CERCASI TRADUTTORI E VOLONTARI CHE ABBIANO VOGLIA DI AIUTARE A CARICARE I CAPITOLI
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Capitolo 728

– Sophia

Era evidente quanto Belinda fosse determinata, e quanto testardamente avesse preso posizione contro l’interferenza di Leylin. Dopo averlo sistemato nella Valle del Fiume Bianco, usciva puntualmente presto ogni mattina e rientrava tardi la sera, apparentemente in procinto di prepararsi frettolosamente per qualcosa.

Sette giorni dopo, portò una ragazzina di circa quindici o sedici anni, e la mise di fronte a Leylin. “Lei è la mia sorellina Sophia. Che ne dici? Ti piace?”

“Lord Nick, buo-buongiorno!” salutò la ragazzina di nome Sophia, tirandosi la gonna e inginocchiandosi.

“Sorella Sophia!” Leylin rise mentre la studiava. Somigliava a Belinda: aveva lunghi capelli argentei e due occhi color rubino. Tuttavia, sul suo volto si leggevano fretta e disagio.

“Tu… che significa?” disse poi rivolto a Belinda, incapace di decidere se ridere o piangere in quella situazione.

“Niente di che. Ho delle cose da fare, quindi speravo potessi prendertene cura per un po’…” rispose lei arruffandosi i capelli con cura. “Quando era piccola, Sophia risentì di una seria emorragia durante un esperimento. Il suo aspetto, e addirittura il suo intelletto, sono rimasti congelati all’età di quindici anni. L’ho portata via di nascosto…

“Sophia, mentre sono via dovrai obbedire a ciò che fratello Nick ti dirà. Capito?” le ricordò Belinda delicatamente tenendole la mano.

“Va bene, sorella, e Nick… Fratello Nick!” Sophia abbassò la testa, arrossendo sulle gote. Leylin era senza parole.

………

Il Mondo del Purgatorio aveva solo quattro ore di luce ogni giorno. La luce solare, poi, non era cocente, e anzi emanava un tepore estremamente raro.

La luce risplendeva sulle pianure. Tutte le paure che Sophia aveva riguardo il vivere in un territorio sconosciuto erano scomparse, e ora guardava entusiasta un gruppo di luccicanti farfalle. Sul suo volto era scolpito un sorriso puerile.

Poco più in là, Belinda e Leylin stavano fianco a fianco.

“Ora che te ne occupi tu posso stare tranquilla!” disse lei come se le fosse stato tolto un fardello.

“Spero che la tratterai bene. Con la sua linea di sangue, i tuoi discendenti di sicuro saranno puri e apparterranno alla nobiltà del Serpente Alabastrino…” disse rilassata, mentre Leylin alzava gli occhi al cielo.

“Sembra che tu mi stia affidando un orfano. Ti stai preparando a morire?” chiese senza trattenersi.

“Morire? Macché, sto solo risolvendo alcuni dettagli in sospeso!” L’odio era evidente sul suo volto. “Dopo tutti questi anni di preparativi, dovrebbe bastare per…”

A quel punto sembrò realizzare di aver parlato troppo, e si bloccò di botto. “Ovviamente ti sto solo chiedendo di prenderti cura di lei per un po’. Quando avrò sistemato tutto sarò di ritorno. Ci vediamo alla città santa.”

“Mi pare di capire che fosse il tuo piano sin dall’inizio” commentò Leylin pacatamente. “E i preparativi sarebbero i petali del Fiore Intossica-Serpenti, insieme all’equipaggiamento magico d’occultamento che hai lì? Perdonami se sono diretto, ma sebbene il fiore sia estremamente efficace contro i serpenti ad alta energia, restano abbastanza insufficienti contro un Serpente DemonAlabastro purosangue di rango 5. Il tuo equipaggiamento potrò anche nascondere le tue tracce, ma non penso che il tuo piano riuscirà. Quella comunità appartiene a un rango 5…”

“Come fai a saperlo?” Cambiò espressione, mentre inconsciamente faceva qualche passo indietro.

“Me la cavo piuttosto bene con le pozioni, e ho sentito l’odore del Fiore Intossica-Serpenti su di te…” Leylin rise, poi si grattò il naso. “Puoi avere quanti infiltrati vuoi tra di loro, ma non sei sufficientemente preparata…”

“No invece, lo sono! Non c’è bisogno che tu sappia cosa farò. Comunque, se resterò viva, ci vedremo di sicuro alla città santa!” Belinda scosse la testa risoluta, come se fosse appena tornata al suo stato di leader spietato.

“Se le cose stanno così, vengo anch’io…” disse lui spontaneamente. Prima o poi avrebbe dovuto appropriarsi della linea di sangue del Serpente Alabastrino, quindi tanto valeva farlo adesso.

“No! Tu devi solo prenderti cura di mia sorella. Non badare ad altro. Se dovesse succedere qualcosa a Sophia, non la passerai liscia…” Belinda guardò Leylin in cagnesco e scomparve tra le ombre, senza nemmeno salutare la sorella.

“Che ferma risolutezza!” Leylin sembrava sorridere con gli occhi, mentre si dirigeva verso la luce e Sophia.

“Fratello Nick!” esclamò lei dolcemente.

“Mmm! Sophia, cara, sai dire al fratello dov’è casa tua?” Ora il suo sorriso brillava come il sole.

“Io… Sophia non lo sa… ci sono un sacco di persone dall’aspetto spaventoso, lì… quando Sorella Belinda mi ha portato via, non ho riconosciuto la strada…” Si morse un dito: sembrava disorientata.

‘Ma… è una disabilità mentale naturale o una sorta di sigillo piazzato in seguito?’ I suoi occhi si illuminarono di blu, mentre si grattava il mento. Il posto venne investito dalla sua forza animica, e scoprì che Belinda se ne era davvero andata senza salutare.

‘Che ragazza cocciuta… un gran peccato…’ Le sue labbra si piegarono in un sorriso. Con la sua forza era facile rintracciare Belinda, anche se stava cercando di nascondersi. Bastavano alcuni insetti polvere di stelle o un marchio animico.

(UncleFatty: Sono passati secoli, ma il suo feticismo per quegli insetti non accenna a diminuire xD)

Dopotutto, lui stava usando metodi del Mondo Magus – Belinda, però, si stava mettendo in guardia dalle sonde e abilità locali del Mondo del Purgatorio. L’enorme differenza tra i due era più che sufficiente perché gli sforzi di lei fossero vanificati.

“Bene, Sophia! Fratello Nick ti porta a casa, che ne pensi?” Si rese conto di star sorridendo come un enorme lupo famelico.

“N-non voglio!” Sophia, però, impallidì all’improvviso e si tenne le mani con vigore, come se stesse ricordando cose orribili. Il suo corpo iniziò a tremare.

“Ma tua sorella Belinda è lì. Andiamo a riprendercela, che ne dici? Come ti suona?” Leylin stavolta mise un po’ più forza nelle mani, come ad infonderla in lei per consolarla.

“Sorella Belinda!” Si guardò attorno, e dopo essersi accorta che Belinda non c’era cadde in uno stato di ansia.

“Sorella! Sorella!” Iniziò a correre nei dintorni, chiamandola, e con gli occhi colmi di lacrime.

“Sorella non può tornare, o Padre non avrà pietà di lei!” Dagli occhi le cadevano due cascate di lacrime, e d’improvviso sembrava profondamente terrorizzata.

“Davvero? Allora andiamo a salvarla!” A Leylin non importava granché delle faide familiari, in realtà. Sapeva soltanto che aveva bisogno delle linee di sangue del Serpente DemonAlabastro, e che nella famiglia di Belinda alla Valle del Fiume Bianco c’erano dei purosangue. Ed era più che abbastanza per lui.

“Va bene, andiamo a salvare la sorellona!” Sophia si morse il labbro, chiaramente decisa.

“Mmm, andiamo!” Leylin dovette resistere all’impulso di darle un pizzicone sulle labbra. Una tempesta di energia nera si formò a un solo movimento delle sue dita, inglobandoli entrambi.

………

Oltre la Valle del Fiume Bianco vi era una vasta pianura, abitata da poche sporadiche tribù e città – e non era facile trovare una famiglia specifica. Leylin, però, aveva già posizionato delle cimici polvere di stelle sul corpo di Belinda, quindi non avrebbe avuto difficoltà.

Perché tutto filasse liscio, Leylin arrivò di proposito poco dopo di lei, dandole tempo a sufficienza. La seguì senza fretta insieme a Sophia, e di nascosto si concesse anche il tempo di fare altro.

‘Non avrei mai pensato che nella valle potesse esserci un’altra razza che utilizza una città come covo…’ Grazie alle cimici, e dopo che Belinda ebbe compiuto la sua mossa, Leylin entrò da straniero in una città insieme a Sophia.

Gli edifici erano fatti di rocce nere e verniciati con bei colori. I tetti appuntiti sembravano punteruoli all’ingiù, e anche le strade erano ordinate e ben livellate.

Sophia prese le mani di Leylin non appena furono arrivati, ricordandosi forse di qualcosa. Era ancora mattina presto e la città era silenziosa, eccetto il suono del vento che di tanto in tanto risuonava nelle strade vuote.

*Creak!* Si aprì una porta di legno, e un residente dall’aspetto confuso ne uscì con una bacinella piena d’acqua nelle mani. Quella persona era molto simile a un essere umano, e sul corpo aveva varie squame triangolari che formavano strani petali di fiori.

Quando vide Leylin i suoi occhi si spalancarono dallo stupore, ma non appena vide Sophia al suo fianco, e in particolare i suoi capelli argentei e le pupille scarlatte, lasciò cadere la bacinella con un tonfo sordo.

“U-un DemonAlabastro! Il DemonAlabastro è qui…” La donna svenne cadendo a terra, emettendo un urlo che squarciò il cielo.

“Che?” “Cosa succede?”

Nel baccano, un contadino con un forcone scattò fuori dalla casa, ma al solo vedere Leylin e Sophia si gettò a terra. “Illustre e nobile DemonAlabastro! A-abbiamo pagato la tassa di sangue quest’anno…”

‘Tassa di sangue? Quindi li costringono a sacrifici di sangue…’ Leylin scosse la testa, ritrovando immediatamente la calma in volto. Porte e finestre si aprirono e chiusero scricchiolando, e un’aura di panico si diffuse in città.

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Capitolo regolare del venerdì.

Capitoli della settimana: 5/9

Trad: MasseChan

Edit: UncleFatty

Spoiler 729:

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