CERCASI TRADUTTORI E VOLONTARI CHE ABBIANO VOGLIA DI AIUTARE A CARICARE I CAPITOLI
CERCASI TRADUTTORI E VOLONTARI CHE ABBIANO VOGLIA DI AIUTARE A CARICARE I CAPITOLI

Capitolo 740

– Raggiungendo la Città Sacra

“Ecco la Città Sacra del Continente delle Grandini!” borbottò Leylin, esaminando quella città che sembrava costruita da giganti.

Era piena di luci accecanti, e più di tutto il resto a restare impressa era l’enorme scultura nel cuore della città.

Raffigurava una affascinante donna, con dei lunghi capelli che si separavano ad un certo punto trasformandosi in serpenti di ogni tipo: Serpenti Kemoyin Giganti,Serpenti DemonAlabastro, Pitoni a Tre Teste… tutte queste e molte altre specie spuntavano fuori dai capelli di quella matrona dei serpenti.

“Il modello di quella statua dev’essere stata la Dama Sibilante. Si vede benissimo anche da fuori città, a tirare a indovinare sarà alta decine di migliaia di metri…”

I suoi occhi trasudavano ammirazione. Senza le formazioni magiche o l’assistenza di altri mondi, costruire una cosa del genere non sarebbe stato possibile.

L’espressione di Leylin si modificò leggermente quando avvertì le ondulazioni nascoste in varie parti della città. Non era ancora in grado di scovare le esistenze di rango 7, ma i Sole Nascente di rango 6 non potevano nascondersi all’A.I. Chip.

Era sicuro che ci fossero almeno dieci persone di rango 6 in città, tutti discendenti della Dama Sibilante!

‘A giudicare dall informazioni che ho raccolto e da quanto ho visto ieri sono sicuro che lei sia qui, a non so dove di preciso.’

“Cough cough…” tossì.

“Che succede, Nick?” Belinda e Sophia si voltarono, preoccupate.

“N-niente!” Leylin si sforzò di ridere, nascondendo il palmo della mano sporco di sangue.

‘Qui nella Città Sacra, dove l’aura della Dama Sibilante è più concentrata, le mie forze vengono meno ancor più velocemente. Di questo passo, potrei non essere in grado di reggere vari anni, ma per fortuna dovrebbero bastarmi quelli che ho!’

“È che questa città enorme mi ha emozionato. Entriamo, su! Avete già avvertito la vostra amica che siamo qui?”

“Aegnis. Sì. Ci raggiungerà presto!” Belinda rise.

Il trio era appena fuori la città. Davanti a loro si ergevano tre gigantesche arcate trionfali, e un punte lungo decine di metri. Sotto di questo stava un ruggente fossato, le cui acque nere trasmettevano una sensazione inquietante.

Le porte della città si aprirono, e ne uscirono vari mezzosangue e purosangue serpente in maniera ordinata.

“Ma…” A quella vista, Leylin sbarrò gli occhi.

La coda, ordinata a forma di serpente, sembrò improvvisamente disturbata nei pressi del cancello, e subito dopo un mezzo-serpente con la faccia coperta di squame nere gridò, mentre veniva separata dalla fila e spinta giù nel fossato.

“Oh…” In un attimo i suoi lamenti svanirono, e ne rimasero solo ossa bianche che si sciolsero in pochi istanti.

‘Ma che…’ Leylin spostò lo sguardo sulle sculture serpentine accanto ai cancelli: le loro pupille verticali sfarfallavano di luce verde.

“Mi è parso che gli occhi della statua brillassero di rosso, quando quel serpente gli è passato accanto! Sarebbe un sistema di identificazione delle linee di sangue?” Era leggermente spaventato, perché poco prima non gli era sembrato di vedere nulla di strano in quella persona.

“È una Scultura Serpente, ce ne sono ovunque in città. Se rilevano dei residenti le cui anime o linee di sangue non sono pure, o che non hanno permesso di soggiornare, li scaricano nell’Abisso Ruggente!”

Aveva un’espressione seria. “È la legge della Città Sacra. Esseri le cui linee di sangue sono di origini sconosciute e i criminali non possono stare in città!”

“Ah! Quindi, se io e te entrassimo, gli occhi delle sculture diventerebbero rossi e i soldati ci circonderebbero?”

Si sfregò il mento. “Quali benefici spingono così tante persone a precipitarsi qui?”

“Benefici?” Belinda sorrise amaramente. “Ce ne sono ovviamente moltissimi! Innanzitutto, chiunque abbia il permesso di restare in città sarà al sicuro. Nel Continente delle Grandini, sono poche le organizzazioni che oserebbero torcere un capello a un residente della Città Sacra!”

“Protezione assoluta, dunque?” Leylin annuì. In un’epoca come quella, avere la sicurezza garantita era oro colato.

“E poi, la Città Sacra è il cuore del Continente. Puoi trovarci di tutto, anche i sistemi di forza più potenti, le offerte e gli spiriti bestia migliori… ma ancor più importante…” Si era davvero emozionata a parlare della città.

“Più importante ancora, la città ha il benestare della Matrona, e chiunque viva qui potrà mantenere stabile la purezza della propria linea di sangue, se non addirittura purificarla ulteriormente più a lungo si trattengono.” Disse una voce dal lato, e due figure apparvero in una scia di luce nera.

“Aegnis!” Quando si accorse di lei, Belinda sorrise solare.

“Belinda, sorella mia! Non ci vediamo da 132 anni!” Qualcuno si avvicinò, ed abbracciò Belinda entusiasta. Doveva essere Aegnis, l’amica di cui Belinda aveva parlato spesso.

Leylin non riuscì a trattenersi dall’esaminarla. Era alta, con i capelli castani e corti e una pelle liscia e luminosa, e indossava un’armatura abbastanza attillata che sembrava fatta di cristallo. Aveva il naso delicato e all’insù, ed un’aria piuttosto eroica. Per essere una donna, la sua bellezza era alquanto agenere.

A sorprendere davvero Leylin era l’aura della linea di sangue che la circondava, e che lo spaventava leggermente: era senza dubbio l’aura di un serpente gigante di rango 6, e la stessa Aegnis aveva sicuramente raggiunto il rango 5.

‘È evidente che abbia in sé sangue nobile e puro! È giovane, eppure ha la forza di un rango 5. Una volta che la sua linea di sangue avrà raggiunto la maturità, non avrà difficoltà a salire di rango! Non riesco a capire che rango abbia in quanto maestra di spiriti bestia e Sacrificatore, però…’ soppesò Leylin silenziosamente.

A differenza di Belinda, una mezzosangue, lei aveva la linea di sangue pura di un serpente gigante: in altre parole, il suo vero corpo era quello di un pitone, e teneva la forma umana solo per convenienza.

“Dev’essere stato un gran colpo di fortuna che siano diventati amici!”

“Non preoccuparti, non lascerò che l’Occhio del Giudizio la scampi liscia dopo come ti hanno trattato! Ti avevo avvertito di non avvicinarti a quella setta di schizzati. Solo l’Onnipotente Padrona è degna della nostra fede!” Aegnis teneva le mani di Belinda, ignorando di sana pianta Leylin.

Prese in braccio Sophia, con gli occhi che le brillavano. “Questa dev’essere Sophia, la tua sorellina, vero? Adorabile! Ho solo visto alcune foto di lei. Non preoccuparti, mi occupo io di trovarvi delle nuove identità. Otterrete il permesso di residenza ed il diritto di vivere nella Città Sacra a vita!”

Osservandola fremere per abbracciare Sophia e notando un tremolio nei suoi muscoli facciali, a Leylin venne in mente una parola che si usava nel suo vecchio mondo.

“Bene, bene, Aegnis! C’è qui un mio amico che devo ancora presentarti!”

Lo sguardo invasivo e fervente della sua amica era un po’ troppo per Belinda, che faticò per sottrarsi alle grinfie di Aegnis e puntare Leylin.

“Questa è la persona di cui ti ho parlato, è un buon amico che mi è stato di enorme aiuto: Nick!” disse, enfatizzando le parole ‘buon amico’.

“Buon amico? Lui?” Solo allora Aegnis notò Leylin, guardandolo con un’aria di sfida.

“Non sembra così forte, eh? È appena un Serpente Alabastrino mezzosangue di rango 5! Oh, scusa, Belinda, non è di te che parlavo tesoro. Che sia tua madre o tuo padre, il loro sangue si è combinato a meraviglia in te. Quegli occhi rosso rubino, i capelli argentei e luminosi… sei così attraente…”

“Aegnis, Nick è mio amico quanto lo sei tu!” ripeté Belinda sorridendo.

“Va bene, ok, Amico!” disse Aegnis spostandosi i capelli dalla fronte. “È tuo amico, quindi è anche amico mio!”

“Ma sorella, come puoi permettere che delle persone di origini sconosciute entrino così facilmente in città? Non ricordi il nostro lavoro?” disse d’improvviso la persona dietro Aegnis.

“Oh?” Solo a quel punto Leylin lo notò: aveva i capelli corti come quelli di Aegnis, e le assomigliava leggermente. Dovevano essere imparentati.

“Oh, Belinda! Lui è il fratello inutile di cui ti parlavo, Thomas! Thomas, vieni a presentarti!”

“Buongiorno, incantevoli donne!” disse lui inchinandosi rispettosamente. Sembrava incantato e quasi stregato, mentre il suo sguardo si posò sulla giovane Sophia.

“Aegnis!” Belinda iniziò ad infastidirsi dell’atteggiamento di noncuranza che i due fratelli riservavano a Nick.

“Se continuate a trattarlo così, me ne vado via con Nick! Tanto, oltre alla Città Sacra, ci sono mille altri posti in cui possiamo andare.”

In base a quanto gli aveva detto, una volta ottenuta la residenza permanente nella Città Sacra si ricevevano trattamenti preferenziali ovunque nel continente. Era il modo migliore per equilibrare il fatto che fossero in una lista di ricercati. Ora, per il bene di Leylin, stava scartando la possibilità: davvero inusuale.

‘Suvvia, non capisci che più dai l’idea di essermi vicina, più problemi mi crei?’ Leylin non aveva parole. Avvertiva già due paia di occhi che fremevano dalla voglia di ridurlo in cenere.

[su_service title=”UncleFatty” icon=”icon: comments-o” icon_color=”#000000″ size=”16″]

Capitolo regolare della domenica.

Capitoli della settimana: 7/9

Trad: Kido

Edit: UncleFatty

Spoiler 741:

[/su_service][su_service title=”Patreon” icon=”icon: comments-o” icon_color=”#000000″ size=”16″]

11/20 Patrons per un capitolo settimanale aggiuntivo.

Ha aperto il Patreon di WMW! Clicca su Uncly l’Insaziabile, lo gnomo, per maggiori informazioni!

[/su_service]

CERCASI TRADUTTORI E VOLONTARI CHE ABBIANO VOGLIA DI AIUTARE A CARICARE I CAPITOLI

Commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Options

not work with dark mode
Reset