CERCASI TRADUTTORI E VOLONTARI CHE ABBIANO VOGLIA DI AIUTARE A CARICARE I CAPITOLI
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Capitolo 1170

“Forse… Forse Padre Rockefeller ha avuto un’emergenza…” Doron provò a difendere la propria posizione, ma non ci riuscì a lungo sotto lo sguardo inquisitorio di Mitch. “Va bene, va bene! Andiamo alla taverna, pago io…”

Una volta arrivati, ordinarono del liquore e si sedettero vicini, godendosi un sapore che di solito non avrebbero potuto assaporare; persino quel liquore scadente era sontuoso per quelli come loro.

La taverna era sicuramente un luogo in cui giravano informazioni. Un flusso incessante di notizie arrivava alle orecchie di Doron.

“I maghi sono spacciati… Hévíz, Arundel, e la città di Minaret; i maghi stanno morendo ovunque…” disse un uomo robusto dal naso rosso. Sembrava un mercenario e teneva la voce talmente alta da far cadere la polvere dal soffitto.

“Ehi, Naso rosso! Non sei appena tornato dall’esterno? C’è qualche notizia?” Il mondo non mancava di persone curiose. Una figura scheletrica fece un segno al barista, facendo posare un largo calice di liquore di miele davanti al mercenario dal naso rosso.

“Eheh… Quali notizie sono più accurate delle mie? La mia reputazione non è uno scherzo…”

I mercenari intorno all’uomo iniziarono a borbottare mentre arrivava al punto.

“In questo momento, il mondo là fuori è un casino. Le chiese e i soldati si stanno ritirando perché hanno perso l’abilità di reprimere il caos, e i maghi hanno sofferto le peggiori conseguenze…”

“Perdendo la loro magia, sono diventati persone normali come noi, se non più deboli…” Naso rosso tracannò un grosso calice di alcol, e il suo volto si fece ancora più rosso. “Pensateci… Sbarazzandosi di un tremolante vecchietto potevano ottenere tutto ciò che volevano… Bellissime schiave, terreni fertili, enormi gemme e ori accecanti… I cittadini stavano impazzendo, e anche qualche aristocratico ha litigato con loro mentre pensava a come agire…”

Il potere genera potere, e l’influenza genera ricchezza. Il benessere dei potenti maghi dell’originario piano materiale aveva sicuramento fatto invidia a molti.

Chi riusciva a usare la magia era alto e potente, e godeva dei migliori trattamenti ovunque andasse. Con la distruzione dell’Intreccio, i maghi non potevano più usarla, e senza più potere erano solo grasse pecore che attraggono avidi sguardi.

Persino i maghi che avevano fatto attenzione alla propria reputazione avevano degli schiavi, e avevano sicuramente fatto affidamento al proprio potere per bullizzarli. Data l’occasione, chi aveva ulteriori motivi aveva dato inizio a una ribellione vandalica.

Quando era stato confermato che i maghi non avevano più potere per resistere, gli aristocratici erano stati i primi ad agire. Avevano aizzato le masse per combatterli. I contadini avevano potuto portarsi via i ninnoli, ma i beni più importanti come i terreni e le proprietà erano finiti nelle loro mani. Avrebbero poi potuto mandare in un secondo momento le proprie truppe a fare pressione sulla folla per farle rinunciare a quello che aveva rubato.

Gli aristocratici erano bravi a mantenere un aspetto piacevole, nascondendo una pancia piena di inganni maligni che permettevano loro il massimo dei benefici con il minimo sforzo.

Senza più poteri, i maghi potevano solo piangere mentre le loro famiglie, le loro ricchezze, e le loro terre venivano portate via. Loro stessi avrebbero sofferto orribili punizioni prima di morire.

“Ehi, Naso rosso! Sei sicuro che quei maghi abbiano perso i loro poteri?” Chiese un uomo robusto con un mantello nero. Aveva una grossa cicatrice sul volto e, in piedi, era di due teste più alto del normale.

“Ovviamente… Se solo non fossi arrivato tardi, sarei sicuramente riuscito ad agguantare quelle gemme o persino qualche donna piena di vita… quei maghi sono tutti ricchi…” Naso rosso si diede un colpetto sul petto in modo sicuro.

“Se è così, allora cosa stiamo aspettando?” Rise malignamente l’uomo imponente, “Fuori dalla città non abita un certo Signor Holdman?”

……

* Whoosh! * Il vento gelido fece rabbrividire Doron. Si rese conto di essersi fatto strada verso la casa dell’unico mago in città, Holdman. Molte persone circondavano la residenza e lo maledicevano ad alta voce, e il rumore di cose che venivano distrutte risuonava nell’aria.

Si guardò sorpreso, realizzando di star tenendo in mano un bastone di legno affilato ricoperto di tracce di sangue. Aveva ferite su tutto il corpo, ma non sapeva come se le fosse procurate. Fortunatamente, aveva solo ferite lievi, qualche semplice graffio.

Era ancora offuscato dall’alcol, e gli ci volle un po’ prima di ricordarsi cosa avesse fatto sotto la sua influenza.

Influenzati dall’avidità, erano finiti per diventare tutti dei comuni delinquenti. Condotti dall’uomo robusto e dal mercenario dal naso rosso, erano arrivati velocemente alla residenza fuori città di Holdman. Avevano fatto irruzione nell’edificio, recitando felici i loro ruoli.

“Blegh…” Non riuscì più a trattenersi quando vide il corpo ai suoi piedi; cadde in ginocchio vomitando mentre piangeva.

“Oh, Signore… Cos’ho fatto…” Osservò in lacrime la folla intorno a lui e vide alcuni di loro accendere delle torce. Quella condotta era estremamente in contrasto con le parole di Ilmater, e si sentì quasi come se il demonio avesse preso possesso del suo corpo.

“Guardate…” Un uomo con la barba rossa e dei vestiti a chiazze chiare lanciò un vecchio dai capelli bianchi al suono di un applauso. Le mani dell’anziano erano come legna da ardere, e tremante si teneva la testa. Ci mise molto Doron a collegare quell’uomo a quell’insopportabile arrogante di Holdman.

“Questo è il vecchio… Non solo ha istigato i nobili a erigere una torre del mago, ha persino rubato senza motivo la nostra ricchezza e la nostra manodopera… Guardatelo…” Naso rosso indicò il granaio aperto. L’odore del grano si diffuse ovunque, “Stiamo tutti morendo di fame, e questo vecchio accumula tanto cibo e tanta ricchezza attraverso un crudele sfruttamento…”

Coloro che vivevano nel benessere erano ciò che le folle odiavano di più nei periodi di carestia. Più e più occhi si fecero rossi mentre il mercenario parlava, e persino Doron sembrò ricordare il maggiordomo di Holdman prenderlo a calci e portare via del buon legno da casa sua. Gli salì la rabbia alla testa.

“Uccidilo!” “Uccidilo!” “Uccidilo!” Acclamarono numerosi criminali, le loro voci sempre più forti. Invece, Holdman sembrava aver visto qualcosa e si sforzò di salire verso il corpo di un giovane, iniziando a piangere.

Tristemente, le sue convulsioni mortali non riuscirono a risvegliare i delinquenti che erano intossicati dalla rabbia. Doron riuscì a schiarirsi le idee mentre guardava quel volto in lacrime, ma poi vide Mitch uscire fuori da una tenda temporanea mentre si allacciava la cintura. Gli lanciò uno sguardo che ogni uomo avrebbe colto al volo.

“È una nobile signora! Non ti va di giocarci?” Gli chiese.

Un ricordo riemerse immediatamente nella mente di Doron. Una volta era stato convocato da Holdman per riparare la mobilia di casa sua, e là aveva visto una bellissima nobile signora. Era vestita di bianco, e sembrava un angelo.

Ovviamente non era stato pagato per il lavoro, e lo sguardo riluttante di lei era rimasto impresso nella sua mente. Ne era rimasto profondamente ferito, e per un po’ di tempo persino depresso.

Come se il diavolo avesse sentito che lo stimolo non fosse abbastanza, due gambe di giada bianca con curve eleganti si distesero fuori dalla tenda. Il narciso viola sulle unghie del piede stimolò la mente di Doron, che non riuscì a fare a meno di emettere un ruggito bestiale quando si precipitò in avanti…

……

La caduta di Mystra era stato solo l’inizio. La cosa importante era stata la distruzione dell’intreccio. I maghi potevano essere quelli rimasti più feriti dalla sua perdita, ma anche gli dei avevano perso la sua comodità. L’energia necessaria per conferire gli incantesimi divini era aumentata molto, rendendogli impossibile provvedere ai bisogni dei loro credenti mentre ideavano strategie di ritirata. Ciò aggravava solo la corruzione e gli attacchi ai maghi.

Il Mondo degli Dei non aveva mai avuto molto potere centralizzato, e una parte della sua gestione era stata lasciata alle chiese. Ma con la loro perdita di fede e autorità, il potere delle folle sembrava piuttosto terrificante.

I maghi senza magia erano come pistole senza proiettili. A parte per chi aveva abbastanza pergamene e supplementi o per i maghi leggendari che erano riusciti a scappare dall’Intreccio, tutti avevano sofferto per la calamità. Gli aristocratici cuocevano a fuoco lento la rabbia dei cittadini fino al punto di ebollizione, ridendo in segreto mentre brindavano al loro nuovo raccolto.

Quando le rivolte sarebbero finite, quelle folle sarebbero state giustiziate o ridotte al loro stato iniziale di povertà. I nobili avrebbero preso la maggior parte della ricchezza, e quasi tutti i nobili con il potere ci avrebbero guadagnato qualcosa…

Tuttavia, in quell’esatto momento un’epidemia colpì la materia prima. Le risate furiose vennero rimpiazzate da lamenti mortali, diventando il tema del mondo.

Alcuni dicevano che la Dea delle Piaghe stesse tratteggiando uno schema, altri che era una maledizione lanciata dai maghi morti. L’unica cosa che era rimasta vera? Con la continua diffusione della piaga, la popolazione dell’originario piano materiale sarebbe diminuita drasticamente!

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