CERCASI TRADUTTORI E VOLONTARI CHE ABBIANO VOGLIA DI AIUTARE A CARICARE I CAPITOLI
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Capitolo 838

– Zollette di zucchero

In questo gruppo di schiavi vi erano alcune famiglie speciali, quelle dei pirati della Tigre Nera. Leylin aveva pianificato di inserirli tra I suoi sudditi per aumentare il numero della popolazione. Allo stesso tempo, potevano esser trattati come ostaggi; non doveva più dubitare di quelli che gli avevano giurato fedeltà.

Se non vi fossero state grandi variazioni, la possibilità che lo tradissero erano veramente remote.

“Per accumulare risorse, il quella del saccheggio è sicuramente la strada più veloce”.

Di tutte le risorse accumulate questa volta, vi erano alcuni pezzi del bottino di guerra che Leylin avrebbe tenuto per sé. Tra questi, vi era lo zucchero grezzo che avevano ottenuto sull’isola dei Tritoni e tutto ciò che era difficile da smaltire.

Dopo tutte queste incursioni, si sarebbe potuto dire che tutti gli elementi fondamentali per stabilire la linea di produzione erano già al loro posto. Il passo successivo sarebbe stato produrre autonomamente i materiali. Usando il metodo tradizionale, la sua famiglia avrebbe dovuto investire il suo capitale nel progetto, avrebbe dovuto poco alla volta comprare degli schiavi e avrebbe dovuto fare dei tentativi di produzione. Sin dall’inizio avrebbe affrontato diverse difficoltà.

“Non importa quale tipo di produzione sia, le incursioni ed I saccheggi sono fondamentali…”

Leylin sospirò “È un pecco che dopo aver sbaragliato l’organizzazione del Marchese Louis non possa continuare ad esser un pirata. Dopotutto da molti sarei stato visto come un nemico, e addirittura ci sarebbero potuto esser chi avesse covato del risentimento nei miei confronti…”

Distruzioni e saccheggi davano facilmente vita all’odio. Allo stesso tempo, garantivano risultati immediati, motivo per cui erano metodi ai quali non si sarebbe potuto rinunciare facilmente. La capacità di Leylin di prendere questa decisione aveva dimostrato la sua lungimiranza e la sua saggezza.

I pirati non avrebbero mai smesso e ciò aveva portato i mercanti ad abbandonare l’intera regione marina. Solo un’imponente crescita degli scambi commerciali avrebbe potuto fungere da fonte di benessere, motivo per cui Leylin puntava alla creazione di un commercio di zucchero e di pesce essiccato.

Ovviamente, ciò non significava che Leylin avrebbe sciolto il gruppo di pirati.

In realtà aveva già pensato ad una differente strada per la Tigre Scarlatta. Non sarebbero stati legati alla pirateria per ancora molto tempo, per esempio, avrebbero potuto ottenere i loro guadagni illeciti riscuotendo mazzette ed offrendo un servizio di scorta navale.

In pratica, non si sarebbero approfittato degli altri apertamente, ma avrebbero agito nell’ombra.

Leylin era molto ambizioso! Per fare ciò, doveva in primo luogo diventare il re dei mari esterni, o, al limite, il re del mondo oscuro possedendo il potere per redigere leggi e regolamentazioni!

Questo avrebbe anche portato all’ascesa del suo potere sui mari! Se tutto fosse andato secondo i piani, avrebbe potuto esser capace di creare un potente regno partendo da questo mare!

Leylin non avrebbe scartato la possibilità di ottenere potere nel mondo terreno. Infatti, questo era ciò per cui stava lavorando duramente e per cui stava facendo i preparativi.

Come era fondamentale per gli dei di questo mondo la fede dei mortali, in particolare per gli dei appena avanzati, era anche importante avere una base solida per la fede ed un proprio territorio. Questo era ciò su cui si poteva basare per proteggere e per prevenire la caduta della sua nazione divina.

Gli dei erano previdenti. Leylin non poteva rubare i seguaci degli altri dei, perché l’unico risultato che avrebbe potuto ottenere da ciò sarebbe stata una terrificante battaglia con un dio!

Il suo piano era di sviluppare un suo territorio e di espanderne la popolazione per ottenere la sua fede.

Per un dio non sarebbe stato un problema il tempo che ci avrebbe impiegato.

Tre navi si allontanavano dal porto sotto lo sguardo vigile di Jacob e degli altri. Laylin le osservò e sorridendo a Jacob disse: “Ciò che succederà da ora in avanti sarà nostra responsabilità! Come vanno le cose dalla tua parte?”

Jacob sembrò sorpreso “Per favore,mi segua!”
Leylin aprì la porta in legno del piccolo deposito dell’accampamento e fu accolto dall’odore di sale marino e pesce.

Vi erano file di telai in legno su cui una grande quantità di pezzetti di pesce erano ben chiusi in barattoli di porcellana.

“Sulla base del metodo che ci ha insegnato il giovane padrone, il pesce essiccato che abbiamo prodotto può esser conservato per oltre un mese. Se usiamo questo metodo per conservarlo, è buono per oltre sei mesi…”

Jacob sembrò eccitato, “Con questa durata, saremmo capaci di vendere il pesce essiccato anche nel continente…”

“Hm! Adesso la chiave è ricavarne un piccolo profitto ma un grande giro d’affari!” Leylin annuì.

La tecnica per l’essiccazione del pesce non era così minuziosa. La cosa importante adesso era migliorarne la qualità e industrializzare il processo, riducendone i costi.

Anche così, ci sarebbero stati pochi consumatori. Si dal principio, Leylin non avrebbe potuto puntare sui contadini e i locatari dei villaggi.

Tutto ciò che avrebbero potuto ottenere da loro era esiguo, e sarebbero stati felici anche solo mangiando pane nero.

Il mercato a cui puntava Leylin era rappresentato dalle grandi città. Qui vi erano artigiani, cittadini liberi, avventurieri e mercenari; erano loro i client a cui puntava Leylin.

I villaggi nel Mondo degli Dei non erano luoghi accumulare ricchezze. Le città erano gli unici luoghi in cui poter ottenere grandi profitti.

Non aveva bisogno di molto. Fintanto che avesse potuto commerciare in alcune città costiere, i guadagni avrebbero reso Leylin così soddisfatto da sorridere anche nel sonno.

“Per quanto riguarda la raffinazione dello zucchero, a causa della mancanza di acido e carbone attivo di cui il Giovane Padrone ci ha parlato, siamo riusciti ad accumulare solo un lotto di materiale grezzo nel deposito…”

Jacob condusse Leylin ad un altro magazzino. Lo zucchero, giallo ed a tratti nero, era accatastato, sigillato in un ambiente asciutto.

Questo zucchero grezzo era leggermente amaro. Comunque quel sentore di dolcezza che emanava era già un grande lusso per la nobiltà.

Però, nei mari esterni, a causa della composizione dell’aria, lo zucchero bianco tendeva a creare dei grumi nonostante i tentativi di modificarlo.

“Per il momento non importa, siccome c’è ancora un altro processo per raffinarlo. Il sottilissimo zucchero bianco ottenuto con questo metodo necessita di ancora più attenzione!”

Questa era la più grande ricchezza che Leylin avesse ottenuto per sé stesso.

Il pesce essiccato gli avrebbe garantito piccoli guadagni ma un grande giro di affari e un’espansione della produzione. Comunque, il metodo per raffinare lo zucchero bianco doveva mantenuto segreto. In questo modo avrebbe avuto il controllo dei mercati sia di alto che di basso livello, e se fosse stato fortunato, avrebbe potuto rendere la famiglia Faulen ricca per secoli!

Leylin era abbastanza ambizioso su ciò.

Secondo i suoi piani, questo posto sarebbe stato il porto più importante dell’Isola Faulen, e addirittura il cuore dell’isola!

Certamente. Prima che queste due cose si sviluppassero, Leylin avrebbe dovuto serbare questi piani nel profondo del suo cuore.

Nonostante sembrasse più conveniente e sicuro saccheggiare un’altra isola, Leylin era impassibile.

Il problema qui era il sistema feudale!

Teoricamente, i mari esterni al Regno di Dambrath appartenevano di diritto al re. Una volta che le terre non reclamate erano occupate, si perdeva la protezione del regno e sarebbe potuta nascere una certa ostilità!

Cosa comportava per le terre dei mari esterni, non esser supportate dalla nobiltà, non avere templi, chiese e preti?

Terrificanti malattie non avrebbero potuto esser guarite dagli incantesimi divini, avrebbero potuto solo resistere. Le persone avrebbero anche dovuto affrontare i feroci nativi del luogo e le terribili condizioni climatiche.

Nei mari più profondi, vi erano numerosi mostri terrificanti, di cui alcuni capaci di massacrare un’intera isola!

Il numero di persone che moriva ogni anno cercando di insediarsi nei mari esterni era tale da poter far sbiancare dalla paura.

Inoltre, siccome l’Isola Faulen era stata bonificata e coltivata, aveva un grande porto, erano state fondate delle chiese e vi erano degli abitanti; era inevitabile che attirasse l’interesse del Visconte Tim.

Comunque, Leylin aveva da molto iniziato a considerare l’Isola Faulen di sua proprietà, pertanto il miserabile destino del povero Visconte era già scritto.

“Jacob dai ordine che agli schiavi stasera sia dato un altro pasto. Da domani inizieremo a preparare i migliori artigiani tra quelli che abbiamo selezionato a prender parte alla produzione. Gli altri schiavi si occuperanno di ampliare l’accampamento. In ogni caso, dobbiamo impiegarli in qualche attività!”

Il metodo di produzione del pesce essiccato era estremamente semplice, mentre quello per raffinare lo zucchero era qualcosa che Leylin stava programmando di tenere segreto per ancora alcuni anni. Nel momento in cui non avrebbe avuto altra possibilità se non quella di cedere la tecnica, i profitti avrebbero già dovuto esser spaventosi.

Leylin aveva già programmato di avere un rigido controllo degli artigiani, e addirittura di stabilire delle aree residenziali individuali, che sarebbero state attentamente controllate.

Leylin era di diritto il padrone di questa terra. Una volta presa una decisione del genere, sarebbe stata rispettata senza alcuna domanda.

Quando arrivò il Barone Jonas, ciò che vide fu un’area brulicante di attività.

“Un’area così grande, con un tale numero di schiavi, deve esser costato migliaia di monete d’oro?”

Il barone camminava incredulo per le strade, prendendo con cura le misure dell’accampamento. Il suolo era pulito, vi erano spazi su entrambi I lati delle strade ideati per negozi, botteghe di maniscalchi e sarti. Era evidente che Leylin avesse pianificato tutto con cura, e che avesse costruito l’accampamento come se fosse stato una piccola città.

“Si, Padrone! Creare questo accampamento e comprare gli schiavi è stato possibile solo investendo i profitti di mesi e mesi di lavoro dell’intero porto…”

Gli occhi di Leon tradivano il suo shock, soprattutto dopo aver visto come tutti quegli schiavi erano gestiti da Leylin in maniera così precisa ed ordinata. I suoi occhi brillarono e continuò ad osservare senza esser capace di proferir parola.

Soltanto lui, in qualità di primo governante, sapeva bene quanto era difficile addomesticare così tanti nativi!

Il Giovane Padrone, che era stato capace di una cosa del genere, doveva essere un ragazzo favorito dagli dei.

Mentre pensava ciò, l’unica cosa che Leon riusciva a fare era pregare.

Ma era solo l’inizio. Dopo aver visto l’intera produzione di cui aveva parlato Leylin, il Barone Jonas e Leon furono addirittura più scioccati.

“Questo… questo è davvero zucchero di canna?”

Osservando i luminosi cubetti bianchi come la neve, in cui ci si poteva specchiare come se fossero stati degli specchi, il Barone Jonas incredulo ne prese uno.

Una lucentezza così traslucente era sconvolgente, “È così… così meraviglioso! È come un cristallo. È un’opera d’arte!”

Mormorò il Barone Jonas assaggiandolo, non appena le sue papille gustative entrarono in contatto con una tale esplosione di dolcezza.

Tale dolcezza fece sì che il Barone Jonas fosse così colpito da non poter nemmeno parlare.

“Sono sicuro che…” Ci volle molto prima che il Barone Jonas ricominciasse a respirare, “Le zollette di zucchero saranno un lusso di cui la nobiltà non potrà fare a meno. Senza di esse, i loro sontuosi banchetti perderanno molto del loro sfarzo…”

“Hai ragione, Padre!” Al suo fianco, Leylin stava sorridendo.

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Secondo capitolo regolare del sabato: 7/9

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