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Capitolo 1184

Oscurità

Su tantissimi mondi era piombata improvvisamente l’oscurità.

Il sole nel Mondo degli Dei era il nucleo di molti piani, ed era senza dubbio essenziale per la crescita di tanti esseri; pochi giorni dopo che Leylin lo aveva divorato, le temperature erano crollate a 0 gradi nei diversi piani, il freddo gelido penetrava nei mondi, colpendo in maniera più incisiva il piano materiale principale.

Senza i raggi del sole, la vita non era in grado di progredire; gli dei avevano perso una potentissima fonte di energia e non erano più in grado di portare altri accoliti nei loro regni divini. I sopravvissuti del piano materiale principale avrebbero chiamato questo periodo gli Anni Oscuri, tempi governati da morte e solitudine, carestia e piaghe; una generazione dove ogni speranza era andata perduta.

Tre giorni dopo la scomparsa del sole, il piano materiale principale era diventato un inferno ghiacciato: grandi campi coltivati appassirono in meno di un mese, senza il sole a nutrirle e tutte le scorte di cibo furono consumate in un anno, a causa della carestia.

Ma anche i più piccoli e deboli, erano sorprendentemente resistenti; le creature del piano materiale principale erano come scarafaggi nell’oscurità, e regredirono a tal punto che la civiltà venne cancellata e gli esseri umani si tramutarono in barbari.

anno quinto dell’Era Oscura, dove in passato si trovava l’Isola di Faulen.

Un portale si aprì da Baator e la figura di Leylin ne uscì; sebbene fosse solo un clone, la forza di un essere di legge era ancora abbastanza da scuotere le terre. “È già diventato così?” la sua mente esaminò le terre della sua famiglia in un istante: la perla del sud era adesso un luogo di morte, i grigi muri di calcare pieni di polvere e quasi sul punto di sgretolarsi. Scheletri riempivano il terreno, e, nelle vicinanze, tra i pochi esseri viventi ancora presenti, non c’era traccia alcuna di esseri umani.

*Chirp!* molte figure nere, sbucarono fuori da una pila di ossa, sbattendo i loro grandi occhi verdi; le pupille sembravano delle fiamme di giada nell’oscurità, e dopo essersi guardati attorno, lasciarono la zona in fretta.“Ratti?” Leylin trattò con gentilezza quelle deboli creature che non gli avrebbero mai potuto far del male; al contrario, sarebbe bastata una infima quantità delle sue radiazioni da Magus per uccidere ogni forma di vita rimasta lì. “È necessario adattarsi all’ambiente, huh?” Leylin registrò le figure di quei ratti nel suo A.I. Chip; erano dieci volte più grandi di quanto fossero prima degli Anni Oscuri e il loro pelo cambiava colore dal nero al grigio, crescendo più spesso per tenerli al caldo.

“La mutazione è troppo veloce… è passato solo qualche anno. Che stia succedendo a causa dell’influenza delle leggi nel mondo? Il Dio Supremo continua a ignorare il piano materiale principale, lasciandolo morire in questo modo…” sospirò Leylin.

L’evoluzione normalmente richiede decine o addirittura centinaia di migliaia di anni, a seconda dall’ambiente naturale delle creature, ma anche se era addormentato, il mondo poteva apportare questi cambiamenti molto più velocemente, dando ai suoi abitanti una chance per adattarsi.

“Quindi gli animali stanno modificando i propri geni in funzione dell’ambiente circostante… ma gli umani sembrano essere un po’ più lenti…” Leylin raccolse abbastanza informazioni dall’isola per capire l’attuale situazione del mondo. “Gli dei stanno facendo molta attenzione, sembra quasi che vogliano spostare i propri fedeli…”

Il motivo che spinse Leylin a divorare il sole non era solamente quello di distruggere il piano materiale principale, infatti il Mondo degli Dei aveva un sistema di leggi unico, in cui il sole giocava un ruolo estremamente importante e con la sua perdita era come se un palazzo avesse perso le fondamenta; tutto ciò causò diversi cambiamenti, come anche lo spostamento delle coordinate spaziotemporali. Questi cambiamenti interessavano anche i regni divini e così gli dei faticavano a trovare le nuove coordinate dei loro regni divini ed erano così impossibilitati ad occuparsi dei problemi del piano materiale principale.

Tutto ciò aveva obbligato gli dei a stabilire i propri accampamenti nel piano materiale principale, e ci volle del tempo prima che riuscissero a ristabilizzare i propri regni e a preparare un contrattacco.

Il clone di Leylin era venuto nel piano materiale principale in queste circostanze, esplorando i cambiamenti causati dagli Anni Oscuri e dall’influenza degli dei sulle lande. “Desolazione… Incomparabile desolazione…” il clone ritirò ogni raggio della sua aura, sembrando così un normale magus che era arrivato sul continente.
Anche nelle profondità degli oceani erano rimaste poche creature e anche se era stato il responsabile di tutto ciò, Leylin sospirò vedendo la situazione; ovviamente c’era un limite alla sua compassione, e non avrebbe mai preso una decisione differente. Del resto, gli unici dei benevoli verso i Magi erano quelli che erano caduti, quindi avrebbero preso ogni precauzione per indebolire i loro avversari.

……

I riottosi sopravvissuti nel continente erano all’oscuro degli eventi nei mari del sud, e anche se ne fossero stati al corrente, non si sarebbero interessati ad essi poiché al momento erano diventati totalmente insensibili ad ogni cosa; sopravvivere e combattere erano le loro uniche preoccupazioni, avendo dimenticato la civiltà dopo che la primitività aveva preso il sopravvento. La gloria del piano materiale principale era scomparsa in pochi anni, lasciandosi dietro solo degli zombie.

“Sto uscendo!” Doron strinse al suo corpo il mantello e l’armatura di cuoio; il cuoio emise un fetore putrido, talmente era sporco e pieno di macchie di sangue e di rattoppi, ma nonostante ciò, questi indumenti gli diedero un certo tepore.

“Torna sano e salvo!” disse una voce proveniente dalla piccola stanza dietro di lui; la donna con i suoi bellissimi occhi, lo rinvigorì a tal punto, da fargli dimenticare la frustrazione data dal dover uscire fuori. Il vento gelido fischiava, le mura della città erano ricoperte da uno strato di ghiaccio che portarono i pensieri di Doron al suo caldo rifugio, ma la rabbia che sentiva gli ricordò qualcosa; non era solo e la donna che aspettava il suo ritorno, sarebbe morta di stenti se non fosse riuscito a trovare qualcosa.

“Maledizione!” Doron imprecò, stringendo l’unico oggetto di valore che possedeva, una spada splendente, e riprese a camminare.

Questa era la sua vita, da quando erano entrati negli Anni Oscuri, un incubo senza fine.

Aveva scoperto il segreto degli insetti per caso, in passato in quell’accampamento, dal quale fu in grado di scappare solo perché era lontano e trovò aiuto nella spada di un paladino morto, la stessa spada che adesso era il suo tesoro. Ma tutta la sua fortuna era stata usata per la fuga. Allora c’era ancora tanto cibo anche se i raccolti non potevano più crescere, e vagò attraverso un villaggio abbandonato, usando le sue risorse per nutrirsi per oltre un mese; ma quei giorni non durarono molto e presto il cibo iniziò a scarseggiare, epidemie si diffusero ancora una volta, e gli insetti uccidevano le persone. Cercò così di unirsi a diversi gruppi di mercenari, ma non riusciva a resistere per più di un mese perché sia le epidemie che la fame si portavano via chiunque, lasciandolo unico superstite e in più gli insetti erano diventati intelligenti, attaccando gli umani in gruppo. E ciò che lo spaventava di più erano proprio quei verdi insetti Divoratori di Luce. La loro forza era cresciuta continuamente negli anni, e Doron ne aveva incontrato uno alto quanto un palazzo a due piani: sembrava come un grande insetto rosso che sgranocchiava un paladino tagliato in due, in colpo solo. Dopo essere stato sfiorato più volte dalla morte, Doron si era trasferito in quest’area.

Si guardò intorno ancora una volta, per precauzione; questo posto era un normale punto di ritrovo, che somigliava a un grande campo per rifugiati. I muri erano estremamente fini e le finestre piccole o addirittura inesistenti; lungo tutto il perimetro vi erano delle lance, che facevano sembrare il posto come una piccola fortezza.

Dopo che i sopravvissuti erano scappati dal primo attacco degli insetti, avevano fatto affidamento a quelle difese; alcune case avevano addirittura delle macchie di sangue degli insetti sui tetti.

Un corno da guerra lontano risuonò in quel momento e tanti guerrieri uscirono dalle loro stanze e si raggrupparono in un grande esercito; l’atmosfera si fece asfissiante e tutto ciò che si poteva sentire erano i pianti delle donne.

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