Incontro
L’anziano maggiordomo e il giovane erano protetti da un gruppo di ‘amichevoli ed educati’ soldati nativi dopo essere entrati nei territori dell’Isola Debanks. Dal momento che erano in un territorio che non era il loro, avevano permesso quella disposizione. Dopo qualche giorno di inquieta attesa, riuscirono a organizzare un incontro con Leylin.
Lungo la strada verso la montagna sacra, l’anziano maggiordomo guardò solennemente il giovane. “Vi ricordate cosa vi ho detto, giovane signore?”
Il giovane si irrigidì dalla tensione, ma riuscì comunque ad annuire, “Mmh.”
‘Sigh… Questo bellissimo paese fertile… È un potente punto di riferimento per i semidei. Non c’è da stupirsi che sia riuscito a prosperare per così tanto tempo senza dover temere di essere distrutto dal continente…’ L’anziano maggiordomo osservò la prosperosa capitale imperiale e sospirò in ammirazione. Leylin aveva davvero scelto un posto bellissimo. Non solo c’era una vasta popolazione che gli provvedeva la fede, ma il continente aveva la minima influenza là.
Tuttavia, alla fine le opinioni erano solo opinioni. Pochi erano audaci quanto Leylin, che puntava a conquistare l’impero nativo. Con un difetto nell’anima dei nativi, gli dei li evitavano come la peste.
Con tutti quegli elementi, Leylin era riuscito in qualche modo a ottenere la migliore parte di tutto. Se non fosse stato per i nativi, l’Isola Debanks sarebbe stata suddivisa tra gli dei già da molto tempo, e non avrebbe avuto molte possibilità.
* Clang! * Le pesanti porte della Chiesa del Serpente Gigante si aprirono lentamente. I cacciatori del demonio che sorvegliavano i lati e il gran numero di preti e accoliti aggiungeva un certo peso all’atmosfera.
“Benvenuti!” Tiff era vestito in abiti regali, corona inclusa. In piedi sui gradini, sembrava un uomo santo e gentile.
“Il Papa non dovrebbe preoccuparsi di due umili servi come noi…” Il maggiordomo spinse il giovane, che si raddrizzò e affrettò un inchino.
Tiff sorrise al piccolo errore del giovane, “Per favore, seguitemi. Il mio signore vi incontrerà di persona…”
Sentendo la notizia, il maggiordomo e il giovane divennero nervosi.
‘Il Serpente Gigante, il più giovane mago leggendario al mondo che abbia conquistato un impero solo con un migliaio di persone… Leylin Faulen, la leggenda delle leggende…’
Il giovane scambiò uno sguardo con il maggiordomo, ovviamente a disagio. Tuttavia, Tiff si era già spostato, e i due non poterono più evitare quel confronto. Potevano solo seguirlo preoccupati.
I tre arrivarono al palazzo dietro il quartier generale. Un dio in una tonaca bianca li stava già aspettando, in piedi come una statua. Il suo corpo emanava una luce dorata che rese più luminosa anche la larga statua del serpente piumato. Sembrava in armonia con il tempio, quasi si stessero unendo in un solo corpo.
Dopo averlo osservato, il maggiordomo fu certo che fosse il Leylin Faulen delle leggende! Era il signore dell’Impero Debanks, un semidio mago!
“Oh, essere divino, per favore, accettate la preghiera di un umile mortale!” Il maggiordomo si inchinò e il giovane fece lo stesso.
“Mago di alto rango, Daybreak Hand Schliff… la tua lealtà è degna di lode…” Leylin non parlò ad alta voce, ma risuonò comunque nel tempio. Il tono della sua voce mostrava che fosse indiscutibile.
La Chiesa del Serpente Gigante aveva rivelato ormai da molto tempo i segreti dei suoi maghi di alto rango. Non poteva nascondere ciò che pensava a Leylin.
“Questo è il figlio di Scorpione Velenoso?” Lo sguardo del dio oltrepassò Schliff e si focalizzò sul giovane.
“Ra… Raike vi rende omaggio, Vostra Altezza…” balbettò. Riusciva a percepire che l’imponente aura di Leylin fosse ancora più potente di quella di suo padre, che una volta era stato il signore della sua chiesa.
“Sì… Raike ha ereditato la linea di sangue e la gloria del Signore, e in futuro diventerà sicuramente un santo!” Al solo parlare della sua fede, Schliff dovette continuare, “Vostra Altezza, per favore aiutateci in considerazione della buona volontà che il nostro signore ebbe in passato…”
In risposta alla sua umile richiesta, Leylin non fece commenti. Piuttosto, c’era pietà nei suoi occhi mentre osservava Raike.
“Come figlio di un dio, sai qual è il tuo destino?”
“Destino?” Gli occhi di Raike mostravano confusione e sconcerto.
“Come discendente del nostro Signore, non ha altra scelta!” Rispose Schliff ad alta voce, provando a nascondere le cose un po’ più a lungo.
“Eh!” Leylin scosse la testa e sorrise, ma non svelò la verità.
I veri dei necessitavano della fede per tornare in vita, ma per i semidei era diverso. Il signore della Chiesa di Scorpione Velenoso non aveva accumulato abbastanza forza, e ora era caduto; e anche se in futuro avesse accumulato abbastanza fede, gli mancava la cosa più importante per resuscitare: un contenitore.
Il contenitore doveva essere forte abbastanza per ricevere il potere di un dio. Cosa più importante, quella persona doveva avere lo stesso sangue del dio. Quel Raike evidentemente era il contenitore di Scorpione Velenoso, e un giorno suo padre si sarebbe introdotto nel suo corpo e sarebbe resuscitato per apparire di nuovo nel mondo.
Ma non erano solo i semidei. In realtà, a molti veri dei piaceva usare quel metodo. Una volta Leylin si era persino chiesto se Alustriel, la regina del nord, fosse stata preparata dalla Dea dell’Intreccio per tale evenienza.
“Esiste un contratto tra me e Scorpione Velenoso, per darci tutto l’aiuto possibile. Le promesse al nostro livello non possono essere infrante.” Rispose Leylin affermativamente.
“Molte grazie, Vostra Altezza!” Schliff si inchinò dall’eccitazione. Persino lui non si sarebbe mai aspettato che le cose potessero andare così bene. Tuttavia, dopo aver visto Raike, Schliff esitò un momento prima di rendere più deciso lo sguardo nei suoi occhi.
“Potente signore, questa è un’umile offerta per voi.” Incontrando lo sguardo di Schliff, Raike serrò le mascelle e prese il brillante pendente che aveva al collo, offrendolo con entrambe le mani…
Non appena se ne furono tutti andati, Leylin si concentrò sul pendente nelle sue mani.
‘Un’arma divina? E sembra esserci della forza nascosta all’interno…’ La luce dell’A.I. Chip lampeggiò negli occhi di Leylin e con noncuranza gettò l’oggetto in un piano intermedio. Per com’era in quel momento, raffinare un’arma della forza primordiale, un’arma divina, non era niente di che. Tuttavia, non era male come pezzo da collezione.
“Raike… percepisco una fitta aura di sangue divino…” Leylin guardò nella direzione in cui Raike era andato, gli occhi sembravano riflettere le scene di quello che sarebbe successo quando se ne sarebbe andato.
……
Nella carrozza, Raike sembrava aver già preso la sua decisione quando chiese a Schliff, “Prima… Quello di cui ha parlato Sua Altezza…”
“Non vi serve saperlo, giovane signore!” L’espressione di Schliff si fece subito fredda, la sua potente aura impediva a Raike di chiedere oltre.
“Tutto quello che dovete sapere è che siete nato per il bene del nostro signore. Tutto quello che possedete deve essere sacrificato per poterlo far resuscitare…” Negli occhi di Schliff luccicò dell’entusiasmo; lo spaventoso zelo fece abbassare lo sguardo a Raike.
……
Essendo un semidio, per Leylin era facile sbirciare un mago di alto rango senza che se ne accorgesse. I segreti gli si rivelavano davanti.
Sfortunatamente, non sentiva pietà per Raike e non provava il desiderio di aiutarlo.
“Il suo sangue è concentrato, quindi le possibilità di ritorno sono molte… Ma non basta…” La sua vista divina sembrava trascendere i mari e guardare nel vasto continente.
……
Al sud del continente, in una pericolosa palude piena di rigogliosi cespugli.
Un cacciatore del demonio con il pennacchio della Chiesa del Serpente Gigante si mosse cauto tra i numerosi territori degli assassini e delle tribù di barbari e coboldi, arrivando nelle profondità delle paludi.
Quella era l’ultima regione della morte. Si diceva che lì abitasse un mostro a nove teste e che la nebbia velenosa che emetteva poteva uccidere qualsiasi essere vivente. Persino gli incantesimi divini erano inutili contro di lui.
Tuttavia, pochi nel continente sapevano che una tribù simile agli umani vivesse nelle sue profondità.
* Ooooo— * innumerevoli umanoidi si riunirono al suono di un grande corno. Quegli esseri avevano un distinto aspetto fisico, simile agli sciacalli o ai coboldi.
Una specie di sciamano salì su un altare. “Ukekelu, nostro Signore… Ti preghiamo devoti, e ti offriamo un sacrificio di sangue!”
A un paio di sacrifici vennero strappati i vestiti di dosso mentre l’anziano pregava, tremando mentre venivano portati sulla piattaforma. Con gli occhi iniettati di sangue, prese un pugnale in ossidiana e lo baciò con devozione prima di mettersi in piedi davanti agli schiavi. Sembrava star guardando degli agnelli al macello.
Lo sciamano smembrò facilmente i sacrifici; una tecnica tramandata per secoli gli permetteva di mantenerli in vita fino alla pratica dell’ultimo taglio. Solo una cosa come quella avrebbe soddisfatto Ukekelu abbastanza da concedergli il suo favore.
I semidei, i diavoli, e i demoni erano falsi dei ed erano diversi dai veri dei. Potevano fare qualsiasi cosa per il bene della fede e del potere, sempre in cerca di nuovi avidi seguaci.
Per la maggior parte del tempo, Leylin aveva creduto che fosse stato a causa di persone tanto miopi che la reputazione dei semidei fosse stata danneggiata tanto gravemente. Ciò aveva reso impossibile alla Chiesa del Serpente Gigante di muoversi libera nel continente.
Tuttavia, le sue erano solo chiacchiere. Senza i sacrifici di sangue e con solo quella poca fede che ottenevano dai loro seguaci, i semidei sarebbero morti da tempo. Solo Leylin, che aveva preso il controllo dell’Isola Debanks e non aveva nessuno che si scontrasse con lui per la fede, poteva trattare con generosità i suoi seguaci e dar loro più benefici. Nella lunga corsa, quello era il metodo migliore, ma era difficile per gli altri farlo considerando le circostanze.
Mentre lo sciamano procedeva con la sua cerimonio, gli altri devoti si inchinarono subito in preghiera. Il sangue sgorgava ovunque come ad alimentare una forza spaventosa.