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Capitolo 2045 – Increspature

Capitolo regolare,
-Schadenfreude

“Incredibile. Sei davvero incredibile.”

Dal punto di vista di Hua Caili, Yun Che aveva manifestato il suo intento della spada della Distruzione Celeste solo una decina di respiri dopo averla vista eseguita da lei, e non c’era dubbio che questa impresa avesse completamente trasceso il regno del “notevole” o del “geniale”. Persino “miracolo” sembrava una descrizione insufficiente.

Essendo sempre stata al picco del mondo fin da giovane, non aveva quasi mai elargito lodi o guardato qualcuno con ammirazione. Di conseguenza, non riusciva a trovare le parole o il comportamento adatti per esprimere correttamente ciò che provava.

D’altra parte, dubitava che persino i Figli Divini degli altri regni fossero superiori a lei.

“No, il mio maestro è quello straordinario.” Rispose umilmente Yun Che.

Hua Caili disse con fascino: “Il tuo maestro dev’essere un uomo straordinario, che trascende l’immaginazione. Potrei sbagliarmi, ma sembra che il suo livello nella via della spada… sia persino superiore a quello di zia.”

Le sue parole non turbarono Hua Qingying.

Dopotutto, riusciva a capire che la realtà era l’opposto. Il “maestro” di Yun Che sicuramente non era specializzato nella via della spada.

Chi diavolo è davvero…

Il motivo principale per cui aveva ordinato a Hua Caili di viaggiare con Yun Che era proprio quello di scoprire gradualmente l’identità del suo misterioso “maestro”.
Era quasi passata metà di un mese dall’inizio del viaggio. Ora, però, iniziava davvero ad avere un brutto presentimento.

Questo perché, nonostante la sua esitazione, stava pensando alla risposta più distante e impossibile.

Colui che controllava ogni elemento nei tempi antichi… un tempo chiamato Dio della Creazione.

Hua Caili si avvicinò di un passo a Yun Che e disse con anticipazione: “Giovane maestro Yun, non riesco a capire come sei riuscito a manifestare quel briciolo di intento di spada. Puoi insegnarmi… ah, non sentirti obbligato ad accettare. Mi sono appena resa conto che è una richiesta irragionevole.”

Ogni discendente della stirpe della Distruzione Celeste era ossessionato dalla spada e Hua Caili non faceva eccezione. Poteva credere a stento di aver fatto una richiesta che era un assoluto tabù tra i coltivatori, figuriamoci gli spadaccini. Ma ormai era troppo tardi e non poté che provare rimpianto per non essersi fermata in tempo.

“Io…” Yun Che sembrava esitante. “Non è che non voglia aiutarti, ma…”

“Non importa! Non importa!” Hua Caili arrossì. “Non avrei dovuto…”

“Sorella Qu.” Disse piano Yun Che per calmarla. “Non ti negherei nulla che potrebbe essere di beneficio per la tua coltivazione. Non esiterei nemmeno per un istante.”

Lo sguardo e le parole di Yun Che la rassicurarono, ma allo stesso tempo fecero accelerare il suo battito cardiaco. Non capì perché.

“È che la mia spada non ha una forma, né un’arte. Si affida completamente alle mie ispirazioni e compatibilità con la spada. Così non sono in grado di condividerlo con te.”

Fu in quel momento che ripensò a qualcosa e il suo sguardo si accese: “Detto questo… quando il mio maestro mi ha insegnato ad usare la spada, evocava il suo intento e lo faceva circolare per il mio corpo in modo che potessi percepirlo. È così che ho imparato inconsciamente.”

Alzò di nuovo la spada del Colpo Celeste Nemesi dei Diavoli: “Che ne dici? Farò circolare il mio intento di spada un paio di volte e la sorella Qu potrebbe provare a percepirlo. Sarei onorato se funzionasse e riuscissi a trarne anche solo un briciolo di ispirazione.”

Prima che Hua Caili potesse rispondere, Yun Che chiuse gli occhi e attivò il suo intento di spada.

Hua Caili concentrò la sua percezione divina su di lui e lo fissò.

Chi!

Una linea di potere della spada si innalzò nel cielo, ma fu il terreno sotto i suoi piedi ad essere tagliato. Era il debole intento della spada della Distruzione Celeste che aveva manifestato in precedenza, anche se ora sembrava più forte rispetto a prima.

La sua lama fece un giro prima di puntare verso il cielo. Quando tremò, una linea vermiglia apparve nel cielo, squarciando il suolo a venti metri circa dietro di lui.

Proprio quando cambiò nuovamente posizione e si preparò a dimostrare il suo intento per la terza volta, sentì Hua Caili sussurrare in modo estremamente timido: “Giovane Maestro Yun, posso…?”

Morse inconsciamente il labbro inferiore, e i suoi bellissimi occhi guizzarono qua e là per un lungo momento prima che finalmente trovasse il coraggio di parlare: “Posso appoggiare la mia mano sul tuo braccio?”

Lei non era Yun Che. Sapeva che non avrebbe mai potuto trascendere la necessità di basi e arti della spada, né manifestare il cuore e la forma della spada solo percependo il loro intento.

Ecco perché voleva toccare Yun Che e percepirne direttamente la circolazione.

Mentre Yun Che assumeva un’espressione di sorpresa, pensò tra sé e sé: ‘Ci è già cascata? E io che ero pronto a tentarla per almeno tre giorni o più. È perché è davvero ossessionata dalla spada, o è perché la mia ‘preparazione’ è stata così eccellente che siamo diventati ancora più vicini di quanto pensassi?’

“Ehm… Io…” Il Giovane Maestro Yun, normalmente così calmo da poter sembrare privo di emozioni, ora balbettava come un bambino: “S-Se per te va bene, a-allora… c-certo! Ovviamente p-puoi, Sorella Qu.”

Era una scena così rara che persino il panico di Hua Caili si affievolì, lasciando spazio a stupore e curiosità.

“Allora continuerò.” Yun Che chiuse rapidamente gli occhi e manifestò di nuovo l’intento della spada della Distruzione Celeste.

Hua Caili fece un passo avanti e sollevò la mano. Le sue dita, bianche come la neve, emanavano una luce pura e limpida come la giada, nonostante la Foschia Sconfinata oscura e torbida.

Si mosse lentamente. Quando Yun Che alzò la spada, le sue dita finalmente toccarono il suo braccio.

Tuttavia, non sentì il normale tessuto del suo abito nero. No, sentì… la sua pelle.

Avendo combattuto innumerevoli battaglie nella Foschia Sconfinata, era naturale che gli abiti di Yun Che fossero danneggiati qua e là. “Casualmente”, Hua Caili aveva appena afferrato un punto in cui i suoi vestiti erano strappati. Così entrarono in contatto fisico.

Sembrava una coincidenza, ma Li Suo aveva notato Yun Che dissolvere intenzionalmente i suoi vestiti proprio nel punto in cui le dita di Hua Caili avrebbero fatto contatto con il suo braccio. Grazie alla polvere abissale, né Hua Caili né la distante Hua Qingying notarono nulla.

La sensazione di calore congelò istantaneamente Hua Caili sul posto. Allo stesso tempo, una sensazione sconosciuta e indescrivibile invase rapidamente il suo corpo e la sua anima.

Il suo sguardo vacillò. Le ci volle un momento prima di rendersi conto cos’era successo e cercò di ritrarsi. Prima però uno strano intento di spada cominciò a circolare attorno a Yun Che e si diffuse tra le sue dita.

All’istante iniziò a concentrarsi e abbandonò ogni distrazione. Utilizzando il suo cuore della spada come un essere umano avrebbe usato gli occhi, recuperò la lucidità e fece del suo meglio per percepire ogni filo di qi di spada, ogni circolazione di intento… e la cosiddetta “compatibilità” tra spada, corpo e cuore.

Chi!

Bang!

Buzz!!!

Yun Che poteva solo emettere una sottile traccia dell’intento della spada della Distruzione Celeste ogni volta, e non poteva eseguirla senza lasciare traccia come Hua Caili. Per questo, ogni ciclo produceva un suono diverso.

Dopo quattro fendenti, Yun Che si fermò improvvisamente e sospirò profondamente. Poi, lanciò un’occhiata a Hua Caili solo per distogliere subito lo sguardo in fretta e dire con imbarazzo: “S-Si, ti… è stato d’aiuto, Sorella Qu?”

Hua Caili aprì lentamente gli occhi. Il suo cuore di spada era ancora concentrato, e una lieve foschia sembrava velarle lo sguardo mentre mormorava: “Sì… e no… Ah!”

Fu solo in quel momento che si rese conto di essere ancora in contatto diretto con Yun Che e lasciò sfuggire un grido sorpreso. Ritirò in fretta le mani, eppure, per qualche ragione, la punta delle sue dita sembrava innaturalmente calda. Non solo: quella sensazione sembrava solleticare il suo cuore e la sua anima, facendole accelerare il battito.

‘La zia ha detto che gli uomini rappresentano lo yang. È per questo che i loro corpi sono così caldi?’ Pensò ditrattamente. ‘Non ha senso però. La mano di mio padre non mi ha mai fatto sentire così…’

All’apparenza inconsapevole delle emozioni che aveva suscitato, lo sguardo di Yun Che si accese sentendo la sua risposta. “Davvero? Come previsto dalla sorella Qu! Mi ci sono voluti molti anni per catturare questa sensazione indistinta. E pensare che l’hai capita istantaneamente!”

“Uh?” Hua Caili ovviamente fu colta alla sprovvista dalla sua reazione.

Yun Che continuò con tono serio: “Il mio maestro una volta mi ha detto: ‘Ciò che esiste può sembrare nulla, e ciò che non esiste può sembrare qualcosa. L’intento della spada può essere nulla, e il nulla può essere un intento della spada. Quando finalmente comprenderai questo, inizierai a sperimentare i primi barlumi dell’illuminazione’.
Tenendo presente questo, la tua coltivazione nella via della spada è davvero impressionante, Sorella Qu.”

“È… davvero così?” rispose Hua Caili, mentre metteva ripetutamente in discussione i propri sentimenti. All’improvviso, però, si accorse che il colorito di Yun Che sembrava piuttosto anomalo. Perplessa, chiese: “Il tuo respiro sembra piuttosto irregolare, Giovane Maestro Yun. Cosa c’è che non va?”

“Eh… ehem.”

Un imbarazzo senza precedenti sbocciò improvvisamente sul volto di Yun Che. Distolse persino lo sguardo di scatto, come se fosse preso dal panico per qualcosa.

Una volta che fu rivolto altrove, riuscì finalmente a ritrovare un po’ della sua calma precedente e rispose: “Io… beh… è la prima volta che tocco una donna, quindi… mi sono un po’… agitato…”

Li Suo: “????”

“Ch… Cosa?” esclamò Hua Caili sorpresa. Lo fissò come se lo vedesse sotto una luce completamente nuova, poi chiese: “Sei stato in tanti posti e hai vissuto molte esperienze, vero? Com’è possibile che tu non abbia mai toccato una donna prima d’ora?”

“E… e che mi dici della principessa Helian del Regno dell’Abisso Qilin?” aggiunse un attimo dopo, senza nemmeno sapere perché le fosse venuta in mente.

“No, no, assolutamente no,” negò Yun Che senza la minima esitazione. “Il mio maestro mi ha avvertito che l’amore tra un uomo e una donna è sia la tela più pittoresca del mondo, sia la lama che ferisce di più. Mi ha detto che, come uomo, non devo mai ferire il cuore di una ragazza. È una cosa toccare una donna che mi ha donato il suo cuore, e che ho giurato di proteggere per sempre, ma se non è così, allora non devo nemmeno sfiorarla.”

“Non ho mai dimenticato il consiglio del mio maestro, ed è per questo che ho sempre mantenuto una chiara distanza tra me e tutte le donne da quando ho messo piede nel mondo. Posso aver soggiornato per un certo tempo nell’Impero Helian, ma non ho mai toccato nemmeno un capello della Prima Principessa… letteralmente.”

Hua Caili cercò di ricordare se Yun Che avesse avuto un contatto fisico con la principessa Helian durante la Conferenza dell’Abisso Qilin. Non poteva sapere se l’avesse toccata quando non stava guardando, ma, per quanto la riguardava, non riusciva a ricordare nessun momento del genere.

“Pff!”

Le sfuggì una risatina. Rendendosi conto di quanto fosse scortese, si fermò immediatamente e si coprì la bocca. Quando Yun Che apparve ancora più imbarazzato, cercò di consolarlo a modo suo: “A dire il vero, tu sei anche il primo uomo che io abbia mai toccato, quindi… siamo pari?”

Mio padre non conta… giusto?

La risposta di Hua Caili fece voltare Yun Che con sorpresa. I loro sguardi si incrociarono per un lungo momento, finché entrambi scoppiarono a ridere.

“Quindi, posso percepire il tuo intento di spada in questo modo anche in futuro?” Chiese Hua Caili con un misto di aspettativa, imbarazzo e trepidazione.

“Naturalmente.” Yun Che annuì con serietà.

La Foschia Sconfinata era cupa, statica e morta. Eppure indubbiamente si stavano formando increspature nell’atmosfera.

In alto nel cielo, Hua Qingying si stava accigliando, come se fosse preoccupata. Alla fine però si rilassò e sospirò.

Hua Caili aveva appena imparato l’intento della spada della Distruzione Celeste e si sarebbe dovuta concentrare su come padroneggiarlo. Eppure era attratta irresistibilmente dalla via della spada anomala di Yun Che.

Le distrazioni erano un tabù, specialmente per chi praticava la spada. Yun Che invece era oltremodo bizzarro. Chissà… forse Caili avrebbe davvero potuto imparare qualcosa da lui e trarne enorme beneficio?

Doveva proteggerla in segreto ed evitare di decidere per lei comunque, così… decise di non intervenire.

…..

L’Abisso, il Regno Divino della Farfalla Gufo.

Un uomo camminava lungo un corridoio. Aveva una figura alta e slanciata, con lunghi capelli neri. Indossava una veste nera e ampia, adornata con i più nobili motivi demoniaci.

Il suo volto sembrava scolpito nella pietra, tagliente e glaciale. I suoi occhi neri assomigliavano a diecimila notti sovrapposte. I suoi passi erano lenti, ma ogni volta che il suo piede toccava il suolo, il cielo azzurro sopra di lui sembrava oscurarsi leggermente.

Il motivo era semplice. Nel suo corpo risiedevano la dignità e il potere di un dio. Era il sovrano assoluto della Farfalla Gufo, il Reggente Divino della Preghiera Eterna, Pan Yusheng.

Dietro di lui lo seguiva un uomo di mezza età, magro e dal portamento simile, con la stessa acconciatura e la medesima veste. Un’incredibile quantità di potere demoniaco circolava nel suo corpo.

Entrambi fissavano avanti a sé. Davanti all’ingresso della sala, accasciato come fango, giaceva un giovane uomo.

Il suo volto era arrossato, gli occhi spenti e confusi. Stringeva una giara di vino in grembo ed era inzuppato di liquore dalla testa ai piedi. Letteralmente, compresi i capelli. L’odore era così forte che si sentiva da lontano.

Il leggendario vino in cui si stava abbandonando si chiamava “Neanche Mille Sogni”, a significare che nemmeno mille sogni sarebbero bastati a risvegliare dalla realtà chi lo beveva.

Sfortunatamente, per esseri del loro livello di coltivazione, sarebbe bastato un semplice sforzo per neutralizzare un vino mille volte più forte di quello.

Eppure, quel giovane voleva essere ubriaco. Per questo cercava il vino più potente possibile, per intorpidire il suo spirito. Sembrava desiderare di affogare in un sogno eterno, senza mai più risvegliarsi.

La fronte di Pan Yusheng si corrugò, e per un istante l’aura fredda che emanò dal suo corpo raggelò persino l’uomo dietro di lui.

Poi, però, distolse immediatamente lo sguardo da quel giovane. Lo superò, come se non esistesse neanche.

Si fermò di colpo, si voltò e pronunciò con durezza: “Vergognoso! Per quanto tempo ancora ti abbandonerai a te stesso?!”

Le parole furiose di un dio potevano far tremare il cielo e la terra, ma il giovane si limitò ad alzare leggermente la testa e a fissare il Reggente Divino della Preghiera Eterna con uno sguardo torbido. Dopo un lungo momento, finalmente riconobbe chi aveva davanti. Ma invece di rimettersi in sesto in fretta, si limitò a sorridere con indifferenza, ubriaco.

“Sei tu, padre… burp!”

Ruttò forte, senza il minimo riguardo per le buone maniere. La sua voce non conteneva alcun rispetto, né per un Reggente Divino, né per un padre. “Che succede? Un dio come te non può certo sprecare il suo tempo con un rifiuto come me… burp!”

Qui l’archivio e il link paypal per eventuali donazioni:
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