Gli dei non potevano morire. Anche se fossero caduti, se i loro devoti avessero cantato i loro nomi giorno e notte, un giorno si sarebbero rialzati dal piano astrale, ritornando alla loro precedente gloria.
In quel momento, sotto la preghiera appassionata della Chiesa di Scorpione Velenoso, l’altare sembrò accendersi di una strana fiamma. Carne e sangue iniziarono a fondersi insieme, rivelando volti distorti dal dolore.
“Signore Onnipotente, Dio degli Scorpioni… Chester Potter!”
“Chester Potter!” “Chester Potter!” I devoti recitarono il suo nome ancora e ancora, e subito dopo si unirono a loro anche i volti distorti sull’altare. Qualche forza misteriosa sembrava attrarre una coscienza, facendola discendere sul luogo.
“O’ Signore… Svegliati dal tuo sonno!” Le mani e le gambe di Schliff iniziarono a tremare dall’eccitazione.
“La cerimonia del falso dio è già iniziata! Fermateli!” Sotto il comando di Romese, le élite delle due chiese raggiunsero il castello, seguiti da un gran numero di soldati.
“Un semidio caduto non deve resuscitare!” Romese sguainò la spada blu ghiaccio che portava al fianco, e si scatenò una tormenta di neve. “Tutti i Professionisti di alto livello mi seguano, gli altri si concentrino sull’assaltare il castello!”
Non importava quanto fosse alto e robusto, un castello non protetto da incantesimi di grado maggiore era uno scherzo per i Professionisti. Quando iniziò lo scontro, Romese ricoprì il proprio corpo con il qi e poi balzò in avanti. Coprì una dozzina di metri con un singolo salto, atterrando sulle mura del castello con un tonfo.
“Uccidetelo!” Si sentì una voce esasperata, e molti guerrieri in armatura nera si riunirono intorno a lui.
“Stai al tuo posto!” Disapprovò Romese, e la neve iniziò a danzare intorno al suo corpo. Una burrasca di neve trasformò subito gli apostoli del semidio in statue di ghiaccio che si frantumarono al suolo.
“Sei il barone di questo castello?” Romese saltò di nuovo, oltrepassando tutti gli ostacoli e arrivando davanti all’uomo vestito da nobile. Aveva uno scettro nella mano con sopra inciso uno scorpione.
“Vile cane da guardia!” Quando il barone corse in avanti con lo scettro, sembrò quasi che delle fiamme uscissero dai suoi occhi.
Romese scosse la testa, “Nessuna traccia di incantesimi fisici o di riduzione d’intelligenza… Sei un vero peccatore, l’apostolo di un falso dio. Affronta la tua sentenza!”
Lampò una luce blu, e la spada perforò il petto del barone. L’uomo gemette dal dolore, guardandosi il petto incredulo.
“Hgh! Pensi che l’identità di un nobile sia il suo amuleto? Che sciocco.” Disse Romese con indifferenza. Tuttavia, quando guardò il centro del castello in cui si trovava la sala, corrucciò la fronte.
In quel luogo era converso un terrificante spirito maligno che aveva formato un potente vortice.
“Chester Potter! Chester Potter!” “Sei il Signore del Massacro. Nella mano sinistra, brandisci il Martello dell’Annientamento, e nella mano destra il Libro del Giudizio. Dinanzi a voi, ogni nemico si trasformerà in una poltiglia di carne e sangue. Sei la casa delle nostre anime, sono disposto a…”
Il potere della devozione degli apostoli e i volti combinati formarono un bagliore cremisi che converse sull’altare, finendo sul trono d’ossa. L’energia cremisi travolse Raike, entrando dentro i pori della sua pelle mentre gemeva senza fine.
L’aura di Raike crebbe sempre più forte, finché l’energia sotto la sua pelle non iniziò a contorcergli il corpo. Era come se qualcosa lo stesse bruciando dall’interno.
E il corpo del ragazzo sembrava un pozzo senza fondo, assorbendo tutta l’energia che arrivava. La coscienza non riuscì ad entrarci.
“Non ci sono abbastanza apostoli.” Mormorò Schliff mentre guardava le mura del castello, “Persino con la formazione sacrificale e ventimila anime non riusciamo a far rivivere il nostro Signore…”
“Sono già entrati? Probabilmente c’è qualche leggendario ad aiutarli!” Avevano poco tempo.
“Sembra che non abbiamo altra scelta se non usare questo…” Schliff prese un cristallo dorato a forma di romboide. Era un dono della Chiesa del Serpente Gigante, ma non l’avrebbe usato a meno che tutto il resto non fosse fallito. Quel Serpente Gigante non era una persona semplice. C’era sicuramente qualcosa sigillato in tutto quello che gli aveva dato.
Tuttavia, le attuali circostanze lasciarono Schliff senza altra scelta. “Signore! Per favore, guidami e mostrami la via!” Pregò per un’ultima possibilità, e i suoi occhi espressero risolutezza. Poi lanciò il cristallo a terra.
*Bang!* L’altare ebbe un reazione violenta al cristallo dorato. Venne rilasciata una quantità terrificante di potere della fede e forza divina, facendo girare una dozzina di volte più velocemente il vortice… no, girava un centinaio di volte più veloce!
All’improvviso, la sfera cresimi sopra l’altare si incendiò, sciogliendo tutta la carne e il sangue, e formando strati di energia.
“Argh!” L’urlo di Raike crebbe di qualche ottava, e il suo corpo iniziò a gonfiarsi.
“Nobile Chester Potter! Ora resuscita!” Infuriò Schliff con cattiveria.
*Rumble!* Il terreno tremò, e l’altare si trasformò in un’enorme fornace mentre tutta l’energia iniziava a entrare nel trono d’ossa.
*Bang!* La gabbia sopra le ossa bianche si squarciò rivelando la figura di Raike. Il suo corpo era cresciuto ancora e l’energia cremisi ne riempiva ogni oncia. All’improvviso sembrò incendiarsi, come se qualcosa lo stesse distruggendo dall’interno.
“Mio Signore!” Schliff stava quasi per piangere dalla felicità. Durante l’esplosione, aveva sentito una coscienza familiare superare gli ostacoli del piano astrale per discendere nella sala.
La luce cremisi squarciò il corpo di Raike, e ne uscì un uomo di mezza età.
“Il mio nome divino è Chester Potter. Sono il Signore degli Scorpioni, il Sovrano del Massacro!” Chester Potter mosse la mano, e un’onda di gas nero lo coprì come una vestaglia. Si aprirono due occhi rosso sangue, e gridò al mondo “HELM! Sono tronato, e questa volta non fallirò!”
Romese e Rafiniya arrivarono giusto in tempo per assistere alla scena.
“Rinascere dal proprio discendente di sangue e usare la sua vita come recipiente… questi falsi dei sono così malvagi!” Rafiniya era furiosa. Sguainò la spada, e una luce divina riempì il cielo.
“Ti purificherò!” La spada si irradiò di luce, ed emise un ruggito stridulo quando si diresse verso Chester Potter.
“Una paladina leggendaria? Appartieni a Tyr?” Per un momento, si intravide la paura negli occhi di Chester Potter, che venne subito dopo rimpiazzata dalla rabbia. Puntò il dito, e ci fu una terrificante esplosione quando entrò in collisione con la spada santa. Le onde d’urto si percepirono in tutti i dintorni.
“Colpo della Meteora!”
“Chiunque si opporrà a me, morirà!” Chester Potter emise il suo decreto mentre il suo corpo emanava la luce di un incantesimo d’evocazione.
“Incantesimo di Nono Grado, Evocazione Extradimensionale!”
*Chirp! Chirp! Chirp!* Molti mostri a forma di scorpione uscirono dal portale, e il loro gran numero fece cambiare espressione a Rafiniya e Romese.
Romese cambiò spesso espressione, finché non digrignò i denti e prese una decisione “Ritiriamoci!”
Le labbra di Rafiniya si mossero, ma non obiettò. Erano due leggendari contro un semidio. Non erano nemmeno sullo stesso livello.
Dato che la missione era fallita, la priorità era di salvarsi.
“Forza, andiamocene! Mi prenderò io tutta la responsabilità!” La spada blu di Romese rilasciò un potere glaciale, formando muri di ghiaccio che bloccarono l’avanzata degli scorpioni. Ruggì a quelli dietro di lui.
Rafiniya e il resto delle truppe si ritirarono fuori dalle mura del castello. Da quella posizione, potevano chiaramente vedere Chester Potter al centro dell’altare. Nefaste nubi cremisi lo sovrastavano formando un imbuto. Il semidio riunì l’energia fluttuante; la sua aura terrificante formava un crudele scorpione.
“Voi tutti… Non pensate di potervene andare!” Il crudele scorpione li inseguì, e così fecero anche gli altri scorpioni, ruggendo.
“Miei devoti, non siate spaventati, e non sentitevi persi…” A quel punto si sentì una voce gentile, che portava con sé un effetto misteriosamente calmante.
“È il nostro Signore! Il nostro Signore è disceso!” Romese si inginocchiò in una determinata direzione, e anche Rafiniya si inchinò in segno di rispetto. Una strana runa a forma d’occhio si formò a mezz’aria, il nulla si aprì e ne uscì la personificazione di un dio.
Quella personificazione apparteneva ad Helm, ed era il potere più grande che un dio potesse adunare nel primo piano materiale. Dato che il rituale aveva avuto successo e che Chester Potter era stato resuscitato, il Dio della Protezione era disceso per occuparsi di persona della situazione.
Guardò le nuvole cremisi e lo strano scorpione, e la sua espressione si fece solenne.
“Un essere divino ha oscurato la nostra profezia, facendoci scegliere il momento sbagliato. Per questo Chester Potter è riuscito a risorgere con successo.” Le parole di Helm scossero i cuori dei legittimi.
“Oscurato? La nostra divinazione?” Mormorò Romese, e il cuore gli si gelò.
La sua espressione suggeriva quanto potesse essere spaventoso un tale opponente. Non solo si nascondeva nell’ombra, ma era anche un serpente velenoso che aspettava l’opportunità di infliggere danni mortali.