CERCASI TRADUTTORI E VOLONTARI CHE ABBIANO VOGLIA DI AIUTARE A CARICARE I CAPITOLI
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Capitolo 1135

– Fluorescente

Su una piattaforma all’interno del municipio della Nuova Luna Argentea, Alustriel indossava uno splendido mantello e una piccola corona, appoggiata alla ringhiera di un balcone, osservando il trambusto cittadino. C’era un sorriso amaro sul suo viso.

“Lo sentite, Vostra Altezza? Sentite la città in lutto?” disse un vecchio intellettuale dietro di lei si sistemandosi gli occhiali sul viso.

“Lo vedo… Ma a parte questo, che altri metodi ci restano?” Alustriel si voltò e e il sorriso amaro svanì dal suo volto rimpiazzato da una ferma determinazione. “La nostra gente è spaventata dalla ferocia degli orchi, e i miei sostenitori non sono stati in grado di ottenere la protezione dei regni del nord. Abbiamo perfino dovuto sobbarcarci i loro problemi, quei commercianti vogliono vendere le merci a costi dieci volte il loro valore di questi tempi! Cielo… Ho perfino impegnato i gioielli della mia corona a un prezzo minore rispetto al valore, cosa vogliono ancora?”

Più Alustriel andava avanti a parlare, più sembrava esasperata. Anche se aveva il sostegno di due dei più grandi dei Tyr e Mystra, la chiesa di Tyr non era mai stata facoltosa. Inoltre, Mystra doveva provvedere anche al resto del mondo, quindi il suo sostegno era limitato. Anche se fosse riuscita ad aggrapparsi alla chiesa, l’Alleanza della Luna Argentea stava affrontando l’attacco degli orchi. Avendo perso tutto, perfino con l’aiuto dei signori del nord non avrebbe potuto permettersi le risorse per quella guerra.

Fin dall’inizio, la guerra riguardava Mystra e gli orchi. Tuttavìa, neanche la Dea dell’Intreccio era particolarmente entusiasta e senza abbastanza mercenari di krona e avventurieri non avrebbe corso il rischio di partecipare. Non potevano neanche equipaggiare o sfamare i propri soldati!

Il lato positivo era che alcune persone “generose” si erano intenerite ed erano disposte a donare i loro soldi, oggetti e perfino cibo per la guerra. Il cuore di Alustriel si raggelò al pensiero di affrontare i suoi numerosissimi nemici.

Il vecchio intellettuale esitò prima di parlare in modo diretto “Ma Vostra Altezza… Se vi comportate così, non rischiate di offendere la Dea della Ricchezza? La chiesa della Signora Waukeen sostiene i commercianti…”

“Non ho altra scelta…” Alustriel fece un gesto esasperato con la mano. “Waukeen è una dea neutrale. Inoltre, voci di corridoio dicono che stia svolgendo degli affari nell’impero degli orchi, quindi non possiamo contare sul suo aiuto…”

“Oltretutto…” Alustriel sbattè le palpebre “Quelli che svolgono le operazioni sono i paladini della chiesa di Tyr. Non dovremmo preoccuparci del loro modo di condurre gli affari, no? Non tratterebbero ingiustamente una brava persona…”

“Però… Non lascerebbero mai neanche che i malvagi la passino liscia, eppure è pieno di gente del genere tra i commercianti…” Il vecchio intellettuale sospirò ma stavolta non osò parlare francamente.

Essendo il braccio destro di Alustriel e suo consigliere, dopo un così lungo periodo di tempo passato a lavorare insieme, capiva perfettamente certe cose. Anche se Alustriel sembrava esser maturata dopo l’annientamento del regno precedente, la sua originaria ingenuità era ancora presente.

“Saggio Elminster è già arrivato. Ho sentito che ha un bel piano…” L’intellettuale controllò i suoi registri e fece rapporto ad Alustriel.

“Quel vecchio pervertito?”disse Alustriel indignata.

Il volto dell’intellettuale diventò rosso pomodoro dall’imbarazzo, ma corresse l’espressione sul suo viso e ricordò ad Alustriel “Per favore astenetevi dal parlare così, Vostra Altezza! Dovete salvaguardare la vostra immagine e comportarvi in modo appropriato in pubblico. Per di più… Ѐ vostro padre adottivo!”

“Va bene, d’accordo, aiutami e mandalo via per me… Digli che non sono qui!” Alustriel fece dei gesti manuali e aprì immediatamente un portale nel quale entrò, lasciando l’intellettuale e sorridendo sardonicamente…

……

Mentre l’ospite indesiderato di Alustriel arrivava, la conversazione tra Alustriel e il vecchio intellettuale s’interrompeva bruscamente.

Tuttavìa gli era sfuggito qualcosa. Per quanto avessero pianificato certe azioni, coloro incaricati di portarle a termine avrebbero stravolto completamente i piani.

Nonostante Alustriel avesse raccomandato a Rafiniya di essere abbastanza tollerante con i commercianti che avevano l’appoggio dalla Dea della Ricchezza, chi erano i paladini in fondo? Con quei cervelli da zucconi che si ritrovavano sarebbe stato impossibile che sapessero come gestire la situazione!

Uno dei paladini ispezionò il magazzino di un prete appartenente al culto della Dea della Ricchezza, agendo fuori dal coro, lanciò un incantesimo di valutazione. Scoprì tracce di malvagità, e dopo che gli indizi portarono alla cattura di un diavolo, fu impossibile poter tornare indietro.

Una gigantesca onda di “giustizia” si abbatté sulla Nuova Luna Argentea, quelli che subirono i maggiori danni furono i commercianti sotto la Dea della Ricchezza. Pur di ottennere maggiori profitti e vantaggi, questi subdoli commercianti erano stati disposti a far qualsiasi cosa, compreso barattare con i diavoli. Non c’era altro modo per i paladini di trattare con loro e con il permesso di Alustriel iniziarono a ripulire la città.

Così facendo i paladini catturarono molti commercianti legati ai diavoli, mandandoli al rogo. Molti altri furono accusati di corruzione.

Poco dopo i cittadini della Nuova Luna Argentea si accorsero del cambiamento. La maggior parte dei negozi aveva riaperto e i proprietari dei negozi avevano espressioni sorridenti e amichevoli, trattando ogni cliente con rispetto. Avevano paura di lamentele e critiche, cose che avrebbero portato i paladini a perseguitarli nuovamente.

Nel profondo, i negozianti che avevano subito gravi perdite maledicevano i paladini, specialmente Rafiniya che era al comando. Gli abitanti andavano a dormire presto, al tramonto, ma c’erano ancora più complotti di prima in agguato. A quanto pareva ai preti ricchi non importava nulla di tutto questo e con l’appoggio della Dea Waukeen, avevano tutto il diritto di sentirsi così. Finché Alustriel avesse ricevuto anche un briciolo delle informazioni che voleva li avrebbe ripagati per le loro perdite. Altrimenti, avrebbero potuto andar immediatamente a cercare gli orchi e sostenerli con dei materiali.

Coloro che avevano subito più perdite di tutti erano i negozianti che vendevano su piccola o media scala. La violenta decimazione li aveva portati sull’orlo del lastrico e i meno fortunati che non avevano aiuti subirono grandi perdite. Alcuni di loro erano stati asfaltati dai gruppi di negozianti che operavano su larga scala…

La fioca luce di una lampada ad olio sfarfallò attraverso la stanza, illuminando i pallidi volti dei leader del Gruppo Fluorescente di Negozianti.

“Qualcuno parli! Che succede? Mi sono fiondato qui apposta per questa riunione oggi!” urlò qualcuno. La voce proveniva da una signora seduta nel mezzo, era un’affascinante donna sulla ventina adagiata su una pelliccia di leopardo.

I corpi dei leader fremettero e essi non osarono sollevare lo sguardo per incrociare il suo. Era come se di fronte a loro ci fosse una bestia minacciosa o un millepiedi velenoso. Uno dei leader digrignò i denti prima di parlare “Quei paladini vogliono che manteniamo gli stessi prezzi di prima. Abbiamo già perso circa 1500 ori per il delirio degli acquisti e le perdite non faranno altro che sommarsi…”

Era una perdita estremamente allarmante per un gruppo di media grandezza di negozianti come il loro. “Oltretutto… Quando i paladini scopriranno le vendite illegali dietro le quinte…” Un altro leader batté i denti, prima di inginocchiarsi al suolo “Grande Signora… Ti preghiamo di lasciarci andare via prima…”

“Sogna pure! Credi ancora di poter fuggire? Una volta che scopriranno i nostri altarini non potremmo più sfuggire a quei paladini. Potrebbero perfino attaccare le vostre famiglie…” Questa dura verità fu pronunciata in tono glaciale, condannando le persone coinvolte alla dannazione.

“Calma, non è che non mi sia preparato a questo. La famiglia è stata mandata da gente fidata e finché ci nascondiamo bene e cogliamo l’occasione per inviare un altro po’ di mercanzia riusciremo ad andarcene. Se dovessimo aver successo i profitti saranno grandi abbastanza da permetterci di comprare un’enorme villa al sud e perfino di sposare la figlia di un nobile. Chi lo sa, magari riusciremo a fondare una famiglia di nobili tutta nostra dopo un paio di generazioni…”

Con garanzie e tentazioni del genere, i volti dei leader si rianimarono e la loro sofferenza svanì. Tuttavìa, il volto della signora si fece scuro quando se ne andarono.

Dopo un po’ quando ebbe la certezza che non era rimasto nessuno, andò in un angolo del magazzino e rovistò in giro alla ricerca di un meccanismo nascosto. Si aprì una parete all’angolo rivelando un passaggio sotterraneo, la donna prese una lanterna ad olio e si intrufolò in uno stretto seminterrato.

Non c’era da conservare granché nel seminterrato, infatti c’era un vapore proveniente dal pavimento che inumidì i vestiti della donna. C’era la formazione di un incantesimo al centro che brillava di una luce misteriosa.

Inserendo due potenti cristalli energetici nei nodi dell’incantesimo, la donna tirò fuori uno specchio d’argento e lo posizionò nel mezzo della formazione dell’incantesimo.

*Tss!* Una luce lampeggiò e apparve nello specchio un uomo di mezza età vestito in una tunica d’argento.

“Anya!” cominciò a dire l’uomo dai capelli bianchi. “Com’è la situazione lì?”

“Grazie al Signore, i nostri affari non sono ancora stati scoperti. Ci siamo solamente imbattuti in delle perdite superficiali…” Anya si accigliò “Ho fatto calmare i leader, per cui non saremo scoperti per il momento. Comunque non c’è più molto tempo, Padre!”

“La situazione è peggiore di quanto pensassimo…” L’uomo di mezza età si fece scuro in viso “Blake non ci da’ più aggiornamenti, è probabile che si sia scontrato con un imprevisto. Aveva molte informazioni in mano e potremmo essere smascherati in qualunque momento. Il Dio della Giustizia e la Dea dell’Intreccio non ci lasceranno di certo andare se ci scoprissero…”

“Non ci si può fidare degli orchi e neanche della Tribù del Sanguenero… E se diventassimo un nemico comune per loro?” La facciata di risolutezza che la donna aveva costruito, si infranse. Per poco non crollò al suolo con il volto pieno di disperazione.

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