– Una Maledizione Incurabile
Su NovelleLeggere ci sono al momento 24 novel, quasi tutte con un maggiore numero di capitoli settimanali tradotti, eppure WMW è riuscita ad accaparrarsi il quarto posto, not bad guys, not bad <3
Il mio affetto va tutto a coloro che hanno votato WMW nel sondaggio <3 <3
L’altro capitolo bonus uscirà domenica/martedì 😉
Questi capitoli sono dedicati a coloro che hanno votato WMW, voialtri che non l’avete fatto, leggeteli con vergogna xD
Il vostro, UncleFatty <3
“Sì, me lo ricordo chiaramente. Il venditore di carne aveva un cappuccio nero, e i capelli sporchi gli coprivano metà del volto. Nella mano sinistra teneva un uncino…”
Il maggiordomo si ricordava ancora chiaramente l’aspetto del venditore di carne.
“È davvero strano!” Fayle scosse la testa e guardò la ragazzina accanto a lui.
“Come procede la costruzione delle tue rune mentali?”
“No ho già costruite tre, ma non riesco proprio a costruire la quarta! Inoltre, non capisco una frase del libro <Biologia dei viventi>…” disse timidamente la ragazzina.
“Ah, sì?” Fayle incrociò le dita.
“Sei troppo lenta. Stanotte devi venire nella mia stanza, ti darò delle “lezioni” aggiuntive!”
“Sì, Mentore!” rispose a bassa voce la ragazza.
* Dang Dang Dang! *
L’orologio a pendolo in soggiorno fece dodici rintocchi. Il cielo si era già oscurato, e le stelle e la luna erano ben visibili.
“È già così tardi, perché Nida non è ancora arrivata!”
Fayle aprì di scatto la porta, con un’espressione visibilmente infastidita.
“Nida! Nida!” Fayle iniziò ad urlare.
La sua voce si diffuse per il corridoio silenzioso.
L’intera torre era silente. Fayle riusciva persino a sentire il rumore del suo respiro e del suo cuore.
“Maggiordomo! Maggiordomo! Cameriere! Dove sono?!”
Impazientito, Fayle indossò la tunica ed uscì dalla stanza.
* Dong Dong Dong! * all’improvviso si udì un suono di passi.
Una figura nera si stava lentamente avvicinando a Fayle.
“Chi? Chi va là?” urlò Fayle, impugnando una spada argentata.
A prescindere da quanto Fayle gridasse, la figura si avvicinava alla stessa velocità, senza rallentare né accelerare.
Quando fu più vicina, Fayle riuscì ad osservare meglio la figura.
Era un uomo di mezza età con indosso un mantello nero. Sul petto aveva il classico grembiule da macellaio. La testa era coperta da un cappuccio, e dei capelli unti nascondevano metà del suo volto. Non aveva mani, ma vi era un uncino arrugginito dove ci sarebbe dovuta essere la mano destra.
La descrizione corrispondeva perfettamente con quella del maggiordomo.
* Weng! *
Fayle cercò di colpire la figura con la sua spada argentata.
* Pu! * la spada attraversò la figura, limitandosi a provocare delle increspature al suo passaggio.
“Un incantesimo illusorio?” Fayle iniziò a recitare un’incantazione.
* Xiu Xiu! *
All’improvviso si udì il suono di un flauto meccanico, accompagnato dal rumore di una lama che colpiva la parete.
Dopodiché, ci fu un silenzio mortale, un silenzio in cui solo Fayle e il venditore di carne esistevano.
L’uomo ammantato usò l’uncino per colpire Fayle.
* Bubble! * dal corpo di Fayle si levò uno scudo d’acqua trasparente, bloccando l’attacco dell’uncino.
L’incantesimo innato di Fayle si era automaticamente attivato!
Sfruttando l’occasione, Fayle si sbrigò a recitare un’incantazione, evocando innumerevoli lance di terra che si lanciarono contro l’uomo ammantato.
* Pu! * * Pu! *
Le lance penetrarono il corpo della figura, ferendolo profondamente. L’uomo, però, non sembro accorgersene nemmeno, continuando a procedere come uno zombie. Mentre camminava continuava ad agitare l’uncino, indebolendo lo scudo di Fayle.
“Fanculo, cosa diavolo è questa cosa?”
Fayle cercò di colpire l’uomo diverse volte, senza mai ottenere alcun risultato. La sua sanità mentale era ormai a serio rischio.
Qualsiasi attacco, fisico o magico, veniva del tutto annullato appena colpiva l’uomo ammantato.
Al contrario, ogni colpo dell’uncino riduceva l’energia del suo incantesimo difensivo innato. Fayle sapeva che il suo incantesimo non sarebbe durato ancora per molto.
“Scappa!”
Fayle si sentiva come quando era un accolito e doveva salutare ogni Magus con rispetto, prima di voltarsi e scappare.
* Dong Dong Dong Dong! *
Sentendo il rumore dei passi che si avvicinava, Fayle iniziò a correre ancora più rapidamente.
20 metri!
10 metri!
5 metri!
1 metro!
Fayle aprì la porta della torre e schizzò dentro.
*Peng!* Dopo essere entrato, serrò immediatamente la porta. Con grande sgomento, Fayle si trovò di nuovo nella sua stanza, e l’uomo era solo a 3 metri da lui!
“Dannazione! Dannazione! Dannazione! Cosa sta succedendo?”
Fayle serrò i denti e continuò a scappare, per ritrovarsi però ogni volta di nuovo nella sua stanza.
Quando per l’ennesima volta tornò nella sua stanza, Fayle crollò del tutto ed iniziò a piangere e singhiozzare.
* Dong! Dong! * i passi ricordavano a Fayle quelli del Dio della Morte. Ad ogni passo, il cuore di Fayle sobbalzava.
“Maestro! Papà! Mammina! Salvatemi!”
Fayle si chiuse a riccio, piangendo come un bambino.
Quasi come in risposta alle sue lacrime, i passi si arrestarono. Proprio quando la figura era un passo dalla porta, sparì nel nulla…
Fayle attese tremante per mezz’ora, prima di avere il coraggio di aprire la porta. Dall’altra parte non vi era nulla.
“Hu…”
Fayle tirò un profondo sospiro di sollievo e collassò a terra.
“Finalmente è finita! Devo assolutamente scrivere una lettera al mio Maestro, per capire se lui sa qualcosa di più di questa storia…”
Fayle chiuse la porta.
Proprio mentre si voltava, un volto scavato comparve davanti ai suoi occhi.
Dopodiché vide solo un uncino che si dirigeva verso il suo volto!
* Pu! * questa volta, l’uncino superò facilmente il campo di forza difensivo di Fayle, staccandogli di netto l’occhio destro.
Dall’orbita vuota iniziò a colare un liquido rosso e viscoso.
L’uomo sembrava insoddisfatto, ed alzò quindi l’uncino per colpire di nuovo Fayle!
* Bang! * la forza dell’impatto fece schiantare Fayle a terra. L’uncino di metallo trapassò il suo cervello, uccidendolo del tutto.
* Brush! *
L’uomo tirò fuori una sega da macellaio ed iniziò a dissezionare Fayle con mano esperta.
Quando l’uomo ebbe finito, la carne di Fayle era stata del tutto pulita. Il colore era diventato di un rosso acceso, con tutte le vene ben visibili, proprio come la bistecca di filetto che Fayle aveva mangiato poco prima!
Torniamo a ieri mattina.
L’uomo ammantato di nero bussò alla porta della cucina, con un sorriso inquietante sul volto. “Volete della carne? Ho dell’ottimo filetto in vendita…”
…
A diversi chilometri di distanza, Leylin stava fissando una formazione magica con un’espressione solenne.
Nel centro della formazione vi era una fiamma nera, in cui era visibile la morte di Fayle.
Leylin continuò a fissare l’immagine, recitando un’incantazione misteriosa.
Quando l’uomo nero uccise Fayle e ripulì la sua carne, l’espressione di Leylin si rilassò.
* Pa! * la formazione magica collassò del tutto.
L’area si fece immediatamente stranamente silenziosa.
* Dong Dong! *
L’uomo ammantato di nero comparve anche davanti a Leylin.
“Sei qui per me?” Leylin sembrava aspettarselo, data l’espressione tranquilla sul suo volto.
“Shihihojh!” l’uomo ammantato di nero emise dei suoni incomprensibili mentre si lanciava contro Leylin.
* Bang! * l’uncino metallico fu afferrato da una mano ricoperta di scaglie.
Leylin fissò l’uomo ammantato di nero direttamente negli occhi.
“Guardami negli occhi!” disse Leylin con voce sibilante. (UncleFatty: sì, in italiano non c’è niente di sibilante nella frase, ma immaginatelo mentre allunga la “s” di eyes tipo serpente)
L’uomo ammantato lo guardò inconsciamente negli occhi.
In quel momento, gli occhi di Leylin cambiarono misteriosamente – le sue pupille diventarono verticali, e le pupille diventarono del colore dell’ambra!
Incantesimo innato- Occhi della Pietrificazione!
* Ka-Cha! * * Ka-Cha! * un pallore mortale iniziò a diffondersi nel corpo dell’uomo.
Pochi secondi dopo, l’uomo ammantato di nero si era interamente trasformato in una statua.
“È la mia occasione!” Leylin afferrò la statua e la lanciò nel centro della formazione!
* Crash! * la statua di pietra andò in pezzi, emettendo un gas grigiastro, dall’aspetto vagamente simile ad una figura umana.
“Polvere alla polvere, terra alla terra, torna da dove sei venuto!”
Leylin recitò un’incantazione nell’antica Lingua Byron.
Un vortice nero apparve nel mezzo della formazione, risucchiando il gas grigiastro.
Dopo che il vortice fu sparito, Leylin tirò un sospiro di sollievo e si sedette a terra.
“Questa maledizione era davvero pericolosa!” Leylin sorrise stranamente.
Dopo aver distrutto ogni traccia di Clayde, Leylin si mise a produrre la Pozione della Serenità, sopprimendo finalmente l’instabilità emotiva tipica degli Stregoni.
Però, dopo aver riflettuto per un po’, aveva deciso di risolvere tutte le questioni in sospeso. Quindi aveva deciso di uccidere Fayle prima di scappare dall’area.
La famiglia Lilytell avrebbe sicuramente sfruttato l’Accademia Abissale della Foresta di Ossa per renderlo un ricercato, quindi cosa cambiava offendere una famiglia in più? In qualunque caso sarebbe finito sulla lista dei ricercati dell’Accademia Abissale della Foresta di Ossa, quindi offendere una o due famiglie non faceva alcuna differenza per lui.
Quando Leylin aveva visto quella maledizione di rango 1 nel Libro del Serpente Gigante, si era deciso ad uccidere Fayle, dato che non avrebbe lasciato alcuna traccia.
Però, Leylin non avrebbe mai pensato che la maledizione fosse così sinistra da attaccare persino colui che l’aveva lanciata!
Vedendo come era stato ucciso Fayle, Leylin sentì un brivido corrergli per la schiena.
I requisiti di questo incantesimo di rango 1 erano piuttosto severi.
Innanzitutto, doveva evocare un corpo d’Oscurità e usare una traccia dell’odore dell’avversario come tramite. Altrimenti la maledizione non sarebbe riuscita.
L’incantesimo richiedeva una conoscenza basilare sui corpi spirituali. Fortunatamente, Leylin aveva accumulato molta esperienza nella Città della Notte Eterna, quindi non ebbe grandi problemi.
Infine, la maledizione aveva un raggio massimo. Inoltre, poteva attaccare solo un bersaglio con statistiche inferiori a quelle di colui che l’aveva lanciata.
