-Resurrezione
Trascorsero molti anni, durante i quali ebbero luogo diversi accadimenti. Il più sorprendente di tutti fu la guerra tra gli umani e gli orchi che si combatté nel nord.
Gli orchi, che avevano già subito diverse sconfitte durante la guerra divina, persero una battaglia dopo l’altra e furono costretti a ritirarsi nella Vecchia Luna Argentea. Nemmeno un leader della stoffa di Saladin poté a fare molto per ribaltare la situazione.
La Vecchia Luna Argentea era riuscita a sostenere gli attacchi solamente grazie alle sue fortificazioni e possenti mura, rese ancora più resistenti dal Martello del Dio del Tuono. Dopo svariati tentativi, Saladin riuscì finalmente a respingere Elminster e Alustriel. L’alleanza della Luna Argentea subì ingenti perdite e fu costretta a ritirarsi per riprendere le forze e fare il punto della situazione.
Anche gli orchi però avevano sofferto le numerose battaglie, la loro situazione non era migliore. Erano spiritualmente pronti a riprendere la battaglia per riconquistare i territori perduti, ma non avevano sufficienti energie per iniziare una nuova guerra. La decisione finale fu dunque di dividere il nord in due territori che si trovarono di colpo in una situazione precaria, una debole e instabile tregua impediva il riaccendersi del conflitto.
Nelle terre desolate degli uniti regni divini, all’interno del pantheon degli orchi.
Mystra e Tyr si erano ritirati, ma Gruumsh era ancora in lutto. Yurtrus era caduto e perdere lui era di gran lunga peggiore che perdere centinaia di migliaia di supplicanti.
Leylin aveva di nuovo fatto parlare di sé nel circolo degli dei, pronunciare il suo nome suscitava in loro paura e odio. Tutto ciò non gli importava un granché.
Subito dopo la battaglia, aveva incontrato un suo vecchio conoscente.
«Ne è passato di tempo, Rafiniya,» disse dall’alto del suo trono guardando il suo nuovo subordinato e vecchio amico.
«Ho abbandonato il mio vecchio nome, Mio Signore. La prego di chiamarmi Phoenix, Phoenix del Fuoco Infernale,» disse l’ex paladina in maniera quasi inespressiva mentre si inchinava di fronte a lui.
“Phoenix” era cambiata molto dopo la sua caduta. Era diventata anche molto più affascinante di prima, la sua pelle bianca come il latte riluceva e le ali, chiuse dietro la sua schiena e bellissime, la facevano assomigliare ad un angelo caduto. Era di una bellezza unica, tipica dei Nove Inferni.
«Perfetto allora, Phoenix sia. Dimmi, cosa significano per te equità e giustizia?» le chiese Leylin con uno sguardo indagatore.
«Significano raggiungere la meta,» disse Phoenix alzando la testa, il suo bel viso carico di emozioni. «tuttavia, sono consapevole che questo sudicio mondo corrotto non potrà mai darmi la risposta che voglio. Potremo ottenere l’equità solamente quando questo mondo verrà raso al suolo e tutto sarà ricostruito da zero; userò il mio fuoco infernale per purificare questo mondo e liberarlo da tutte le sozzure!»
‘Sono parole sagge…’ osservò Leylin tra se e se, poi rivolse gli occhi nel suo intimo, ‘e così è diventata una sostenitrice dell’epurazione? Non fa niente, Rafiniya è Rafiniya, anche adesso…’ E comunque gli andava bene così. Dopotutto un altro demone leggendario aveva deciso di venerarlo, quello era l’importante.
Quando Phoenix fece un inchino e se ne andò, Leylin la salutò con un cenno della mano. Nel suo palmo era apparso uno specchio che rifletteva la materia primordiale del piano. Sulla superficie comparve la figura di un leggendario cacciatore di demoni, lo stesso che aveva viaggiato insieme al Gruppo dei Mercanti Fluorescenti verso l’Impero degli Orchi. Salutò Leylin con cortesia.
«Kukulkan, Mio Signore, tu sei il Signore del Massacro, il Custode dell’Ordine. Tu sei il Regnante dei Demoni… Ho fatto ciò ciò che mi hai chiesto, Mio Signore. I paladini e i preti, eccetto Rafiniya, sono tutti morti, le loro anime sono intrappolate nei loro scheletri in fiamme. Una volta trasportate nel regno sarò in grado di convertirle….»
Lo specchio gli mostrò il suo interlocutore in preghiera, mentre gli faceva rapporto. A quella vista annuì soddisfatto. Aveva architettato la caduta di Rafiniya molti anni prima, ma un paladino o un prete avrebbero potuto facilmente mettergli i bastoni tra le ruote. Ecco perché aveva scelto questo cacciatore per occuparsi di loro e impedirgli di aiutare la Signora della Speranza. Così era riuscito a guadagnarsi una delle Leggendarie Erinni, Phoenix.
«Hai fatto un buon lavoro. Abbiamo ottenuto tutto quello che volevamo al nord, adesso è tempo di tornare. Lascia tutti i percorsi che ritieni necessari e i preti, ma porta indietro Barbara e gli altri cacciatori di demoni…» decise Leylin.
Sapeva perfettamente che quell’incidente aveva incrinato il suo rapporto con Mystra e con gli orchi. Andava incontro a tempi duri e pericolosi, doveva fare in modo di minimizzare le perdite inutili. Per questo aveva deciso di tenere al sicuro l’élite dei suoi fedeli. Se Mystra e Tyr avessero mobilizzato le loro truppe, avrebbe sicuramente perso un gran numero di devoti.
Era un nuovo dio, non poteva contare su molti poteri leggendari o sulla ricchezza del proprio nome. Ogni fedele perso sarebbe stato come un colpo diretto alla sua persona. Almeno era riuscito a mettere le mani sulla legge della morte, la puntava ormai da molto tempo. Non desiderava molto altro al momento. La fede che proveniva dall’Isola Debanks, situata all’interno del suo regno, sarebbe bastata a sostenerlo.
Alla fine allontanò lo sguardo dall’Originario piano materiale e si mise a pensare alla nuova legge che aveva conquistato, spremendosi le meningi per cercare di capire come utilizzarla al meglio.
‘Massacro e Morte, una combinazione perfetta…’ grazie ad essa aveva raggiungo un livello di comprensione ancora maggiore riguardo il suo ruolo di dio, ‘il potere della leggere del massacro viene rafforzato dalla morte nei nemici… ho bisogno di un catalizzatore tra l’una e l’altra… entrambe queste leggi possono sostenere un dio di potenza ancora maggiore, quindi… se riesco a creare un cerchio…’
I suoi occhi si illuminarono di cieca ambizione. Aveva le origini di un Magus, grazie poi al Chip A.I. e alla comprensione delle leggi era riuscito a vedere chiaramente la strada che doveva percorrere. I suoi futuri progressi non erano più un mistero per lui.
I Magi iniziavano col coltivare la loro forza spirituale prima di trasformare la loro anima per far sì di poter comprendere le leggi. Anche quando non era altro che un settimo livello, Leylin era riuscito a prevedere che avrebbe raggiunto l’ottavo livello. L’itero piano astrale avrebbe dovuto preoccuparsi già allora!
«Il dominio della Morte…» il suo palazzo emanò un’energia oscura che si insinuò nei territori circostanti. Sentì di poter controllare la vita e la morte di tutti gli esseri che si trovavano all’interno di quell’intervallo, che si andava allargando sempre di più. Riusciva a vedere ogni organismo contenuto in esso.
‘Morte e anima non possono essere separate. Grazie al cielo conosco abbastanza bene l’anima da non cadere al di sotto degli altri dei…’. Sorrise.
«A.I. Chip, abbiamo fatto progressi sulla simulazione della legge della morte?»
[Beep! La comprensione della Legge della morte è al 50%. Avvio della simulazione dell’anima con i dati in memoria…] rispose il chip. Poi mostrò un’ulteriore notifica nell’interfaccia.
[Beep! La legge del massacro ha influenzato il dominio della morte, conferendogli l’abilità del Decreto di Morte.
Decreto di Morte: L’utente del dominio può causare la morte di qualsiasi creatura, se lo desidera. Coloro i quali sono senza potere divino perderanno immediatamente le loro vite, mentre l’effetto sugli esseri divini dipende dal loro rango.]
Le potenti abilità di calcolo del Chip A.I. gli permisero di ottenere immediatamente una nuova abilità.
‘Il dominio della morte è davvero potente …’ Leylin inspirò a fondo dopo aver visto i risultati, ‘Le potenze leggendari che non posseggono divinità dovrebbero, teoricamente, morire subito, e anche le loro anime cesserebbero di esistere. Perfino i semidei hanno una probabilità di morire pari al cinquanta per cento…’
Il Decreto di Morte sarebbe stato inutile di fronte a dei più potenti ma, grazie la forza di Leylin, sarebbe diventato un’arma potentissima contro gli altri dei minori. Aveva la possibilità di ucciderli in un solo colpo, più debole era il suo avversario più danni avrebbe fatto la nuova abilità. La cosa più terrificante era che questa abilità sarebbe cresciuta con lui e i suoi effetti sarebbero diventati più potenti man mano che Leylin acquisiva potere nel tempo!
‘Decreto di Morte … Che magnifica abilità, dovrebbe averla anche Kelemvor…’ Mentre ragionava, gli sorse un dubbio, ‘aspetta un attimo. Non mi pare di aver mai sentito nulla riguardo una simile abilità nelle storie su di lui… ora che ci penso, nemmeno in quelle sugli altri dei della morte…’
Emerse una possibilità che lo riempì di euforia. ‘Potrebbe essere che… solo chi è anche dio del massacro possa ottenerla, oppure solo coloro che soddisfano anche altre condizioni? Se è così, una volta che avrò completato la legge sulla morte sarò in grado di…’