– Porto e Cavalcatura
“Ma certo che sono spaventato!” disse sicuro di sé Leylin. “Abbiamo distrutto un porto di proprietà del Maestro del Caos, e massacrato una branca del Maestro dell’Ordine! Oh, possente dignitaria Matriarca! Spero non uniscano le forze mettendo una taglia su di noi, o potremmo diventare famigerati!”
La sua performance fu un successone, e l’espressione di sofferenza che indossava istigò Belinda a prenderlo in giro.
“Umpf! Un porto? Port Elias era solo un porto privato illegale stabilito dal suo stesso governatore. Non aveva ottenuto alcun permesso dal Continente delle Grandini, e anche tra i Sacrificatori del Lurido Uccellaccio sono in pochi ad essere al corrente della sua esistenza… In una colonia del genere, non è che un tentativo da parte dell’Uccellaccio. Sarebbe bello se riuscisse, ma in caso contrario non ci avremmo perso granché…
“E poi, ora siamo nel territorio della Matriarca, un’alleata dell’Occhio dell’Ordine! Lui e il Maestro del Caos sono arcinemici, per cui al massimo ci inseguiranno senza dare troppo spettacolo… L’unica cosa a preoccuparmi davvero sono le organizzazioni affiliate all’Occhio dell’Ordine.”
Era evidente che fosse preoccupata. “Ho dato un’occhiata agli annunci al porto. Sfortunatamente, sembra che io sia ricercata dall’Occhio dell’Ordine, e la notizia si diffonderà in fretta…”
Poi guardò Leylin, con gli occhi dubbiosi. “Hai ucciso molti di loro, ma di te ancora non si dice niente. Sei ancora in tempo a scappare, se vuoi!”
Leylin rimase in silenzio. Sapeva bene che non era accaduto perché li avesse silenziati, ma grazie alla copertura dell’energia del caos, che riducevano le sue tracce al minimo indispensabile.
Guardò Belinda, preoccupata, e le sorrise appena. “Pensi che ti abbandonerò per salvare me stesso?”
“Perché non dovresti? Presto tutto il Continente delle Grandini inizierà a cercarmi!” rise freddamente. “Quando sarà giunto il momento, sia io che te verremo perseguitati fino in capo al mondo perché lavoriamo insieme!”
“Oh. Sembra interessante.” Leylin si sfregò il mento, apatico.
“Tu…” Belinda iniziò a tremare dalla rabbia, e sembrava piuttosto agitata.
Leylin si accorse subito del suo cambiamento di umore. Rise dentro di sé, mantenendo la serietà all’esterno. “Dove si va ora? La Città Sacra del Continente delle Grandini ci accoglierà ancora?”
“Tu… tu sei un folle, davvero.” disse Belinda, con gli occhi addolciti. Per un attimo continuò a fissare severamente Leylin, ma alla fine cedette e spiegò: “Non preoccuparti, la Città Sacra è un territorio santo per ogni discendente della Matriarca. Grazie ai miei contatti non dovremmo avere problemi…”
“Bene!” Leylin si battè il petto, con l’aspetto leggermente spaventato.
“Tu…” Belinda era così frustrata che scoppiò a ridere, incapace di parlare mentre Leylin estraeva la pergamena.
“Questa mappa… è troppo vaga! Siamo al porto dell’Unione Andersus adesso?” La mappa, ingiallita dall’età, era scarna, e conteneva appena alcuni nomi. Non era che la mappa di una regione.
Leylin capiva perfettamente perché. In quell’epoca, una mappa completa del continente ad alta precisione era così costosa che forse il più dei Magi avrebbe dovuto spendere la loro intera fortuna per comprarla. Belinda era riuscita a impossessarsi di quella solo perché erano partiti da un porto commerciale.
Ordinando all’A.I. Chip di registrare le informazioni, Leylin rievocò le risorse che aveva raccolto, e lentamente i tratti generici del continente gli apparvero nella mente.
Il Continente delle Grandini era uno dei sette che componevano il Mondo del Purgatorio, governato dalla Dama Sibilante. Era vastissimo, e aveva varie regioni non sviluppate. Era comune imbattersi in esseri barbarici che si cibavano di carne e pollame, e addirittura bestie giganti preistoriche.
Gli abitanti del continente erano per lo più discendenti della Dama Sibilante. La popolazione era composta per due terzi circa da ogni sorta di serpenti giganti purosangue, mezzosangue con caratteristiche di serpenti giganti e altre specie simili lontanamente imparentate.
Le razze restanti – Beholder, Pigmei del Purgatorio, forme di vita energetiche, elementali e anche umani – erano sparse per il continente. Ovviamente, in confronto ai discendenti della Dama Sibilante erano insignificanti. Erano divisi in tribù e clan, ed esistevano all’ombra di due grandi città e organizzazioni.
Degno di nota il fatto che il sistema governativo del Continente delle Grandini prevedeva delle città stato governate dai clan. Di sovente scoppiavano guerre tra di loro, sia tra due razze diverse che all’interno di una stessa razza.
La cosiddetta Città Sacra fu stabilita a seguito di una decisione congiunta dei discendenti della Dama. Teoricamente era il cuore del governo di tutto il continente, nonché il posto preferito della stessa Dama.
Il Continente intero, a livello teorico, doveva sottostare agli ordini della Città Sacra, ma in pratica dipendeva dai governanti delle singole città stato.
“Da qui alla Città Sacra ci vorrà più di un anno di viaggio, anche correndo a perdifiato…” disse Belinda, puntando calma sul segno di un porto sulla mappa. Un flusso di mille emozioni le percorse il volto, finché non rimase che risoluzione. “Però ho trovato un percorso speciale per arrivarci. Oltrepassando una certa regione, potremo utilizzare una formazione magica di teletrasporto e raggiungere le Pianure Serpentine, il che ci risparmierebbe molto tempo…”
“Davvero? Facciamo così allora!” Il tempo era oro per Leylin, e più poteva risparmiarne meglio era. Giudicandolo dal suo attuale livello di forza, Belinda non avrebbe nemmeno potuto sospettare di lui.
Aveva riguadagnato tutta la sua forza e si era potenziato diventando un Sacrificatore di rango 4: sentiva di poter competere anche contro un Monarca Sole Splendente di rango 6.
I Monarchi Sole Nascente, Monarchi di rango 6, avevano ottenuto la comprensione parziale del potere delle leggi. Erano incredibilmente più potenti di qualsiasi altro essere dello stesso rango. Naturalmente, poter competere con loro non significava poterli battere: Leylin riteneva di essere al più paragonabile ad un rango 6 debole.
Nel Mondo del Purgatorio, però, si diceva esistessero un totale di sette esseri di rango 7 o superiore, ed un piccolo gruppo di rango 6. Al suo attuale livello di forza, sarebbe stato libero di fare i suoi porci comodi nel Continente delle Grandini – se non avesse temuto la Dama Sibilante. Belinda, attualmente, raggiungeva al massimo il reame Stella del Mattino. Cosa poteva mai fare?
‘A giudicare dalla sua espressione, sembra pronta a lasciarsi il passato alle spalle. Starà pianificando di risolvere i suoi problemi di famiglia?’ si chiese, sfregandosi il mento.
‘I Serpenti DemonAlabastro adulti possono raggiungere solo il rango 5, che non sarà un problema per noi. Voglio proprio raggiungere la purezza della linea di sangue. D’altronde non ci sono molti esseri in grado di usare la forza onirica e connettersi al Mondo Onirico…’ Pur essendo il Serpente Alabastrino un discendente della Dama Sibilante, proprio perché si trovavano sotto il suo naso lei non avrebbe permesso l’arrivo di un Imperatore Serpente.
Nemmeno un Imperatore Serpente DemonAlabastro di rango 6 avrebbe avuto una sua comunità. Per Leylin era come essere servito su un piatto d’argento.
‘Devo solo stare attento a muovermi nel Continente delle Grandini. Se la Dama Sibilante mi scopre, potrebbe tornarmi utile la Piuma del Caos…’ Leylin si toccò inconsapevolmente il petto, dove una piuma grigia del Lurido Uccellaccio Abominevole brillava debolmente.
La legge del caos dell’Uccellaccio poteva celare e disorientare gli altri. Insieme al potenziamento del potere del caos, Leylin era fiducioso di poter nascondere le proprie tracce – o non si sarebbe mai tuffato in un nido della Dama Sibilante pieno di Sacrificatori.
Rispetto al suo precedente tentativo di infiltrarsi, stavolta era molto più fiducioso di riuscire. Nonostante le restrizioni, il patto con il Lurido Uccellaccio era valso la pena.
‘Però devo comunque difendermi dal pennuto. Se mi tradisse all’ultimo secondo, finirei per essere alla stregua di un regalino alla Dama da parte sua per migliorare i rapporti…’ I suoi occhi brillarono di luce blu, mentre teneva sotto stretto controllo l’energia del Lurido Uccellaccio nel suo corpo.
Non doveva preoccuparsi dell’Occhio del Giudizio, invece, in quanto era acerrimo nemico del Lurido Uccellaccio e i due si rivaleggiavano tra molti mondi. Probabilmente quell’odio inconciliabile era portato avanti da tempi antichi. Le cose erano diverse però con la Dama: era a malapena alleata dell’Occhio del Giudizio, e non è detto che per lei significasse qualcosa. Se avesse potuto pagare per adescare la Dama Sibilante nelle sue file, Leylin era sicuro che l’Uccellaccio lo avrebbe fatto molto volentieri.
Era una possibilità piuttosto vaga, ma Leylin doveva tenerne conto e prepararsi. Questo è il peso dei deboli: si cammina su una sottilissima lastra di ghiaccio, e un passo falso può provocare un danno irreparabile.
“Oh, giusto, ho comprato questo!” Al suono della voce di Belinda, i ruggiti di due grandi creature raggiunsero le orecchie di Leylin.
La vide tirare le redini, e due sagome emersero lentamente dall’ombra. Davanti a lui ora si stagliavano due enormi creature gialle simili a lucertole, che avevano addirittura due selle sulla schiena.
“Visto che dovremo attraversare ambienti particolari, ci è essenziale una cavalcatura di questo tipo.”
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Capitoli della settimana: 1/9
Trad: Kido
Edit: UncleFatty
Spoiler 725:
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