CERCASI TRADUTTORI E VOLONTARI CHE ABBIANO VOGLIA DI AIUTARE A CARICARE I CAPITOLI
CERCASI TRADUTTORI E VOLONTARI CHE ABBIANO VOGLIA DI AIUTARE A CARICARE I CAPITOLI

Capitolo 1137

– Lasciando la città

Alla promessa di un letto e di un pasto caldo i servitori della carovana furono motivati a lavorare sodo. Con gli occhi rossi per la fatica, ancora una volta la carovana accelerò accompagnata dalle numerose urla.

“Più veloci! Sbrigatevi…” L’ansia che non poteva mostrare in viso fece ricordare ad Anya il patto più pericoloso che aveva fatto: quando era entrata nella natura incontaminata per negoziare con quegli orchi disgustosi.

‘La crisi questa volta è molto più grave della trattativa con quel popolo…’ Di fronte agli orchi Anya era rimasta impassibile, ma questa stava iniziando ad agitarsi. Dopotutto, se questa volta le sue azioni fossero state scoperte, il suo intero clan ne avrebbe subito le conseguenze! L’agitazione e la paura l’avevano torturata così tanto i giorni scorsi che ora c’erano molte più rughe sulla sua fronte.

La parte anteriore della carovana si fermò all’improvviso, provocando una gran confusione nelle retrovie e facendo rovesciare addirittura alcune carrozze. Di fronte a questa scena Anya si infuriò.

“Cosa sta succedendo? Perchè vi siete fermati?” Gridò alla sua servitrice personale, trattenendosi dall’usare la frusta. “Vai a vedere cosa sta succedendo davanti!”

Ma prima che la serva partisse, un servitore vestito in abiti militari corse da loro con aria affannata.

“Signorina, sono i paladini! Un’intera squadra sta bloccando la strada!”

“Quei dannati cani dello Stato…” Alcuni servitori brontolarono sottovoce. Dal loro punto di vista i paladini erano stati coloro che avevano guadagnato di più dalla Famiglia Bane, lasciando loro poco profitto. Avevano inseguito la carovana anche a rischio di lasciare Nuova Luna Argentea nel mezzo della guerra. Erano davvero gente detestabile!

A sentire la notizia, tuttavia, Anya ne fu terrorizzata.

‘Lo avranno scoperto?’ Sentì un tuffo al cuore, un brivido come se fosse caduta in una grotta gelata. Purtroppo i suoi subordinati erano lì con lei. Anya non aveva altra scelta se non fingere che andasse tutto bene e correre davanti.

Presto vide, di fronte alla carovana, una squadra di paladini con un’armatura d’argento e stemmi abbaglianti del Dio della Giustizia sul petto. La determinazione nei loro occhi la fece agitare ancora di più.

“Capitano Elric…” disse lei facendo un passo avanti, forzando a malapena un sorriso quando individuò un viso familiare tra i paladini. “Il Gruppo dei mercanti fluorescenti ha sempre rispettato le leggi. Abbiamo anche venduto l’80% delle nostre merci a Nuova Luna Argentea e voi ci avete concesso l’autorizzazione per partire…”

Anya stava parlando con una forte voce nasale e un tono civettuolo, abitudine presa per deformazione lavorativa. Purtroppo però questa strategia non sortiva alcun effetto sui paladini e gli occhi del Capitano Elric erano invece pieni di disgusto.

Tuttavia non proferì parola. Fece invece rispettosamente un passo indietro, lasciando via libera a una paladina dietro di lui.

‘La Santa Paladina!’ Nel momento in cui riconobbe Rafiniya, Anya sentì il cuore riempirsi di disperazione, come se le fossero state strappate le ossa dal corpo.

“Ora che ti vedo so che le nostre informazioni erano esatte! Anya, peccatrice, sei ancora disposta a confessare i tuoi peccati?” Nel mondo delle leggende, anche le domande più semplici, se poste da Rafiniya risultavano terrificanti. Il potere in esse contenuto penetrava nel cuore di Anya, facendola quasi crollare e confessare per l’orrore.

“È stato tutto pianificato dal capitano. Pensi che abbandonerei l’onore di paladino solo per i tuoi inutili sporchi trucchi?” Elric alzò la testa con orgoglio mentre gli occhi gli si riempivano di disgusto. “Eliminarti all’interno della città attirerebbe troppo l’attenzione… Ma qui è diverso. Arrenditi ubbidientemente e riceverai un processo equo. Non ci lasciamo mai sfuggire dei criminali, ma allo stesso tempo non trattiamo mai ingiustamente una persona buona.”

Elric si fidava naturalmente della sua squadra. Era composta di molti paladini di alto rango e il loro capo era la leggendaria Santa Paladina! Potevano sbarazzarsi di ogni male!

“Nel nome di Sua Maestà, richiedo di perquisire la carovana!” Dichiarò Rafiniya ad alta voce. Poiché Rafiniya e i paladini rappresentavano sia Tyr, sia Alustriel, la maggior parte delle persone nella carovana iniziarono ad essere titubanti. Molti di loro erano stati tenuti all’oscuro di tutto e anche i mercenari più costosi sapevano di rado la verità.

Di fronte all’Alleanza della Luna Argentea alla chiesa di un dio maggiore, Anya non sapeva quanti sarebbero stati disposti a rimanere al suo fianco a prescindere da quanto sarebbe stata disposta ad offrire loro.

“Capitano Rafiniya, sei sempre stata il mio idolo… Io sono certa della tua integrità personale, ma credo ci sia una sorta di malinteso…” Anya scese da cavallo e salutò Rafiniya alla maniera delle signore. Poi raggiunse una carrozza ribaltata e ne strappò via la tela cerata che la avvolgeva saldamente.

“Guardate… Queste sono tutte comuni pelli e sono per lo più scatole vuote…” Anya cercò di mostrare a Rafiniya le merci che stavano trasportando. “Tutto ciò che c’è qui dentro è stato approvato, non ci sono merci di contrabbando.”

“I tuoi trucchetti non sono nulla davanti alla giustizia. Smettila di sventolarle, sembri ridicola…” Rispose freddamente Rafiniya, rovesciando alcune delle pelli.

*Clank!* Dal fodero al suo fianco si diffuse un netto suono vibrante e un raggio di luce abbagliante disegnò un bellissimo arco a mezz’aria.

*Kacha!* L’asse della carrozza si spezzò e il legno si spaccò a metà. I cavalli scapparono impauriti, liberandosi dalle briglie. Nella fuga sporcarono di terra la bellissima gonna di Anya, ma non lei non se ne curò.

Ora aveva solo un pensiero in mente: li avevano scoperti!

*Crash!* Schegge di legno volarono in aria, rivelando uno spazio tra il deposito della carrozza e il suo fondo. Ne caddero fuori alcuni pezzi di cristalli di un rosso scuro che emettevano un bagliore color sangue. Anche i mercanti più lontani riuscivano a sentire la puzza di sangue.

“Un sacrificio di sangue… Quante anima sono servite per rendere l’essenza di sangue così pura?” La mano di Rafiniya poggiata sull’impugnatura tremava. “Come puoi sopportare di sacrificare la tua gente per quegli dei sanguinari?

“I tuoi peccati sono stati stabiliti. Tutto il Gruppo dei mercanti fluorescenti e la Famiglia Bane saranno puniti per i tuoi peccati!” Annunciò Rafiniya con veemenza.

I paladini dietro di lei sfoderarono tutti le spade nello stesso momento, con gli occhi pieni di disgusto e determinazione. L’atmosfera spaventosa fece crollare anche chi fino a quel momento non aveva prestato attenzione.

“Signore… Tutto ciò non ha niente a che fare con me, sono solo uno stalliere! Perdonatemi, vi prego… Perdonatemi…” Le gambe del cocchiere con il cappello di paglia e le grezze vesti di lino cedettero, facendolo cadere in ginocchio con la frusta ancora in mano.

Altri reagirono allo stesso modo. Non molti erano così coraggiosi da combattere contro sia la monarchia, sia la teocrazia.

“Ritirata!” I mercenari assunti dalla carovana erano più svegli delle persone comuni. Avvertendo il pericolo, il loro capo gridò immediatamente, frustando con forza il cavallo. Avevano intenzione di ritirarsi.

Il leader dei mercenari ovviamente era a conoscenza della gravità del fatto. Anche se fosse stato innocente e all’oscuro di tutto, la chiesa avrebbe preferito uccidere le vittime piuttosto che lasciar andare un peccatore. Non avrebbe potuto provare la propria innocenza! E sarebbe stato impossibile vincere contro paladini di alto rango. La fuga era l’unica scelta possibile.

“Un vano tentativo di sfuggire alla punizione? Sciocchi!” Rafiniya osservò con indifferenza.

Anche senza che lei agisse personalmente, due dei paladini al suo fianco partirono all’inseguimento. Scintillarono delle luci di evocazione dalle quali emersero parecchi cavalli celesti, i devoti compagni dei paladini puri.

Se i paladini erano così forti, i mercenari come potevano scappare su semplici cavalli da battaglia?

“Aspettate… Posso testimoniare… Non ho…” Il leader dei mercenari non riuscì a fare molta strada prima di essere preso. Se ne andò gridando, con il viso sfigurato dalla disperazione. Il freddo paladino però non pronunciò nulla che non fosse necessario e gli perforò direttamente il cuore con la spada.

Numerosi paladini in groppa ai loro cavalli celesti circondarono la carovana, chiudendo ogni via di fuga possibile. Le persone all’interno rimasero ferme con le ginocchia tremanti.

“Peccatori! Quanto male è stato fatto al mondo a causa della vostra avidità e malvagità?” Alla vista del bel viso di Anya, Rafiniya divenne rossa d’ira. “Una fonte di male come te non dovrebbe esistere in questo mondo… Nel nome della Giustizia, verrai giustiziata!”

Una luce lattiginosa si condensò sulla spada di Rafiniya e Anya mandò un’occhiata eloquente ad un assistente che si stava preparando a scagliarsi contro di lei.

“Questi servitori sono innocenti e all’oscuro di tutto, ti prego di donare loro pietà e perdono…” Disse infine.

“Subdola peccatrice, stai ancora cercando di mostrare la tua falsa gentilezza?” Negli occhi di Rafiniya risiedeva uno spietato spirito omicida.

CERCASI TRADUTTORI E VOLONTARI CHE ABBIANO VOGLIA DI AIUTARE A CARICARE I CAPITOLI

Commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Options

not work with dark mode
Reset