CERCASI TRADUTTORI E VOLONTARI CHE ABBIANO VOGLIA DI AIUTARE A CARICARE I CAPITOLI
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Capitolo 872

– Disprezzo

“Oh oh…Il fidanzato? Hera, hai portato qui tua sorella per darla in sposa?” Rafiniya fu la prima a gridare, i suoi occhi luccicavano “Il galante avventuriero protegge la bella principessa, venuta dalla capitale imperiale per incontrare il suo principe. Non c’è nulla di più romantico…”

Pam e Leylin si congratularono con loro facendo arrossire Yalani, Leylin era piuttosto stupefatto. Pensava che quel viaggio ruotasse intorno a Hera, chi avrebbe mai pensato che la protagonista finale fosse Yalani, la giovane ragazza che ancora non aveva raggiunto l’età adulta?

‘Inoltre, sua sorella maggiore la dava in sposa? Tale consuetudine non sembra esistere nel regno. Era successo qualcosa ai loro genitori?’ Leylin capì che c’era qualcosa di strano.

Vedendo i mercenari fare un gran baccano, le due guardie del corpo, alle porte della residenza, sbottarono e chiesero “Cosa sta succedendo? Lo sapete che questa è la residenza del visconte?”

Una guardia uscì. Indossava il nuovo modello di un’armatura di marca, pulita così scrupolosamente che non vi si sarebbe potuto trovare nemmeno un granello di sabbia. Con occhi pieni di sdegno, egli torreggiava su Leylin e la sua compagnia.

Alla città imperiale, la reputazione dei mercenari non era tanto meglio di quella dei banditi e i criminali. Non erano dei cittadini onesti, e i nobili detestavano avere una qualsiasi relazione con loro. Sarebbe stato estremamente imbarazzante!

E per quanto riguarda il fidanzato? La guardia scrutò Hera e la sorella, vestita di abiti semplici, e non gli credette. Yalani tirò con forza l’orlo della gonna della sorella, poi guardò gli abiti che indossava. La loro famiglia non era l’argomento migliore da cui iniziare, poiché avevano vissuto enormi sventure. Dopo un lungo e arduo viaggio a piedi, anche i loro migliori abiti sembravano stracci da mendicante.

Lei e la sorella sembravano delle ragazze sofisticate venute dalla campagna, entrate in città per la prima volta.

La ragazza abbassò il capo, avrebbe voluto sotterrarsi. “Giovanotto…”

Hera diventò tutta rossa, ma la sola cosa che poteva fare era quella di riprendersi e affrontarli. “Vengo dalla Città di Emon…”

Nel contempo, tirò fuori un pacchetto coperto di stoffa che aveva conservato come un tesoro. Lo aprì angolo per angolo, svelando la medaglia, in buone condizioni, di una famiglia nobile. Forse era l’effetto della medaglia; la guardia guardò Hera e le prese di mano la medaglia prima di informare gli altri, sembrava però ancora diffidente.

Leylin e la sua compagnia aspettarono al freddo per più di un’ora e mezza. Rafiniya era piuttosto impaziente, quando infine la porta d’entrata della residenza del visconte, lentamente si aprì. Uscì un uomo che pareva un maggiordomo, e spalancò la bocca in un sorriso professionale.

“Posso sapere chi è la signorina della famiglia Lanta?” Hera inspirò profondamente e si fece avanti con un sorriso compiaciuto. “Sono Hera Lanta! Questa è mia sorella Yalani!”

Quella era la verità dei fatti: non avevano altra scelta. Lei e sua sorella non avevano nessuno su cui contare alla città imperiale, l’unica persona su cui fare affidamento per una vita serena, era il fidanzato visconte di Yalani. Non potevano permettersi di dare al maggiordomo, di cui lui si fidava molto, una brutta impressione di loro.

“Onorevole signorina, prego mi segua. Il visconte la sta aspettando!” Il maggiordomo si spostò di lato.

“Anche… loro sono i mercenari che ho assunto. Se sono giunta sana e salva fino a qui è solo grazie a loro…” Hera guardò verso Leylin e gli altri.

“Mercenari?!” Il disprezzo negli occhi del maggiordomo era evidente, e Rafiniya, che stava cavalcando un cavallo da battaglia, gli fece fare un doppio giro. “Il visconte ha parlato soltanto di due signorine…”

“Hera, voi iniziate ad andare! Noi al massimo aspetteremo un altro po’…” disse Leylin con un sorriso. Vide il disprezzo negli occhi del maggiordomo, e rise tra sé e sé. ‘Quell’espressione… le sta trattando come delle poveracce che bussano alla loro porta in cerca di soldi?! Interessante!’

Leylin perdonò generosamente l’offesa del maggiordomo poiché stava per assistere ad uno vero e proprio spettacolo. Tirò persino indietro Rafiniya, che aveva l’espressione piena di rabbia, lasciandola senza nessuno con cui sfogarsi. Leylin rideva così a crepa pelle, che iniziò a fargli male lo stomaco.

Hera gli lanciò uno sguardo di riconoscenza, poi prese la mano della sorella e camminò verso l’entrata.

“Ley, guardali! Quell’espressione!” I capelli di Rafiniya stavano per esplodere, come quelli di un gattino arrabbiato. “Ahh…non lo sopporto. Mal che vada, questa volta non prenderò la commissione…”

“Se non la vuoi, non prenderla, ma non infangare anche noi…” Il sarcasmo di Leylin incontrò il cuore del Vecchio Pam. I suoi occhi si fecero lucidi. “Dolcezza! Non puoi lasciare il Vecchio Pam senza salario…”

“Non hai avuto il tuo salario? Le orecchie di orco trovate per strada dovrebbero esserti sufficienti…” Borbottò tra sé Rafiniya, che questa volta non si infuriò.

In realtà, Hera e la sorella non erano così ricche. Le due avevano promesso l’aumento della commissione, ma a metà del viaggio il gruppo rimase stupefatto; la quantità di denaro che avevano non era sufficiente nemmeno a pagare quello che avevano promesso!

Inoltre, dovevano ancora pagare la metà dei cocchieri e la tassa della carrozza al Castello ForestaOscura!

Sebbene a Rafiniya non importasse un fico secco di quel gruzzolo di soldi, non poteva certo fregarsene dei suoi compagni. Dopo aver ascoltato le parole di Leylin e il Vecchio Pam, avrebbe potuto soltanto andarsene infuriata. “In ogni caso, non chiederò neanche un soldo, potrete dividerveli…”

“Oh, Rafiniya! Sei la signorina più generosa al mondo!” Il nano, Vecchio Pam, esultò immediatamente. Persino il cocchiere a lato mostrò un sorriso. Dopo aver speso insieme a loro molto tempo, conosceva ormai molto bene quel gruppo di mercenari.

A Rafiniya non mancavano i soldi, e nemmeno al misterioso Ley. Le sole persone rimaste che si sarebbero divise il denaro, sarebbero state lui e il Vecchio Pam. La gente di ceto inferiore raramente rifiutava denaro extra, neanche se si fosse trattato di un paio di monete di rame.

*Clang!* Il portone si spalancò di nuovo. Il braccio di Yalani abbracciava quello di un giovane nobile, mentre Hera e il maggiordomo li seguivano.

“Questi mercenari sono tuoi dipendenti? Vi sono anche dei nani? Credo che sarebbero molto più adatti ad un circo…Oh, certo, avete visto il Circo dei Nani D’oro?” Quel giovane nobile aveva il viso pallido e delle nerissime borse sotto gli occhi, e sembrava il tipo di persona devastato dal vino e dalle donne. Sembrava davvero depresso, e ignorava completamente Leylin e la compagnia, si girò invece per parlare con Hera.

“Daniel, Rafiniya e Leylin sono entrambi dei Professionisti estremamente potenti…” Hera sorrise cordialmente mentre rivolgeva l’attenzione del nobile a Leylin e gli altri. “Io credo che potrebbero esservi d’aiuto se riuscirete a persuaderli…”

Sebbene iniziasse a notare che Daniel nascondeva cattive intenzioni, Hera cercava quanto più possibile di convincerlo che aveva ragione, nonostante questo spinse Rafiniya a guardarla con risentimento. Stava davvero facendo del suo meglio per ‘aiutare’ Leylin e gli altri.

A parte Rafiniya, la sola scappatoia dei Professionisti di umili origini era di servire una famiglia nobile. In questo modo, se avessero fatto un ottimo servizio, decenni dopo, avrebbero potuto ricevere la grazia del loro padrone, ottenendo così la posizione di cavaliere onorario o di lord.

Grazie a ciò, sarebbero stati capaci di ottenere un pezzo di territorio e acquisire un titolo ereditario. Da allora in poi, sarebbero entrati a far parte dei gradi dell’alta società. In realtà, fu così che iniziò il nonno di Leylin, solo che la persona a cui aveva giurato fedeltà era il re.

“Hm…Lei ha ragione!” Il visconte Daniel non poteva fare a meno che deglutire mentre fissava il seno di Hera. Rispetto alla sua fidanzata, che era ancora una giovane ragazza, sua sorella era una donna palesemente più matura. Ovviamente, sarebbe stata perfetto averle entrambe.

Supplicato dalla bellezza, Daniel finalmente li guardò negli occhi e li scrutò con riluttanza. “Siete molto fortunati. Io, il visconte Daniel, sono disposto ad accettare tutti voi come miei seguaci. Inginocchiatevi e giuratemi fedeltà!”

“E tu! Puoi essere il mio cavaliere onorario, il mio personale…” Quando il suo sguardò si fermò su Rafiniya, gli occhi di Daniel si fecero visibilmente luminosi, e si fermarono per un poco sulle sue gambe snelle. Il suo maggiordomo, ad ogni modo, fece di tutto per riuscire a contenersi, e infatti non disse nulla.

Conosceva molto bene il carattere del suo giovane padrone, e sapeva che non avrebbe seguito consigli altrui. Ma come poteva giurare così a cuor leggero, e prenderli come suoi seguaci, specie quando nel gruppo vi erano anche nani e cocchieri?

Ad ogni modo, il giovane padrone avrebbe rimpianto quella decisione dopo un paio di giorni, dando loro posizioni a casaccio come guardia, servitore o altro. Anche, se ciò li avrebbe soddisfatti in ogni caso.

Anche se semplici servitori, le persone alla residenza del visconte erano di un livello più alto rispetto alla media dei civili! Questa era la consolidata teoria del maggiordomo.

“Cosa?” Non ringraziate il visconte della sua grazia?” Disse Hera a Leylin e gli altri.

Pensava fosse la soluzione migliore per questi mercenari. Dopotutto, rispetto ad una vita che sfiora costantemente la morte, cosa c’era di così brutto nel diventare un subordinato di un nobile uomo?

Era un fatto inevitabile, nonostante lei fosse brillante, aveva una mentalità molto chiusa. O forse quello era il modo di pensare dei i nobili.

“Possente padrone, io, Pollan, con la presente le giuro…” Ciò che aveva superato le sue aspettative era che Rafiniya, Leylin e persino il Vecchio Pam non si erano mossi di un centimetro, soltanto il cocchiere balzò in avanti con gli occhi che luccicavano.

“Le siamo estremamente grati per la sua gentilezza, illustre visconte. Sfortunatamente, non abbiamo nessuna intenzione di servire una famiglia nobile. Siamo qui soltanto per ricevere la nostra commissione…”

“Voi tutti…” Hera era rossa di rabbia. Era la prima volta che si sentiva piena di odio verso Leylin. Come si permetteva di rifiutare le sue buone intenzioni? Sapeva che vi era un’enorme differenza tra un nobile e un civile?

Persino Rafiniya non aveva apprezzato la ‘gentilezza’ di Hera. Ora che era la signora della residenza del visconte, le azioni di Leylin la fecero sentire improvvisamente ferita nell’orgoglio.

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Capitolo regolare del venerdì: 5/8

Trad: XiaoLing

Edit: UncleFattty

Spoiler 871:

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