CERCASI TRADUTTORI E VOLONTARI CHE ABBIANO VOGLIA DI AIUTARE A CARICARE I CAPITOLI
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Capitolo 527

– Via del Dilemma

“Com’è possibile? Qualcuno è già entrato nella Via del Dilemma. È estremamente vicina al centro!” Il vecchio Magus con abiti semplici stava osservando il diario ingiallito tra le sue mani, emettendo un basso grugnito. La sua espressione era colma di ansia.

In una delle pagine del diario, era stata disegnata una mappa generale con dei sottili tratti neri. C’era un piccolo puntino nero che si stava muovendo lentamente in uno dei passaggi centrali, chiamato Via del Dilemma.

C’erano anche altri punti in quella mappa, ma erano tutti situati nelle regioni esterne.

Il vecchio stesso era segnato con un puntino bianco. Anche se era molto più veloce dei Magi Stella del Mattino all’esterno che erano stati intralciati dal labirinto, si trovava comunque nella sezione di mezzo, ad una certa distanza dal nucleo.

Al contrario, il puntino nero di Leylin era solo a pochi passi dal centro segnato di rosso!

“Dannazione, dannazione, dannazione! Come fa ad esserci un Magus così veloce…” Maledisse il vecchio, la sua espressione carica di impazienza ed indignazione. “È. un peccato che io conosca solo il metodo corretto per entrare nelle rovine. Non posso controllare tutti i meccanismi segreti, o altrimenti…”

Anche se l’avo del vecchio Magus era stato un membro della Mezzaluna Scarlatta, era solo un membro ordinario. Nel partecipare alla costruzione delle rovine, non aveva avuto accesso alle aree centrali. Quindi, ottenere la mappa, la parola chiave per entrare e alcune altre informazioni, era stato il limite delle sue abilità.

Leylin aveva inoltre inaspettatamente anticipato il momento dell’apertura delle rovine, mettendo in svantaggio il vecchio. Anche se si era affrettato, facendo attenzione a non finire in qualche trappola, era comunque rimasto indietro rispetto a Leylin.

“Non importa! Se riesco ad arrivare all’area centrale, posso comunque ribaltare la situazione!”

Il vecchio usò con rabbia le sue dita e tracciò la mappa, cercando un’altra strada. Tuttavia, proprio quando stava per muoversi, le sue pupille si restrinsero improvvisamente.

Un punto nero era apparso ai bordi della mappa. Era diverse volte più grande degli altri, ed era cerchiato di rosso.

Le poche trappole e schemi all’esterno erano stati completamente distrutti di fronte a quel grosso puntino, e anche i loro nomi erano scomparsi dalla mappa. Il vecchio si lamentò per la disperazione, “Un Magus di rango 5 è accorso qui così rapidamente. Mi state dando anche solo una possibilità…?”

Continuando a borbottare, i passi del vecchio non avevano affatto rallentato. Al contrario, aveva iniziato a muoversi ancora più rapidamente.

Se fosse stato troppo lento e avesse permesso al Magus di rango 5 di appropriarsi di quel posto, l’area non gli sarebbe più stata di alcuna utilità. E poi, c’era un certo oggetto nella regione centrale di cui aveva bisogno, che era il suo obiettivo principale.

“Aspetta! Aspetta solo che prenda il controllo del nucleo!”

Il vecchio fissò di nuovo il puntino nero nella Via del Dilemma, con espressione frustrata.

……

Leylin, ovviamente, non sapeva che qualcuno stava pensando proprio a lui. Stava ora camminando lungo quel corridoio di pietra grigio cenere.

La via era circondata da un muro di nebbia bianca in entrambi i lati, che diventava sempre più densa, nascondendo il paesaggio.

Sull’immutata e vuota strada, solo i suoi passi risuonavano con costanza. La vista era esattamente la stessa da entrambe le parti, ed era facile dimenticarsi dello scorrere del tempo, portando ad un crescente senso di paura.

Combinato al potere unico della nebbia, anche la forza di volontà di un Magus tenace poteva non riuscire a resistere.

Se si fosse trattato di qualche altro Magus di basso rango, non ci sarebbe voluto molto prima che cedesse, piangendo e gridando di voler tornare indietro, pregando di essere lasciato andare.

Tuttavia, sul volto di Leylin non c’era altro che risoluzione, come se tutto questo fosse trascurabile. Di fronte ad una forza di volontà diecimila volte più dura dell’acciaio, cose così predisposte dagli antichi Magi per testare la forza di volontà erano davvero triviali.

Ma mano che Leylin si addentrava nel corridoio, la nebbia circostante si faceva più densa, e anche i suoi piedi non era erano più visibili. Pareva ad ogni passo che stesse camminando sulle nuvole.

Leylin fece un altro passo e lo scenario cambiò.

Ora, era in una stanza con delle assi giallo scuro e un soffitto ammuffito. In un angolo si potevano sentire gli squittii dei topi.

Era una delle immagini più comunemente viste dai popolani del continente centrale. Non c’era neanche un po’ di mobilia in quella capanna di legno. Stranamente, c’era solo una gabbia dorata per pappagalli al centro, un rospo con una pipa in bocca sopra di essa.

“Hey, fratello! Sei qui per portarmi una lettera d’amore da parte di Miko? Per favore dille che sono impegnato e non riuscirò ad esserci all’appuntamento domani sera!”

Il rospo stava indossando un cappello a cilindro nero, e aveva un’aria rilassata. Stava sbuffando dalla pipa un anello di fumo bianco dopo ‘altro.

“…” Leylin, rimasto sbalordito dalla scena, non riusciva a capire cosa stesse accadendo.

“Non sei il messaggero mandato da Miko? Oh! Allora si deve trattare di Elizabeth! È la fanciulla più bella che io abbia mai visto. Quella pelle, piena di rughe e di spore, per non parlare di quegli occhi sporgenti… Oh! È il mio angelo…”

Il rospo continuò a bofonchiare senza fine, ma quella che stava dicendo non faceva altro che confondere Leylin. Ad un certo punto, non riuscì più a trattenersi e chiese, “Dove ci troviamo?”

“Capanna di Quark, Numero 232 ai confini del mondo. C’è forse qualche problema?” Il rospo mise giù la sua pipa, dando un’occhiata a Leylin con i suoi grandi occhi simili a due lampadine.

‘Possibile che la Via del Dilemma sia simile ad un portale astrale? La formazione di difesa della Mezzaluna Scarlatta mi ha trasferito in un’altra dimensione?’ Quel pensiero improvviso aveva lasciato Leylin in uno stato tale da non sapere se ridere o piangere.

Molti antichi sistemi difensivi avevano un’ultima strategia di fronte ad un nemico davvero troppo potente rispetto alla formazione magica – l’esilio in un mondo alternativo!

Si trattava di qualcosa di simile ad un portale astrale, che teletrasportava il Magus fuori dal Mondo Magus.

Trattandosi di un’azione unica e priva coordinate definite, i Magi sfortunati finivano in genere nel bel mezzo di una turbolenza spaziale, molto, molto lontano, o persino in una gigantesca tempesta. Sarebbe stato estremamente difficile già riuscire a trovare un altro piano con della vita. Tornare nel Mondo Magus? Non c’era nemmeno da pensarci.

La situazione corrente aveva iniziato a far sorgere qualche dubbio in Leylin.

Proprio in quel momento, il pavimento improvvisamente tremò, con continue scosse sismiche in arrivo.

“Cosa sta succedendo?” Leylin tentò di usare la forza animica come sonda, ma scoprì che la sua forza animica era stata repressa al limite. Non poteva nemmeno vedere oltre la capanna.

“Non è nulla. Ho un nuovo vicino che si sta preparando a trasferirsi qui…”

Il rospo era saltato giù dalla gabbia per pappagalli con disinvolture, saltellando fuori. Leylin voltò la testa e dopo averci pensato su per un attimo, si decise a seguirlo.

Subito dopo aver aperto la porta della capanna di legno, il suo corpo improvvisamente di irrigidì, gli occhi colmi di incredulità.

Di fronte a lui c’era una vasta landa desertica. C’erano dei buchi neri e delle nebule distorte in cielo, e una grande ombra verde che sembrava aver messo radici nel cosmo stesso si stava lentamente spostando.

Si trattava di un albero gigantesco, le cui foglie verdi risplendevano come la giada. Leylin aveva visto molti antichi alberi prima di allora, e a Creevey c’erano alcuni alberi così grandi che vi si potevano costruire sopra delle case. Tuttavia, l’intera città di Creevey non era altro che una inezia di fronte a quell’albero gigantesco, non la si poteva neanche comparare ad una foglia.

“Buongiorno, mio nuovo amico! Hai bisogno di aiuto?” Nel vedere l’albero, il rospo si fece allegramente avanti per accoglierlo, saltando su una radice grande quanto una montagna.

(Stregatto: Dannazione, quanto salta quel rospo!)

In confronto all’albero, il rospo era grande quanto un granello di polvere. No! Era diecimila volte più piccolo di un granello di polvere!

Leylin era rimasto senza parole. Poco dopo, si rese conto che era davvero uscito da una capanna di legno, ma tutto attorno c’era il nero cosmo stellato, e la capanna stava fluttuando nel cielo. Sulla porta c’era anche una targa di bronzo, con scritto a caratteri tremolanti ‘Numero 232, Confini del Mondo! Questa casa appartiene al Rospo Quark.’

Sulla gigantesca radice su cui era saltato il rospo c’era un’altra piccola capanna, questa tutta sbilenca. C’era un numero anche lì, 233. In quel caso il nome era cambiato in Albero della Saggezza. Leylin non aveva idea di quanto grande esso fosse, né di come fosse entrato nella capanna. Nel vedere la capanna sulla radice dell’albero, e poi il rospo, non riusciva più a trovare nulla da dire.

Non molto dopo, tuttavia, la sua espressione cambiò. ‘L’antico Albero della Saggezza? Quell’essere intellettuale del Mondo Magus che ha portato all’illuminazione così tanti grandi Magi antichi? La culminazione di tutta la saggezza?’

*Rumble!* Una serie di ampie crepe si svilupparono sull’albero e si estesero fino in cielo, risucchiando tutte le violente tempeste spaziali con un lamento privo di suono.

Due enormi occhi giallognoli si aprirono, seguiti da delle labbra piene di line lignee.

“è… passato… parecchio… tempo… mio… vecchio…amico…” Le parole dell’albero erano incredibilmente rumorose. Le sole onde sonore erano sufficienti a spazzar via tutto. Il Rospo Quark non aveva avuto altra scelta se non aggrapparsi con forza alla radice per non venir spazzato via dalla violenta tempeste.

L’Albero della Saggezza era davvero lento a parlare, prendendosi un minuto tra una parola e l’altra. Sembrava che ogni pensiero richiedesse un’incredibile quantità di tempo.

“E… anche… un… nuovo… amico…” *Bang!* Il terreno esplose, e spuntò una radice simile ad una montagna volante, alzando Leylin fino a trovarsi di fronte all’antico Albero della Saggezza, per poterne incontrare lo sguardo stellare.

“Posso sentire il mio odore in te…” Le parole dell’Albero della Saggezza erano difficili da decifrare, ma Leylin aveva subito capito a cosa si stava riferendo.

“Si tratta dell’essenza dell’antico Albero della Verità? E questo!” Leylin mostrò una coppa di legno, che ora era vuota.

Conteneva una volta l’essenza dell’Albero della Saggezza, ed era stata vitale nel supportare l’avanzamento di Leylin al rango 3. La coppa di legno si diceva fosse stata fatta con la corteccia dell’Albero della Saggezza.

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Capitolo regolare del giovedì!

Capitoli della settimana: 5/8

Trad: Stregatto

Edit: UncleFatty

Spoiler 528:

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