Capitolo 723

– Piani e Arrivo nel Continente

Una volta terminati i loro patimenti, le veranime dei consanguinei della tribù del mare furono consumati dalle fiamme nere, e morirono con un gran rimbombo.

“Hai eliminato così tanti Sacrificatori dell’Occhio del Giudizio, ben fatto. Eccoti una ricompensa!” La caotica potenza del Lurido Uccellaccio Abominevole fu proiettata nella mente di Leylin con tono solenne, riversando telepaticamente su di lui enormi quantità di potere del caos.

[Beep! Rilevata legge del caos in grandi quantità. Assorbire?]

“No! Conservala.” A un ordine di Leylin, la forza del caos si trasformò in cristalli grigi che poté conservare di nascosto. Le fiamme nere pian piano si dissiparono, lasciandosi dietro solo un isolotto senza tracce di vita.

“Keh keh… Quindi sono già tutti morti? Speravo di divertirmi un po’ di più…” disse Belinda con una risata folle.

Leylin le apparve alle spalle proprio allora, con una luce brillante in mano.

“Ma che fai?” squittì lei. Subito dopo, gli occhi le si ribaltarono nelle orbite e cadde perdendo i sensi.

“Uhm… Il consumo di linea di sangue è stato così immane che è esausta anche mentalmente.” Leylin scosse la testa. Era decisamente mezza impazzita. Non fosse stato per quello, si sarebbe accorta che lui stava raccogliendo forza del caos, a prescindere da quanto discretamente potesse riuscire a farlo.

………

“Ugh…” Belinda aprì gli occhi con un mormorio sommesso.

Il suo sguardo vedeva un cielo tappezzato di stelle, e la tremolante luce di un falò che illuminava l’area.

Dal fuoco provenivano alcuni crepitii, e accanto ad esso stavano degli spiedini di pesce grigliato conficcati nel suolo. Il pesce emanava una fragranza di cibo grasso.

“Oh, sei sveglia! Ti va un po’ di cibo?” Leylin allungò uno spiedino di pesce verso Belinda, gongolando.

Belinda lo prese senza pensarci su, ancora evidentemente disorientata. Fu allora che riemersero i ricordi del tradimento della tribù del mare, della decisione del quartier generale, e anche quelle dell’offerta fallita al dignitario del giudizio.

“Ah…” esclamò, lasciando cadere a terra il pesce.

“Era tutto vero?” Alzò le braccia, osservando il piccolo allineamento sacrificale sulla sua pelle. La runa dell’Occhio del Giudizio era sfocata, e aveva addirittura delle spaccature sulla superficie. Belinda rimase attonita.

La fragilità del suo corpo era prova certa del massacro che aveva commesso, e che fece emergere sulle sue labbra un sorriso amaro. “Pensavo che la mia fede fosse forte… Non mi aspettavo che fosse così fragile.”

“Direi che sei stata molto brava!” disse Leylin sorridendo, passandole un’altra porzione di pesce grigliato. “In ogni caso, sei viva. È la miglior benedizione possibile!”

“…” Belinda piombò nel silenzio, prima di prendere lo spiedino da lui.

“Ti ringrazio” disse, con la voce fioca come il volo di una mosca. Leylin fu in grado di sentirla solo grazie ai suoi sensi eccezionali.

“Perché mi hai salvata? Speravi potessimo lavorare insieme?” chiese Belinda dopo aver mangiato in silenzio. Leylin fu scioccato dalla domanda.

‘Insieme? Oh, è di un’altra razza e per giunta un serpente. Ha una prospettiva un po’ diversa di certe cose.’ pensò Leylin, annuendo senza cambiare espressione. “Non solo. Più che altro perché siamo della stessa specie. I Serpenti Demoniaci Alabastrini mezzo-sangue scarseggiano in quanto a numero, e non potevo starmene lì a guardarti morire…”

“Ho una vita complicata, specie ora che ho tradito l’Occhio del Giudizio. Se lavorassimo insieme ti porterei solo guai su guai!” Belinda sembrava essersi ripresa dallo shock, tornando ad essere la donna forte e capace di prima.

Il ramo che teneva in mano si spezzò, e il suo corpo si rilassò come se avesse appena preso una decisione.

“Ormai ho già offeso il Maestro dell’Ordine, quindi non possiamo che nasconderci nelle profondità del Continente delle Grandini…” Belinda analizzò la situazione. “La Matriarca e l’Occhio del Giudizio sono alleati, ma non ci metterebbero una taglia sulla testa solo per questo. La nostra linea di sangue, poi, ci porterebbe solo discriminazione in altri continenti – guarda me, per esempio!”

“Per me non è un problema. Ho visitato tutto l’arcipelago, e stavo pensando di andare nel Continente delle Grandini…” concordò Leylin.

In realtà era proprio quello il suo scopo. Altrimenti perché affannarsi a salvarla?

“Entreremo dal confine del continente più vicino, per poi attraversare le Pianure Serpentine fino alla Città Sacra. Ho dei contatti lì, potrebbero essere in grado di aiutarci…” Belinda si alzò in piedi. “Per sdebitarmi del tuo aiuto, ti troverò una compagna di linea di sangue pura del mio livello. Se sei sicuro della tua scelta, non sarà un problema!”

“Ottimo.” Leylin si sfregò il mento, apparentemente ‘imbarazzato’. In realtà il suo modo di sdebitarsi lo aveva lasciato senza parole.

“Evoca Spirito Bestia – Godric!” Uno strato di motivi blu emerse dal corpo di Leylin mentre stava nei pressi della linea costiera. Erano riposati ormai, e la sagoma dell’acuto Godric apparve. Le ferite riportate nella battaglia precedente lo avevano un po’ spento.

Per curare gli spiriti bestia servivano tecniche molto avanzate. Solo una manciata di maestri di spiriti bestia del Mondo del Purgatorio erano in grado di farlo, e anche se Leylin davvero avesse disposto di simili tecniche non avrebbe potuto mostrarle ora.

L’enorme Godric muggì, trasformandosi in una scia luminosa. Estese le sue enormi ali carnute sulla superficie dell’acqua, e la sua schiena era piatta come il terreno.

“Andiamo!” incitò Leylin saltandogli in groppa.

Belinda lo seguì a ruota. Le sue pupille scarlatte esaminarono il Godric, e lei scosse la testa, presa dalla compassione. “I Godric possono raggiungere il rango 4, ma sono difficilissimi da controllare. Quei mercanti catturano le creature più giovani, per poi vendere o sigillare le loro anime. È così…”

Lanciò uno sguardo a Leylin. “Il tuo spirito bestia è un po’ debole… Non ne hai di più in forma? Le ferite all’anima non faranno che peggiorare se è in questo stato, e nemmeno i guaritori sarebbero di grande aiuto…”

“Sono solo un maestro di rango 3” disse Leylin sfregandosi il mento, un po’ in imbarazzo. Aveva comprato il Godric al porto, e lo usava come sostituto temporaneo. Non aveva intenzione di curarlo, al massimo lo avrebbe utilizzato un’ultima volta. “Sono più bravo con gli incantesimi innati e la manipolazione di energia onirica.”

“Oh!” Belinda annuì, ricordandosi forse delle strabilianti abilità di Leylin con la forza onirica.

“Giacché per ora siamo compagni, dovremmo essere onesti l’uno con l’altra. Lascia che mi presenti come si deve. Mi chiamo Belinda, e sono un maestro di spiriti bestia di rango 4 nonché un Sacrificatore di rango 3. Ovviamente non servo più a nulla come Sacrificatore…”

Il Godric percorreva rapido il percorso commerciale, lasciandosi dietro una lunga traccia bianca. Belinda si radunò i capelli in disordine e gli sorrise.

“Un maestro di spiriti bestia di rango 4? Non mi pare di averti visto usare il tuo spirito però, o sbaglio?” Nello stato di follia in cui verteva poco prima, aveva acceso anche la fonte stessa della sua linea di sangue – eppure non aveva nemmeno evocato il suo spirito bestia di rango 4, il che sorprese Leylin.

“Il mio spirito è un po’ speciale. Se si può evitare, preferisco non doverlo usare…”

Forzò un sorriso, stendendo i rigidi muscoli facciali. Era evidente che stesse ricordano spiacevoli eventi, e Leylin decise di usare tatto e non indagare oltre.

“Io mi chiamo Nick, e sono un maestro di spiriti bestia di rango 3! Sono più abile nel corpo a corpo e nell’utilizzo della forza della linea di sangue del Serpente Alabastrino” rispose con espressione sincera.

“In che porto attracchiamo?”

“Il Continente delle Grandini non riceve informazioni dall’esterno troppo spesso, ma è probabile che alcuni porti abbiano già ricevuto la richiesta del nostro arresto. Forse dovremmo attraccare su una costa disabitata. Visto che stiamo viaggiando su uno spirito, per fortuna non avremmo problemi di attracco e manutenzione.”

Ne sapeva naturalmente di più di Leylin su quel continente. Dopotutto, per quanto lui si fosse impegnato a cercare informazioni, tutto ciò che aveva trovato era pura teoria. Nessuno poteva conoscere il posto meglio dei suoi abitanti.

I gravi muggiti del Godric risuonavano ancora, mentre i due passeggeri scrutavano l’orizzonte, apparentemente presi dai loro pensieri.

………

Due giorni dopo, vicino a un’area desolata.

Le rocce nere all’esterno emettevano un odore pungente. Leylin si stava annoiando a morte, sdraiato su una roccia mentre attendeva paziente.

Un enorme porto era visibile all’orizzonte, con i suoi intarsi in puro marmo bianco, fari e ogni sorta di vistoso edificio che potesse trasudare bellezza.

Esplodeva di vitalità, e si potevano osservare di tanto in tanto esseri di altre razze passeggiare per le strade.

Intrufolatisi nel Continente delle Grandini, Leylin e Belinda si erano nascosti vicino al porto senza dare nell’occhio, per radunare importanti informazioni, mappe e rifornimenti. Belinda si era offerta di fare domande in giro per ottenere informazioni.

Sapendola più esperta e familiare di lui in questo, Leylin non si oppose affatto.

“Tieni!” urlò, lanciando un sacchetto di lino.

*Thud!* Leylin lo prese al volo. “Cos’è?”

“Una mappa, e altri oggetti utili.” Belinda indossava un fitto mantello, che le copriva ogni tratto riconoscitivo di un mezzo-serpente. Era estremamente cauta.

“Che mi dici? Che informazioni ti hanno dato?” chiese impaziente Leylin.

“Oh, finalmente hai paura?” Belinda lo prese in giro.

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Secondo capitolo regolare della domenica.

Capitoli della settimana: 9/9

Trad: Kido

Edit: UncleFatty

Spoiler 724: