CERCASI TRADUTTORI E VOLONTARI CHE ABBIANO VOGLIA DI AIUTARE A CARICARE I CAPITOLI
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Capitolo 18

– Conflitto

Buon sabato a tutti, ragazzuoli, so che questo capitolo arriva con un giorno di anticipo, ma domani lavoro fino alle 10 di sera e non mi va di farvi aspettare tanto ^-^

Ci vediamo lunedì con il prossimo capitolo regolare

Aumento livello A.I.Chip: 5/150 (shh…il nome è quello che è, ma mi piace u.u)

Se apprezzate il mio lavoro e volete sostenerlo, potete donare qui

Il vostro, UncleFatty.

Presto fu il turno dell’Accademia Abissale della Foresta di Ossa, e Dorotte diede l’esempio, attraversando la porta per primo.

Gli accoliti lo seguirono in fretta. Quando Leylin mise più forza nella gamba, sentì uno strano rumore provenire dal pavimento, come se fosse fatto di calcare.

“Che strano materiale! Sembra legno ma è più resistente, che sia un tipo di metallo?”

Leylin fissò il pavimento grigiastro e si mise a riflettere.

“Eccoci qua! Questa sezione del corridoio, dal numero ’13’ al ’32’, è l’area riservata alla nostra accademia. Potete scegliere la stanza che preferite. Ricordate, la mia è la 14, venite pure a bussare se avete bisogno di qualcosa!”

Dopo aver finito di parlare, Dorotte si voltò, e la sua tunica ondeggiò mentre entrava nella stanza, seguito dai due servitori.

“Perfetto! Ora distribuirò le camere!” disse Kaliweir.

“Hph!” Jayden lo sbeffeggiò e scelse a caso una stanza, la numero 18, e vi entrò.

La faccia di Kaliweir divenne rossa, poi paonazza. Serrò i pugni diverse volte, prima di lasciar perdere. “Bene! Jayden ha preso la stanza 18. Beirut, tu andrai nella 15, Raynor tu nella 16…”

Jayden se ne era andato e i rimanenti accoliti, Beirut, Raynor e Leylin, erano dello stesso gruppetto di Kaliweir. Guricha e le ragazze non osarono obiettare.

Leylin fu assegnato alla stanza numero 20. Non disse nulla e vi entrò.

La stanza era decisamente piccola; del resto era solo una partizione. Vi era spazio a malapena sufficiente per un letto.

Questo ricordò a Leylin i letti dei treni del suo vecchio mondo, ugualmente soffocanti e stretti.

“Già avere un letto è qualcosa, durante il viaggio nelle Grandi Pianure della Morte ero costretto a dormire seduto!” si consolò Leylin.

“Signore e signori! Benvenuti a bordo del dirigibile, sono il vostro capitano – Kirkwul Kroft Leebar (UncleFatty: penso di aver appena trovato il nome al mio futuro figlio xD), auguro a tutti voi un piacevole viaggio!”

“Ho vari annunci da fare. A parte i Professori, nessuno può uscire sul ponte, a meno che non voglia farsi un bel volo…! La caffetteria è nel Salone 1, i bagni sono nel Salone 2. Il Salone 3 è una sala da pranzo; invito tutti a dirigersi lì!”

Una voce risuonò per tutti i corridoi. Leylin si guardò attorno e si accorse che la voce arrivava da un tubo di bronzo, ma non sapeva se il tubo fosse un condotto dell’aria o un megafono.

“Stiamo partendo!” Leylin si sentì più leggero all’improvviso, mentre la nave si sollevava. Andò subito a guardar fuori dalla finestrella.

Il terreno si faceva sempre più lontano, fino a quando il campo a terra non divenne un puntino nero.

Leylin poggiò la spada crociata e la balestra e si sdraiò a letto.

“Ho sentito il Professor Dorotte che il viaggio durerà circa un mese. Sono già passati sei mesi da quando son partito, ma ancora non sono arrivato all’accademia!”

Leylin chiuse gli occhi, perso nei suoi pensieri.

“Ding… Ding Dong…”

Un rintocco melodico svegliò Leylin dal suo sonno. Leylin si alzò e guardò fuori dalla finestra, tutto era buio.

“È già sera!”

“Signore e Signori, buona sera! Al momento, la caffetteria sta servendo la cena. Il menù di oggi comprendere foie gras con pollo arrosto, pane bianco, carne di manzo…”

Questa volta, la voce era femminile.

Leylin si grattò la pancia e si alzò. Si mise a posto i vestiti e si diresse rapidamente alla caffetteria.

Il corridoio era in penombra, dato che era illuminato solo da poche lampade.

Le porte di legno si aprirono, e gli accoliti uscirono in fretta.

Il Salone 1 era pieno di accoliti, ma Leylin non vide nessun professore. Leylin si chiese se i professori avessero una sala riservata.

Sul soffitto vi era un’enorme pietra bianca, che emanava un’accecante luce, quasi come se fosse un sole in miniatura.

La caffetteria era arredata con tavolate e sedie bianche, e sembrava quasi una mensa universitaria.

“Ehi! Leylin, siamo qui!” lo chiamo Beirut da un angolo, dove erano seduti tutti i ragazzi dell’Accademia Abissale della Foresta di Ossa.

“Arrivo!” Leylin prese un vassoio argentato e, dopo aver riflettuto, prese del pane bianco, del pollo fritto, una macedonia e una bottiglia di idromele, e si sedette poi accanto a Beirut.

“Siete arrivati presto!” li salutò Leylin.

“Sei tu ad essere in ritardo, non è che non ti sei svegliato in tempo?” lo prese in giro Beirut.

In quel momento, oltre agli accoliti dell’Accademia Abissale della Foresta di Ossa, il salone era pieno anche di accoliti delle altre accademie. I giovani erano seduti divisi in base all’accademia di appartenenza.

“È vero; siamo sullo stesso dirigibile della Capanna del Saggio Sciocco e di altre accademie! Quelli della Torre dei Nove Anelli D’Avorio sono diretti da tutt’altra parte, quindi sono su un altro dirigibile!” spiegò Raynor.

“Quindi è così!” disse Leylin con un tocco di tristezza. “George e gli altri son tutti saliti a bordo del dirigibile sulla destra, e a quanto pare la loro destinazione è molto lontana dalla nostra. Temo ci saranno dei problemi a tenersi in contatto!”

Dopo aver mangiato, i giovani tornarono alle loro stanze per riposare.

A parte mangiare e dormire, non vi era nient’altro da fare. Questa noiosa routine continuò per 15 giorni.

Una sera, il gruppo decise di non tornare alle stanze, ma rimase nel salone per chiacchierare.

“Beirut, qualcosa non va?” Leylin guardò Beirut, che sembrava essere giù di morale, e gli chiese.

In questi giorni di viaggio, Beirut, che doveva essere la reincarnazione di un chiacchierone, aveva parlato di qualsiasi cosa, dal suo albero genealogico a come preparare i piatti che andavano di moda nel suo paese.

Leylin e gli altri si erano già abituati, passando dall’essere infastiditi a trovare divertenti e appassionanti le sue storie.

“Già! Non ci hai ancora raccontato come è andata a finire quella volta!” lo incitò Raynor.

“Ho esaurito tutti gli argomenti!” Beirut alzò gli occhi al cielo, “Non so più cosa dire!”

“Sono troppo annoiato!” si lamentò Beirut.

“Resisti; mancano solo 15 giorni! Il viaggio per arrivare alla spiaggia è stato ben più lungo, come hai passato il tempo durante il viaggio?” chiese Leylin.

“Vivo nel Regno di Porter, che è sul confine delle Grandi Pianure della Morte. Quindi siamo arrivati al campo in 15 giorni di viaggio!” disse sconsolato Beirut, mentre sollevava di nuovo gli occhi al cielo.

“Ora capisco!” Leylin scosse la testa.

“Jayden, sono stato io a vederlo per primo, cosa vuoi?” un vassoio cadde a terra, producendo una nota metallica.

Leylin si voltò e vide Kaliweir urlare, la faccia paonazza per la rabbia.

Dall’altra parte, Jayden infilzò un pollo dorato con la forchetta, “È di chi lo ha preso per primo!”

Non solo gli altri ragazzi non fecero nulla per fermarli, si misero anche in cerchio, come se stessero assistendo ad uno spettacolo.

In questo lungo viaggio, Kaliweir e Jayden avevano cercato di ignorarsi.

Si erano sempre cercati di trattenere, dato che vi erano dei Magi attorno, Ora, però, la situazione sembrava essere andata fuori controllo.

Leylin aggrottò le sopracciglia.

“Sei stato tu a spingermi la mano!” Kaliweir ruggì, e i muscoli del suo corpo si tesero. Sembrava si fosse gonfiato all’improvviso.

Essendo un nobile, aveva ovviamente accesso alle tecniche da Cavaliere. Inoltre, sembrava aver già attivato la sua forza vitale interna, diventando un Cavaliere a tutti gli effetti.

[A.I.Chip! Analizza il bersaglio!][Beep! Nome: Kaliweir, Forza: 2.5, Agilità: 2.7, Vitalità: 3.0, Stato: Sta attualmente usando una tecnica segreta][Tecnica segreta: Dopo averla attivata, la Forza aumenta, l’Agilità aumenta!]

“Oggi ti insegnerò che, davanti ad un leone orgoglioso, bisogna chinare il capo!” urlò Kaliweir, muovendosi all’improvviso. Un’ombra rimase nel punto in cui si trovava prima, mentre lui si lanciò contro Jayden.

[Attenzione! Attenzione! Individuate radiazioni! Stato: Si raccomanda di allontanarsi dalla fonte!] la voce dell’A.I.Chip risuonò nelle orecchie di Leylin.

“Una fonte di radiazioni? Possibile che un Magus sia entrato in azione?”

“Haha! Oggi ti farò capire chi è il più forte del nostro semestre!” Jayden rise sonoramente e prese un emblema verde dal suo taschino.

“Pilis-Duwusha! Creatura del verde! Ascolta la mia chiamata e palesati nel mondo mortale!”intonò Jayden, con una strana voce.

Quello che aveva usato era un linguaggio molto raro ma, sorprendentemente, Leylin aveva capito ogni singola parola.

Dopo l’incantamento, l’emblema cominciò ad emettere una luce fioca e delle radici marronastre spuntarono dal terreno, muovendosi come dei serpenti.

* Chi Chi !*

Le radici danzavano mentre proteggevano Jayden, e una delle radici afferrò Kaliweir e lo ribaltò al suolo.

Le radici cominciarono ad intrecciarsi su di lui, e presto Kaliweir fu avvolto completamente, con solo il volto visibile.

“Un artefatto magico!” gli accoliti circostanti rimasero a bocca aperta.

“Per usare un artefatto magico, bisogna essere almeno un accolito di primo livello! Lui…è già diventato un accolito di primo livello?”

La folla fissò Jayden con ancora più rispetto. Questo fece diventare Kaliweir ancora più paonazzo.

“Allora, come va? Se giuri di obbedirmi, ti lascerò andare!” Jayden si avvicinò a Kaliweir.

“M…mai! L’onore della famiglia del Leone Dorato non verrà mai distrutto dalle mie mani!” Le vene di Kaliweir si gonfiarono, come se potessero scoppiare da un momento all’altro.

“Se è così, non mi lasci scelta!” Jayden strinse le spalle e le radici continuarono a stringersi, provocando dei rumori di ossa rotte. Pareva che diverse ossa di Kaliweir fossero ora distrutte.

Gli accoliti circostanti non poterono più fare finta di niente e stavano per cercare di fermare Jayden.

Bang! Il dirigibile tremò e la luce diminuì.

Alcuni accoliti caddero a terra, “Cosa succede? Abbiamo incontrato delle turbolenze?” si chiese Leylin.

“Hu!” “Hu!”

Le finestre si spalancarono, e un violento vento entrò nel salone.

Oltre al vento, vi erano delle correnti di elettricità blu che danzavano per il salone.

Vedendole, le pupille di Leylin si restrinsero, “Una tempesta? Dove sono i Magi del dirigibile?”

“Insignificanti vermi, avete osato attraversare il territorio del potente Pendra!”

Tuonò una voce, accompagnata da dei violenti fulmini.

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