– Crescita
Centinaia di migliaia di tubi prosciugarono l’Imperatore Aragon in un istante, divorando tutte le sue sostanze nutrienti fino a farlo sembrare meno di un cadavere. All’improvviso il suo corpo tremò, mentre il fuoco nei suoi occhi si spegneva.
Tuttavia, un’anima infiammata infranse il confine tra realtà e illusione un momento prima della sua morte, attraversando i tubi fino a raggiungere istantaneamente il fondo della torre. Un attimo dopo, uno strabiliante raggio di luce sfrecciò improvvisamente nel cielo.
“Questo è…” Xavier uscì involontariamente nascosto, con un’espressione atterrita in faccia. Una sola occhiata era stata abbastanza per inondare il suo cuore di terrore, come se si stesse avvicinando ad un’inevitabile crisi.
“Il Progetto Albero della Vita… Devo fermarlo… Eh? Jill?!” Urlò Xavier quando ad un tratto vide la sagoma di Jill in una delle dodici perle. Purtroppo la sua sorellina era priva di sensi e non poteva rispondere.
“Sto arrivando, ti salverò! Devi resistere!” Le mani di Xavier si ricoprirono all’istante di scaglie nere e lui rilasciò un forte potere.
“Apriti!” Xavier attaccò ripetutamente il campo di forza difensivo con i pugni, ma il suo Pugno dal Morso Sibilante non riuscì a scalfirlo di un millimetro.
“Come può essere? Perchè?” Xavier stava crollare, le ombre nere che avvolgevano le sue mani si scontravano ripetutamente con la luce. Tuttavia questo era il cuore della difesa dell’Impero ed usava la tecnologia e le risorse più avanzate. Rimaneva immobile come una montagna, fermamente ancorato al terreno.
*Buzz!* In questo momento un’anima emerse dal pilastro di luce, vicino alla cima della torre di metallo. Sembrava urlare mentre emetteva una luce che smuoveva il cuore delle persone.
Il Tessuto Oscuro si materializzò sulla cima della torre, ricoprendo il mondo intero. Il raggio di luce crepitò separandosi dalla torre di metallo e connettendosi invece al Tessuto Oscuro.
I rami continuarono a diramarsi e in pochi istanti a mezz’aria si formò un albero primordiale fatto di luce, con i suoi molti rami collegati saldamente al Tessuto Oscuro.
“L’Albero della Vita… È cominciato…” Tutti i sopravvissuti nell’Impero alzarono lo sguardo in questo momento, vedendo l’enorme albero.
“Maledizione! Maledizione!” Xavier continuava a colpire con i suoi pugni. Anche le scaglie si infransero sotto la forza dei suoi colpi, il sangue si riversava sulla membrana di luce.
“Dama Sibilante, o Leylin… Uno di voi… Datemi la forza, vi prego!” Perdendo ogni speranza, Xavier non riuscì a far altro che pregare…
All’interno del palazzo, Leylin e Omniserpe erano nel bel mezzo della loro partita a scacchi.
“A quanto pare questi Portatori della Linea di Sangue stanno avendo delle difficoltà… Cosa ne pensi?” Omniserpe si rigirò una pedina tra le dita, con un sorriso in viso. Era come se tutto si fosse svolto davanti ai suoi occhi.
“A prescindere da cosa faranno, l’Impero… No, la famiglia reale è destinata a fallire…” Nel sorriso di Leylin di poteva notare una traccia di disprezzo, “Ce ne rendiamo conto facilmente anche noi, come è potuto sfuggire a Shar? Temo che li stia lasciando continuare con questi trucchetti, aspettando il momento giusto per raccogliere le ricompense.”
“Ma noi cosa dovremmo fare?” La Dama Sibilante fissò Leylin con i suoi bellissimi occhi, un’aria civettuola nella sua espressione. “Ho notato che hai altri piani in mente.”
“Quello è un segreto e la ragione della mia sicurezza. Perdonami, ora non posso rivelartelo.” Leylin rivolse alla Dama Sibilante uno sguardo sincero, “Quando sarà il momento giusto rispetterò la mia parte del contratto. Fino ad allora abbi fiducia in me.”
“E ora? Non facciamo nulla?” La Dama Sibilante si adagiò pigramente, senza dare a vedere se avesse creduto davvero alle parole di Leylin.
“Ora? Possiamo aggiungere una o due variabili, in attesa della reazione di Shar.” Leylin sorrise dolcemente, ponendo un dito sulla runa del fiore datura.
…..
Fuori dal Giardino Imperiale Xavier sentì il suo corpo riscaldarsi all’improvviso.
“Questa sensazione…” Si strappò la camicia di dosso e vide un bellissimo fiore nero sbocciare lentamente sul suo petto, al di sopra del cuore. Il dolore sembrava gli stesse distruggendo il corpo, corrodendogli costantemente i nervi.
L’ultima volta che gli era successo non era stato in grado di sopportare il dolore, perdendo conoscenza. Tuttavia questa volta le cose stavano diversamente: i molti aumenti di forza gli permisero di resistere, stringendo i denti per lo sforzo di rimanere cosciente.
“Hee… AAAH…” La forza esagerata gli fece sanguinare le gengive. Allo stesso tempo sentì un potere terrificante muoversi nel suo corpo.
“Pugno dal Morso Sibilante!” Il fantasma di un serpente nero dagli occhi scarlatti, alto parecchi piani, emerse improvvisamente davanti a Xavier. Quando colpì la barriera con un pugno risuonò un ruggito così forte da far tremare la terra e il campo di forza difensivo andò in frantumi.
“Jill!” Xavier corse all’istante verso dove si trovava Jill.
“Vattene!” Il pilastro di luce emanava rabbia ed improvvisamente fu attaccato da numerosi tubi simili ad aghi.
“Queste cose sono insignificanti…” Xavier li prese con le mani, ma nell’istante in cui li toccò la sua espressione cambiò. “Sono durissimi, anche più di una lega. Sono anche potentissimi e questa corrente…”
*Bang!* Il ragazzo fu scaraventato via.
“L’Albero della Vita non può essere danneggiato!” L’albero completò le preparazioni tra le fluttuazioni dell’anima, espandendosi.
“Eh?” Xavier si sentì improvvisamente stordito, come se il suo spirito fosse stato estratto. Fortunatamente la protezione del fiore datura gli aveva permesso di rimanere cosciente.
Tuttavia avrebbe preferito essere svenuto piuttosto che guardare la scena che aveva davanti. Particelle di luce emersero in ogni parte della capitale come pioggia, convergendo verso il pilastro di luce. Le dodici perle si illuminarono, rivelando le espressioni addolorate sui visi delle ragazze all’interno.
Una volta trasformata, la potente energia dell’anima si raccolse al centro della torre che ospitava l’Albero della Vita. L’albero crebbe di dimensioni, tirando sempre di più a sé l’anima di Xavier.
“È cominciato!” Ling, in controllo di Dawn, tirò un sospiro di sollievo quando si separò da Crowley.
“Maledetto! È tutta colpa tua!” Crowley osservò l’ambiente circostante mentre una rete di energia cominciò a materializzarsi, simile ad un mucchio di rami che si aggrappavano ai corpi dei caduti che erano stati infettati dal Gene X.
Una particella di luce fu poi estratta da queste persone e si mosse verso l’albero come se questa ragnatela fosse formata da radici. Osservando la scena, Crowley non potè fare a meno di sentirsi atterrito.
“Ormai è tutto inutile, anche sconfiggermi…” Ling rivolse a Crowley un sorriso forzato, “Comincerà con i corpi affetti dal Gene X, le loro anime forniranno il nutrimento iniziale all’Albero della Vita. Poi toccherà alle persone comuni che non erano state infettate, alle quali seguiranno coloro che possiedono un’abilità e i portatori della Linea di Sangue… Con la rapida crescita dell’Albero della Vita crescerà anche la forza con cui assorbirà queste anime… Nessuno potrà scappare ed è ridicolo pensare di abbandonare le Ombre Rapide. Il Tessuto Oscuro è ovunque, servirebbe solo a ritardare di pochi istanti l’inevitabile, nient’altro…”
“Se sapevi tutto questo, perchè non hai fatto nulla per impedirlo?” Crowley era infuriato. La chimera di serpenti ruggì e si precipitò in avanti.
“Perchè… Questo e il mio destino…” Ling rise amaramente, una reminiscenza nei suoi occhi.
“Cough…” All’improvviso tossì, sputando sangue fresco.
“A quanto pare non ce la faccio più. Alla fine ho solo un fisico normale…” C’era un accenno di sorriso sul viso della principessa mentre l’armatura si scontrava con la bestia e delle radici del Tessuto Oscuro apparvero perforando il suo corpo. Sentendole afferrare la sua anima, la sua faccia si irrigidì.
“Auto-distruzione!” Prima di svenire, Ling emanò un ultimo ordine.
*Boom!* L’armatura afferrò la chimera, prima di disintegrarsi con un’esplosione terrificante.
“Come vorrei ritornare alla mia infanzia, guardare mio padre spingermi sull’altalena…” Ling sorrise prima di precipitare nell’oscurità, il corpo inghiottito dalle fiamme.
“Crowley! Crowley!” Bobbi corse da lui, solo per ritrovarsi davanti ad un buco nero senza fine. Il raggio dell’esplosione era stato sorprendentemente breve, ma non era stato per la benevolenza di Ling. Lei aveva invece concentrato tutta la sua potenza distruttrice sul suo avversario.
L’area circostante era stata annientata, il terreno stesso era sparito completamente, rivelando un tunnel sotterraneo senza fondo. Crowley aveva incassato l’intero impatto dell’attacco. Chissà se era riuscito a sopravvivere.
Il viso di Bobbi era inondato dalle lacrime mentre continuava a chiamare il suo nome.
“Cough… Tranquilla! Non morirò prima che l’Impero venga distrutto…” Alcuni lunghi serpenti neri simili a rampicanti si aggrapparono ai bordi della fossa, prima che ne uscisse Crowley.
Tuttavia, non era in buone condizioni: metà del suo corpo era stata distrutta, gli mancavano entrambe le gambe e il braccio destro.
“Era un avversario rispettabile, ma era anche una persona miserabile…” Crowley guardò nella fossa e sospirò.
“Whoosh!* All’improvviso il suo corpo si contorse e alla fine gli crebbero nuove gambe e un nuovo braccio. I nuovi arti erano di una delicata pelle candida, per nulla diversi dal resto del corpo.