Questo è tutto ciò che posso fare per te…”

“All’attacco, uccidiamoli e liberiamoci dell’Impero!” Crowley non si fermò solamente perché l’avversario era una ragazza. Fare una cosa del genere sarebbe stata bizzarro da parte dell’esercito dei ribelli. In un momento critico di vita o di morte, chiunque si parasse davanti a lui sarebbe stato fatto a pezzi!

“Per l’Impero!” gridò Ling. L’armatura scintillante si attivò e una spada lucente con il potere di tagliare anche l’aria apparve tra le sue mani. Il robot si scontrò con il serpente gigante.

“Vecchio! Ѐ giunta la fine…” Le ombre lampeggiarono e apparvero due vecchi che erano sull’orlo del baratro.

“Sì… Ne è passato di tempo da quando abbiamo combattuto fianco a fianco, Diavolo della Notte…” Santo della Spada brandì l’impugnatura della sua spada di ferro, sospirando improvvisamente.

“L’ultima gloria dell’Impero… dev’essere protetta da noi!” Diavolo della Notte ruggì all’improvviso, lui e Santo della Spada crearono correnti di luce che si precipitarono verso i ribelli assieme all’esercito dei robot.

“Uccidete!” Bobbi guardò negli occhi gli altri superiori, decidendo di combattere. Entrambe le fazioni combattevano per i propri scopi e ciò in cui credevano; non era contemplato che si tirassero indietro.

Fuori dal Giardino Imperiale l’esercito dei ribelli e l’ultima forma di resistenza dell’Impero si scontrarono. L’energia straripante si disseminò e scatenò una terribile oscillazione.

……

“Imperatore!”

“Governare su tutto!”

“Dio!”

Gli occhi dell’Imperatore Aragon erano colmi di entusiasmo mentre camminava sulla piattaforma centrale metallica. Un lampo di luce lo esaminò mentre si muoveva verso la cima dell’Albero della Vita, verso la sua corona. I dintorni della piattaforma erano completamente vuoti con nient’altro che un’unica sedia di metallo presente.

“La resistenza di centinaia di generazioni, migliaia di anni di riluttanza… Cari antenati, per favore beneditemi e proteggetemi!” Una ombra di risolutezza apparve sul volto dell’Imperatore Aragon e trasse fuori una scatola dal suo petto. Dentro vi erano un paio di occhi avvizziti e delle squame di sirene.

“Fatti avanti!” Un lampo di follia passò negli occhi di Aragon mentre ingoiava direttamente questi elementi “Il mondo sono io!”

Subito dopo, spuntò un orribile cambiamento sul suo corpo. Tumori si diffusero lungo il suo corpo, con squame e facce umanoidi su di essi. Aragon si sedette con fatica sul trono di metallo.

*Kacha! Kacha!* Molti canali si aprirono attorno alla torre, rivelando aghi attaccati a tubi. Sembrava che i tubi avessero vita propria e accerchiarono l’Imperatore.

*Pu! Pu! Pu!* “AAAAHHH!” Poco dopo centinaia di migliaia di questi piccoli aghi trafissero il corpo di Aragon, stimolando tutti i nervi. Il dolore che provò superava i limiti di capacità umana, un dolore in grado di far morire all’istante una persona normale. Perfino lui non poté far a meno di cacciare un ruggito bestiale.

Molti tubi si contorsero a questo ruggito terrificante, cercando apparentemente di attrarre qualcosa mentre il corpo di Aragon si rimpiccioliva rapidamente. Si trasformò quasi in un cadavere.

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