– Libro degli Incantesimi
Avanzare di rango richiedeva enormi quantità di tempo ed energia per un mago, che diventavano sempre maggiori tanto più si proseguiva nel cammino. Due anni dopo, Leylin era riuscito a guadagnare appena un solo rango – la sua velocità, però, lo distingueva nettamente dai suoi pari, il che era molto motivante per Ernest.
“Avanzando al rango 6 otterrò uno slot magia addizionale, ma non sarò in grado di raggiungere i livelli più profondi dell’Intreccio… peccato. In altre circostanze avrei ottenuto uno slot di rango 3 e avrei avuto maggiori possibilità di vittoria…” disse osservando le proprie statistiche, gli occhi pieni di rimpianti.
I maghi venivano classificati in base ai traguardi raggiunti nell’Intreccio. Solo i maghi di rango 7 potevano entrare in contatto con il terzo livello, ed ottenere così l’autorità di utilizzare incantesimi dello stesso rango.
Come i maghi di rango 5 erano appena entrati in contatto con il secondo livello dell’Intreccio, anche quelli di rango 6 potevano utilizzare solo incantesimi di rango 2. La differenza stava nel fatto che avevano maggiore forza spirituale, e quindi più slot incantesimi. Se Leylin fosse riuscito ad avanzare ancora e a raggiungere il terzo livello dell’Intreccio con la sua forza spirituale, avrebbe ottenuto un ottimo risultato. Aveva, però, poco tempo a disposizione.
Quando si accorse dei punti interrogativi che apparivano accanto agli slot incantesimo di rango zero, Leylin finalmente si illuminò. A un’analisi approfondita del rango 0 dell’Intreccio, non sarebbe mai stato limitato dagli slot incantesimo di quel rango e non avrebbe nemmeno avuto bisogno di materiali per usare gli incantesimi. Non li avrebbe nemmeno dimenticati.
In pratica avrebbe potuto usare l’Intreccio in qualsiasi momento per lanciare incantesimi di rango 0, senza bisogno di preparare cose come gli slot incantesimi.
Aveva sostituito gli slot più inflessibili con il suo mana, il che costituiva il suo unico limite quando invocava gli incantesimi di rango 0: finché aveva mana a sufficienza, ne avrebbe potuti lanciare quanti ne voleva.
(UncleFatty: Giusto un pelo overpowered, eh…)
“Forse dovrei preparare un incantesimo di rango 1 o 2 e tenere da parte abbastanza energia spirituale per quelli di rango 0…” si disse. Essere in grado di usare gli incantesimi di rango 0 con flessibilità sarebbe stato il migliore asso possibile nella sua manica. Se i nemici avessero cercato di valutarlo in base al sistema di classificazione dei maghi del Mondo degli Dei, avrebbero avuto un’amara sorpresa.
“Come incantesimo di rango 2 registrerò Ragnatela, e per quelli di rango 1 invece Corda Animata e Armatura Magica. Mi faranno risparmiare un sacco di forza spirituale…”
In quanto a questo Leylin era avvantaggiato: i maghi preparavano gli slot incantesimo un giorno prima. Dopo una notte di riposo in meditazione, il più della sua forza spirituale si sarebbe ristorato fin quasi a pienezza – quindi avrebbe potuto usarne di più. Avrebbe potuto però usare soltanto incantesimi di rango 0, ma non sarebbe stato un male…
Leylin sfogliava un antico libro di incantesimi. Era fatto con la pelle di qualche animale, ed erano evidenti anche tracce di squame. Il tomo emanava una potente magia. Era stato Ernest a tramandargli quel libro pieno di incantesimi di rango basso: lui lo aveva usato piuttosto spesso.
I maghi dimenticavano di frequente gli incantesimi: una volta collocati negli slot incantesimo, i ricordi correlati sarebbero andati offuscandosi fino a svanire, rendendo dunque necessario impararli da capo più e più volte. Per questa ragione un libro che registrasse tutti gli incantesimi a loro noti era di estrema importanza: nel più delle situazioni erano lo strumento più utile a un mago.
Quello specifico libro, passatogli da Ernest, era fatto della pelle di una viverna di terra. Valeva centinaia di monete d’oro.
La carta aveva un aspetto nuovo, e non si abbinava alla vecchia copertina.
Ovviamente Ernest si era preso la libertà di cancellare gli incantesimi che aveva registrato. Come ogni mago, aveva scritto sul libro quelli in cui riusciva meglio, un compito che per ogni mago era importante portare a compimento. Non avrebbero per nessun motivo incaricato altri di farlo al posto loro.
“Ragnatela. Corda Animata, Armatura Magica…” continuava a scorrere le pagine del libro, trovando rapidamente le informazioni più importanti.
Leylin riteneva più importanti i maghi stessi dei loro libri di incantesimi: lo stesso A.I. Chip era un compendio generale di incantesimi, e l’efficienza con cui era in grado di trasmettere gli incantesimi ai suoi ricordi era di gran lunga superiore a quella dello studiare le pagine di un libro.
Il più del tempo che Leylin passava sul libro era per ingannare Ernest o imparare gli incantesimi. Poi avrebbe potuto paragonarli a quelli del Mondo Magus, saggiando la differenza tra loro in quanto a potere delle leggi.
Strofinando il dito su una runa magica a spirale, Leylin si immerse nell’analisi di alcuni incantesimi.
“Paragonati a quelli del Mondo Magus, i circuiti magici di questo modo sono molto semplici. I maghi devono prima passare tramite l’Intreccio, e non si possono mettere a confronto le complessità di questi due tipi di incantesimi. In poche parole, i modelli Magus richiedono la forza spirituale per creare un modello, mentre in questo mondo i modelli sono più simili a delle chiavi…” Grazie alle sue potenti abilità mnemoniche e di apprendimento, non aveva praticamente nessuna difficoltà a registrare i modelli di incantesimo del Mondo degli Dei.
In pochi minuti, l’A.I. Chip annunciò: [Beep! Incantesimi immagazzinati. Slot incantesimo di rango 2: Ragnatela. Slot incantesimo di rango 1: Armatura Magica, Corda Animata!]
Leylin si sentiva come se parte della sua forza animica si fosse dissipata. Ora l’Intreccio aveva altri tre nodi, che rappresentavano i tre incantesimi appena imparati; il giorno seguente li avrebbe potuti utilizzare tramite specifici gesti o comandi.
“Oltre ad essere rapidi e comodi, il vantaggio per i maghi sta nei requisiti molto meno rigidi rispetto al Mondo Magus…” Una volta estratta del tutto la forza animica, Leylin si accorse che ogni ricordo dei tre incantesimi era scomparso senza lasciar traccia.
‘Dannazione, quell’avido di un dio!’ inveì tra sé e sé infastidito, ma non osò dirlo ad alta voce. In quanto Magus, constatare quanto i maghi fossero sfruttati così sapientemente lo rendeva furioso e frustrato.
Ormai di cattivo umore, Leylin non aveva intenzione di studiare altro dal libro. Inviò invece un ordine mentale. ‘A.I. Chip, prepara la trasmissione dei modelli di incantesimo: Ragnatela, Armatura Magica e Corda Animata!’
[Beep! Obiettivo stabilito. Avvio trasmissione…]
Il Chip eseguì fedelmente gli ordini di Leylin, che presto ritrovò nella sua mente alcune informazioni riguardanti i tre incantesimi. L’A.I. Chip aveva aumentato spaventosamente la sua velocità d’apprendimento.
“Probabilmente dovrò sopportare questa fase di preparazione armi e sfruttamento per un bel po’” disse scoraggiato, liberandosi presto di quei sentimenti. “Gli slot incantesimo sono pronti. Posso provare un contrattacco adesso. Prima, però, devo occuparmi della questione dio della conoscenza…”
Controllata la forza di cui disponeva, iniziò a saggiare altre questioni.
‘Il Vescovo Tapris deve aver ottenuto le informazioni da qualche parte, ma forse non sta cercando di eliminare la famiglia Faulen. Dopotutto è composta da generazioni di seguaci del dio della conoscenza, e se cercassero di inserire un’altra famiglia al posto della nostra non avrebbero garanzie di trovarne una migliore. Però è ovvio che stia cercando di provocarci… dovremmo ingoiare il rospo per ora, e ottenere il supporto della chiesa…’
Davanti ai suoi occhi scorreva ogni possibilità ed evento improvviso, mentre il futuro si rivelava a lui. La fioca luce gialla della lampada ad olio estendeva la sua ombra sempre più in là…
Presto giunse il giorno delle celebrazioni presso la chiesa del dio della conoscenza. Leylin indossava un vestito attillato con all’interno un pettorale di pelle smanicato, e anche due papiri di incantesimi. Non che la famiglia Faulen mancasse di armature migliori in metallo, ma quello era solito interferire con le magie dei maghi, provocando il fallimento degli incantesimi. Non avrebbero mai usato attrezzi in metallo, a parte quelli in mithril o adamantio.
“’Giorno, cugina Isabel!” All’ingresso del maniero Leylin incontrò un personaggio inaspettato.
“’Giorno, cugino Leylin!” Isabel indossava ancora l’armatura attillata. Con quella indosso, il suo corpo emetteva un’aura di fascino e pericolo.
In realtà, dopo il loro ultimo incontro, Isabel era rimasta segregata in camera sua. Era diventata molto chiusa, e a parte alcuni banchetti era la prima volta che Leylin la vedeva veramente.
“Vai alla chiesa della conoscenza al porto?” Isabel era appoggiata allo stipite della porta, con un fodero nero rasente il suolo. “È pericoloso adesso qui fuori. Vengo con te!”
“Ecco la mia dispotica cugina!” Solo allora Leylin sentì che la sua compagna di giochi d’infanzia era tornata.
“Ma!” Fece un passo avanti, ed Isabel strinse senza accorgersene l’elsa della sua spada. “Posso occuparmi di queste sciocchezze da solo!”
Accorgendosi di come lei stesse sull’attenti come un porcospino e di come stesse facendo fatica a non sfoderare la spada, Leylin voleva ridere. Voleva anche avvicinarsi di più, ma non era il caso di metterle ancora più ansia.
“Andiamo!” Leylin saltò sulla carrozza. Alla guida stava Jacob il guerriero rango 6, e al suono delle sue abili grida e degli schiocchi della frusta la carrozza con il vessillo dei Faulen proseguì con calma sulla sua strada.
“Idiota!” Dietro di lui, Isabel pestava i piedi infastidita, mentre le sue gote si arrossivano.
“Mia cugina sarà diventata aggressiva nei confronti degli estranei, ma è ancora la stessa persona calorosa all’interno di sempre. Bene…” Nella carrozza, Leylin ridacchiò. “Ma pare ci sia qualcosa di grave in lei, specialmente riguardo quel suo potere malvagio. Ho paura che se non dovessi occuparmene…”
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Capitolo regolare del sabato.
Capitoli della settimana: 6/9
Trad: Kido
Edit: UncleFatty
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