CERCASI TRADUTTORI E VOLONTARI CHE ABBIANO VOGLIA DI AIUTARE A CARICARE I CAPITOLI
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Capitolo 1183

Il Sole del Mondo degli Dei rappresentava la Legge della Luce, perché faceva da fonte di energia per la maggior parte delle Piane secondarie. L’Originario Piano Materiale, le varie Piane esterne e persino i regni divini degli Dei erano ormai abituati a sfruttare la sua energia, perciò essa era diventata la condizione naturale per la crescita di molti esseri.

Normalmente, queste cose vengono date per scontate, e solo quando le si perde si sperimenta il vero terrore! Quando Leylin divorò il sole, numerosi mondi caddero nell’oscurità, così molti esseri iniziarono a piangere e lamentarsi; pregavano gli dei, ma invano.

Nella Sala Celestiale, il viso di Lathander si fece cinereo. Lui era il Morninglord, e dipendeva direttamente dalla gloria del Sole; così, quando quest’ultimo fu divorato, anche lui subì gravi danni.

Crash! Il suo piedistallo andò in mille pezzi mentre lui perdeva la sua posizione. In pochi attimi sarebbe diventato uno di quegli Dei Minori che dipendevano sempre dall’aiuto di Dei Maggiori per sopravvivere.

Non appena la sua forza divina si fu stabilizzata, ruggì furioso, con il viso scosso dalle convulsioni: “Argh… Il mio Sole! Dendar!”

Diversi Dei malvagi cominciarono però a guardarlo con occhi diversi. Il Morninglord era un avversario del male, e li offendeva frequentemente. Se non fosse stato per l’infiltrazione di Magus che li univano a lui, lo avrebbero sicuramente attaccato e ucciso in un attimo.

Boom! Nella Sala Celestiale risuonarono numerose esplosioni, mentre tutti gli Dei legati al sole e alla luce cadevano in disgrazia. Lathander in realtà fu abbastanza fortunato, perché molti Dei intermedi e Minori morirono sul colpo! Era come quando era esplosa la Luna, il loro destino era davvero misero.

Gli Dei della Sala Celestiale persero conoscenza, non riuscendo a riprendersi dallo shock.

“Non va bene!” esclamò Oghma, “Il piano per portare i nostri fedeli nei nostri regni divini… Anche se riuscissimo a generare luce e calore all’interno, non riusciremo mai a soddisfare il fabbisogno energetico… I nostri cancelli sono stati costruiti con l’energia del sole, e bisognerà ricostruirli!”

I regni divini erano tenuti in piedi dalla Fede, ma sfruttavano anche numerose altre fonti di energia; il Sole era quella principale. Gli Dei erano estremamente tirchi, perciò preferivano usare fonti più convenienti come il Sole e l’Intreccio, per ridurre il consumo di forza divina nella costruzione dei loro regni divini.

Grazie alla loro capacità di deformare la realtà, gli Dei avrebbero potuto creare dei piccoli soli nei loro regni divini senza problemi; tuttavia, questo avrebbe comportato un consumo di forza divina, una risorsa molto preziosa che veniva dalla Fede dei loro adepti!

L’Originario Piano Materiale era terribilmente danneggiato, e l’Intreccio era stato distrutto. In un momento come quello, se non potevano sfruttare le loro risorse gli Dei avrebbero dovuto fare molti sforzi, ma Oghma aveva scoperto che si trovavano in un vicolo cieco: per vincere quella guerra avevano bisogno di fedeli, ma in quel momento serviva il potere della Fede per portare quei fedeli nei loro regni divini… Non avevano le risorse per farlo, e questo significava che i fedeli sarebbero diventati sempre meno, con l’Originario Piano Materiale devastato.

Quel circolo vizioso era proprio il cuore della strategia di Leylin: colpire e distruggere le fondamenta degli Dei. Il suo regno divino era a Baator, e nel peggiore dei casi avrebbe potuto semplicemente trasformare tutti i suoi fedeli in diavoli: il peggio che gli poteva accadere era perdere un burattino controllato dall’A.I. Chip. Al contrario, per gli Dei era la loro stessa vita ad essere in gioco!

Doron era seduto a terra, paralizzato, in mezzo alla Piana Materiale Originaria; non riusciva a curarsi di quegli oggetti personali che avevano significato il mondo per lui. Stava guardando in alto, verso il cielo, con la bocca spalancata.

Cos’aveva appena visto? Nel cielo erano improvvisamente comparse nove teste, che si erano poi unite e avevano inghiottito il Sole! E poi?

Oscurità! Il mondo fu avvolto dall’oscurità, al punto che lui dovette sforzare gli occhi per cercare di vedere qualcosa. Si sentì come in un sogno.

Il campo cadde nel caos. Lamenti e pianti si diffusero per la città, la fine del mondo di cui i Preti li avevano avvertiti era arrivata davvero, e la paura viscerale che tutto ciò provocava era sufficiente a portare una persona alla follia!

“Niente panico, state fermi!” Dalle mani dei Preti usciva luce sacra, che illuminava scarsamente i dintorni. Doron non vedeva altro che paura sulle facce degli altri, e alcuni erano davvero terrorizzati. Il fatto che il Sole fosse stato divorato era come se fosse collassato il cielo!

“Controllate il portale di teletrasporto!” ordinò il Vescovo.

I Preti eseguirono velocemente, ma dopo diversi fallimenti annunciarono, impotenti: “Non ci siamo… La porta del regno divino è stata distrutta. Il regno divino del Signore si è spostato, quindi dovremo spostarci anche noi”.

“Allora cosa state aspettando?!” rispose il Vescovo con sguardo torvo, ma presto la sua espressione cambiò di nuovo.

“Il Signore ha emanato un decreto! Bisogna interrompere tutti i programmi di spostamento dei fedeli…” Mentre leggeva il decreto parola per parola, il viso del Vescovo fu scosso dalla paura.

“Cosa?” I Preti rimasero senza parole. Per tutto quel tempo avevano creduto che il regno divino del Signore li avrebbe salvati anche se l’Originario Piano Materiale aveva perso il Sole e si dirigeva verso la distruzione. Tuttavia, tutti i programmi di salvataggio erano stati bloccati. Era come se fossero stati buttati fuori a calci dall’arca che avrebbe dovuto salvarli dall’Apocalisse!

Quella notizia non fu certo tenuta segreta, e anzi si diffuse molto velocemente. I rifugiati cominciarono presto a gridare e a protestare, al punto che nemmeno i Paladini e i Cavalieri riuscirono più a tenere la situazione sotto controllo; nemmeno loro potevano determinare il proprio destino e il proprio futuro! Alcuni si unirono persino alle fila esplosive dei rifugiati.

“State tutti calmi! Noi…” Il Vescovo vide che le cose si stavano mettendo male, ma ormai era troppo tardi per sistemare la situazione. Le proteste divennero sempre più forti, e alla fine si trasformarono in una manifestazione violenta. Anche Doron fu coinvolto.

Un’ondata di rivoltosi caricò in avanti, calpestando, calciando e imprecando continuamente. Molti furono calpestati a morte da quella mandria, e i rivoltosi afferravano Preti e Cavalieri usando qualunque arma si trovassero davanti per sfogare il loro risentimento e la loro disperazione. Alcuni ufficiali furono persino fatti a pezzi.

Infine, i rivoltosi accesero un gigantesco falò, buttandoci dentro tutti quelli che non erano riusciti a scappare. Preti e Cavalieri furono inghiottiti dalle fiamme mentre loro li guardavano soffrire, con soddisfazione.

Bzzzz! Doron si trovava nelle file esterne del gruppo di rivoltosi, e stava ancora cercando di restare razionale. In quel momento, sentì un forte ronzio nelle orecchie.

“Che strano, cos’è?” Alzò la testa, trovandosi di fronte una gigantesca ape verde che aprì la bocca facendone fuoriuscire altri insetti.

“Argh!” Il rivoltoso che si trovava più vicino al fuoco fu punto in faccia da quei malefici insetti, che erano grossi ognuno come una testa umana. I loro pungiglioni appuntiti gli bucarono immediatamente la pelle, causandogli copiose perdite di sangue e facendolo gridare dal dolore.

Le grida si fermarono improvvisamente. Un insetto gli aveva già perforato il cervello.

“Argh… Mostri! MOSTRI!” Risuonarono diverse grida, mentre tutti si davano alla fuga, lasciando velocemente l’area. Avventurieri e Soldati si fecero avanti, attaccando gli insetti con le loro spade affilate.

Quando gli insetti morivano, sul terreno colava una sostanza verde corrosiva, ma quelle poche uccisioni non ebbero alcun tipo di impatto. Gli insetti cominciarono a oscurare il cielo; centinaia di migliaia, persino milioni di loro discesero sulla Piana Materiale Originaria. Numerosi Professionisti furono uccisi in poco tempo.

Il ronzio divenne sempre più forte, unendosi alle grida per creare una sorta di Inferno in terra.

“È il fuoco! Sono stati attratti dal fuoco!” La grande capacità di osservazione di Doron gli permisero di scoprire che intorno al falò c’erano più insetti. Gridò la sua scoperta, lanciando la torcia che aveva in mano e correndo verso l’oscurità.

“Leylin, Vostra Eccellenza, cosa pensate di questo sciame di Divoratori di luce?” Nelle zone paludose della Piana Materiale Originaria era stata costruita una colonia di alveari, da cui stavano uscendo in sciami i giganti insetti verdi.

Leylin era di fianco a Nucleo Madre a guardare quegli insetti che oscuravano il cielo e distruggevano tutto ciò che trovavano sul loro cammino.

“Siamo ancora a un livello basso rispetto alle potenzialità della colonia. Quando avranno raccolto abbastanza corpi e anie, evolveranno per produrre unità sempre più forti, comparabili a Stelle del Mattino e persino a Soli Nascenti… Le api regine più forti potrebbero diventare persino Esseri di Legge!” Sembrava che Nucleo Madre stesse mettere in mostra la propria conoscenza con Leylin.

“Ci sono già quaranta alveari, e il nostro obiettivo finale è che gli insetti uccidano tutti gli umani che si trovano nell’Originario Piano Materiale…” disse, con indifferenza. Nemmeno milioni di vite avevano alcuna importanza per un essere del suo livello.

“Devo davvero ringraziarvi per il vostro aiuto”. Nucleo Madre era grata a Leylin per aver divorato il sole. La sua innata velocità non le avrebbe permesso di raggiungere le Lande Desolate del Destino e della Disperazione in modo facile e veloce come poteva farlo Leylin dalla Piana della Fuga, quindi non aveva potuto fare altro che guardarlo completare quella missione.

“Dato che tu hai divorato il Sole, i preparativi per noi sono ormai completi…” Apparve la gigantesca figura di Nucleo Madre, e il suo corpo emanava intento omicida. “In questa Guerra Finale, dobbiamo distruggere la gloria degli Dei!”

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