Mystra e Shar non erano mai state grandi amiche. Erano entrambe Dee della Magia, e a causa della naturale rivalità che scorreva tra loro due, soltanto una sarebbe sopravvissuta.
Si pensava che Shar fosse morta nel Conflitto Finale, ma in realtà era riuscita a sfuggire alla distruzione del suo regno divino, seppur con gravi ferite: con una certa fortuna era riuscita a scappare sulla Piana Astrale, finendo nel Mondo delle Ombre.
Mystra, invece, aveva creato l’Intreccio per ottenere il supporto di fedeli e altri Dei. Era diventata la guardiana dell’Intreccio, e gli altri Dei avevano spostato il luogo di incanalamento dei loro poteri per integrare il sistema.
Pur essendo diventata una Dea Maggiore, Mystra si guardava ancora bene dalla Dea delle Ombre. Dopotutto, Shar era proprio la Dea che avrebbe potuto prendere il suo posto.
L’Intreccio Oscuro era il contrario dell’Intreccio, e aveva permesso a Leylin di affrontare la Fiamma Argentea di Mystra e uscirne vivo facilmente; non aveva esitato a svelare quel potere, visto che era solo uno dei suoi tanti assi nella manica.
Kukulkan… Shar… Nella mente di Mystra tutto venne improvvisamente collegato. Quella paura di morire… era a causa di Shar? È perché Kukulkan è riuscito a trovare delle informazioni su di lei, e quindi mi ha dato la sensazione che avrebbe potuto provocare la mia morte?
Nonostante quella conclusione fosse un semplice collegamento logico, Mystra aveva sottovalutato la situazione; non aveva nemmeno capito che Leylin aveva un altro terribile asso nella manica, uno che avrebbe potuto davvero ucciderla.
“Non è un grande problema che il Dio del Massacro sia scappato” le ricordò Tyr, “La cosa importante ora è uccidere tutte quelle Incarnazioni. I nostri veri corpi stanno già combattendo contro Gruumsh…” Gruumsh stava combattendo furiosamente fin da quando aveva scoperto che il suo Pantheon era stato preso d’assalto, e i loro veri corpi non sarebbero riusciti a trattenerlo ancora a lungo.
“Capisco…” Mystra si fece scura in volto, e la Fiamma Argentea si rafforzò ulteriormente. Anche senza la pressione del dominio di Leylin, gli Dei degli Orchi non osavano agire in modo avventato.
La rete di Fiamma Argentea iniziò a chiudersi su di loro, e, per quanto ci provassero, Ilneval e gli altri non riuscivano a fermare l’imboscata di Tyr con la Spina di Eicher. Shargaas fu l’unico sfortunato a rimanervi intrappolato, cosicché la sua Incarnazione morì e il suo vero corpo subì seri danni. Solo allora la Fiamma Argentea arrivò a schiacciare tutte le altre Incarnazioni fino a ucciderle.
“Mystra!” “Tyr!” Nella vasta terra desolata che era il regno divino combinato del Pantheon degli Orchi risuonarono diverse urla di rabbia, al punto che molti fedeli e persino postulanti si accovacciarono a terra spaventati.
Dal regno divino di Shargaas non si sentì nessuna voce. Lui era quello che aveva subìto più danno di tutti, perciò era stato messo subito a dormire. Ilneval e Yurtrus, invece, stavano un po’ meglio, ma avevano anche loro perso molte Incarnazioni, e non avrebbero mai più osato agire così avventatamente.
Wooo! In quella landa desolata risuonò il suono profondo e lugubre di un corno, e contemporaneamente apparvero a mezz’aria le figure di due Orchi, circondati da una luce dorata.
“È Gruumsh che ci sta evocando” disse l’uomo aggrottando le sopracciglia, “Mystra e Tyr hanno fatto una dichiarazione di guerra, evocando i loro sottoposti. Ma in questo momento…” Quel Dio era Bahgtru, il Dio Minore della Forza Bruta.
“Hai un piano?” chiese impotente alla donna che aveva da parte. Nonostante sua madre non fosse il massimo in battaglia, in quanto Dea della Fertilità, aveva altre abilità notevoli che facevano parte del suo dominio.
“Shargaas è stato ferito dalla Spina di Eicher. Anche se Vita e Guarigione rientrano nel mio dominio, il suo vero corpo ormai si è addormentato, quindi io non posso guarirlo. Yurtrus, invece, ha solo perso molta energia, perciò posso aiutarlo con una Ripresa Rapida” rispose Luthic in tono molto solenne, “Ma non sono sicura che abbiamo la possibilità di guarirlo”.
Wooo! Si sentì di nuovo il suono di un corno, stavolta più affrettato, che si diffuse, pieno di inquietudine, per tutta la piana.
“Sicuramente non avremo il tempo di guarirlo. Possiamo trattenerli solo per poco…” disse Bahgtru con un sorriso ironico, “Manderò tutte le mie Incarnazioni, ti affido i miei fedeli e postulanti”
Dal Regno Divino di Bahgtru uscirono diverse strisce dorate, che raggiunsero la grande armata nell’Originario piano materiale…
Era da un po’ che Mystra e Tyr pianificavano di attaccare gli Orchi; la spinta di Leylin aveva finalmente permesso loro di infliggere danni importanti nel loro Pantheon, ed erano riuscite persino a mutilare uno dei loro Dei. Cosa stavano aspettando a cogliere l’opportunità che avevano davanti in quel momento?
La guerra scoppiò su entrambi i fronti. Anche quelli dell’Alleanza della Luna Argentea attaccarono, mentre la guerra infuriava nelle piane superiori. Molti Dei Minori, come Azuth, si unirono, insieme ad altri aiutanti, alla guerra nei regni divini degli Orchi: era la loro opportunità di dare agli Orchi una lezione indimenticabile!
…
Nella Foresta Lunare.
Probabilmente la battaglia tra gli Dei e quelli dal potere leggendario aveva già distrutto metà della regione. La Foresta Nera degli Alberi Nodosi ormai non esisteva più, sostituita da un oceano di fiamme. Il paesaggio era costellato di corpi smembrati di creature mannare.
Quella battaglia leggendaria si stava avvicinando alla sua fine. Visto che l’Incarnazione di Malar stava morendo così velocemente, le creature mannare non erano state molto utili in quello scontro tra Dei. In quel momento stavano affrontando i Paladini. I capi e gli Sciamani non volevano ingaggiare una battaglia all’ultimo sangue, così usarono l’armata demoniaca di Gara come distrazione e riuscirono a scappare.
Nonostante Gara lo Sciamano avesse evocato un’armata di demoni, gli attacchi senza sosta dei Paladini li avevano decimati, finché rimase soltanto il balor che stava combattendo contro Rafiniya. Gli altri Paladini avevano raggiunto Karal per inseguire le creature mannare fuggitive.
“Hehehe…” Anche se non era un balor del fuoco, quello che Rafiniya stava affrontando era già nel Regno Leggendario, e la stava mitragliando con degli incantesimi eretici mentre con la spadona la colpiva con velocità e precisione. Un Legendary comune non poteva essere alla sua altezza.
Tuttavia, quel balor si trovava ad affrontare un Paladino. E oltretutto si trattava di Rafiniya, la Santa Paladina, la Signora della Speranza! Era risoluta quando attaccava, e persino quando era ricoperta di ferite non arretrava nemmeno di un passo. Il suo comportamento maniacale incuteva timore persino ai demoni.
L’armatura di Rafiniya era già stata distrutta, e la spada del balor era stata spezzata in due. Inoltre, il demone aveva perso la frusta a metà della battaglia.
“Hehehe… Spero che ci incontreremo di nuovo, Paladina!” ridacchiò il balor mentre apriva un portale. Nonostante osasse ancora parlare in quel modo, era decisamente troppo ferito per continuare a fare l’arrogante. Nonostante i demoni fossero creature caotiche e che agivano d’istinto, quelli forti, come questo balor, erano comunque piuttosto intelligenti.
Anche la Paladina era malandata. Per riuscire a stare in piedi doveva tenersi alla spada, appoggiandovisi con tutto il peso per evitare di cadere. Ma i suoi occhi si illuminarono quando vide che il demone stava per andarsene: era una luce particolare, difficile da descrivere a parole; conteneva ordine e caos, bene e male.
“Per la giustizia!” urlò, usando l’ultimo sprazzo di energia che le rimaneva per saltare nelle fiamme. Persino al costo di farsi inghiottire dalle fiamme abissali, lanciò la spada nel cuore del balor.
“Tu…!” Il balor cadde a metà strada dentro il portale, terrorizzato. Tuttavia, sul suo viso poi apparve un sorriso beffardo: “Ha, ora capisco! Il tuo potere non è puro: è il potere dei nostri rivali, i Diavoli! In tal caso…”
Il demone spinse via Rafiniya con tutta la sua forza, infilandole il moncone di una mano destra nel cuore.
“Hehehe… Beccati la mia Radice del Male!” Un cuore in fiamme fu improvvisamente lanciato contro Rafiniya, e lei, avendo ormai completamente esaurito le energie, non riuscì a bloccarlo. Quel sangue ripugnante colò lungo tutto il suo corpo, che assorbì subito quel puro potere maligno.
“Che succede? Perché riesco ad assorbire questa energia?” Una volta scoperto che il suo corpo si stava riprendendo, Rafiniya rimase in piedi, stupefatta. Ma il balor era stato incenerito, quindi nessuno avrebbe mai potuto rispondere alla sua domanda.
“La chiesa. La missione. E l’aiuto…” Lo sguardo di Rafiniya rimase vuoto a lungo, finché il suo corpo collassò a terra.