– Benvenuto
Dinanzi a loro, il Porto Venere. Con la Marea dei Pirati e la caduta dell’arcipelago Baltico, il porto era ora in forte espansione. Vi si aprivano numerose rotte di navigazione, e più ci si avvicinava, più le navi aumentavano.
Il porto si era già ampliato parecchie volte, perciò non era un problema accogliere un centinaio di navi. Cosa che Leylin, aveva precedentemente considerato nello scegliere quel luogo. La scelta di un porto dalle vaste e profonde acque, dimostrava quanto fosse lungimirante.
Il molo era affollato, e vi era anche un raduno di gente insolita. Alcune persone dinanzi a loro, indossavano splendidi abiti nobili, e l’eccellente vista di Leylin gli permise di riconoscere in modo vago alcune facce familiari.
Proprio dinanzi a loro, Jonas e sua moglie. Madam Jonas sventolava un fazzoletto bianco in sua direzione, asciugandosi di tanto in tanto le lacrime.
Quando scese dalla barca, Madam Jonas si precipitò tra le braccia di Leylin prima ancora che lui potesse salutarla “Oh…Figliolo! Figlio mio! Come hai potuto abbandonarci così insensibilmente per così tanti anni…”
Vedendo quella scena, Leylin fece un cenno col capo al Barone Jonas e si mise a consolare la madre.
“Va bene, va bene, tesoro! Il ritorno di Leylin, è qualcosa di cui essere felici!” Il Barone Jonas sembrava molto più vecchio. I capelli alle tempie si stavano ingrigendo, ma sembrava comunque essere in buona salute.
La rigida determinazione che aveva dai tempi dell’esercito, si era ormai affievolita. Rimanevano la grazia, la calma e la fermezza di potere.
“Padre, sono tornato!” Leylin sorrise e si inchinò.
“È bello che tu sia tornato!” Il Barone Jonas annuì, poi si recò verso di lui con due bambini di circa cinque e sei anni.
“Questi sono tuo fratello Jake, e tua sorella Sherlyn. Forza, venite a conoscere vostro fratello!”
“Fratello!” “Fratello!” A fissarlo, due paia d’occhi innocenti e impauriti. Erano ancora nell’età dell’ignoranza, ubbidivano al proprio padre e si rivolgevano a lui con dolcezza.
“Mm.” Leylin annuì. Percepì in quei due bambini la linea di sangue del padre, ma non quella della madre.
Tuttavia, era cosa comune tra i nobili. I figli nati da concubine non possedevano alcun tipo di status, e ciò rendeva ovvio, il fatto che la madre non fosse a loro collegata.
Da figli di concubine, al massimo avrebbero potuto entrare in una chiesa di dio, o diventare i governanti di un’altra famiglia nobile, a meno che Leylin, non fosse disposto a dividere e cedere loro, parte dei suoi territori.
Non costituendo una minaccia per lo status di Leylin, Madam Jonas non era ostile nei loro confronti.
“Ciao Jake. Ciao Sherlyn!” Leylin si comportava come un dolce fratellone. Pur non sapendo cosa sarebbe successo, riuscì comunque a confezionare velocemente dei regali. I mocassini e la bellissima bambola di pezza, rallegrando subito i due bimbi.
A Leylin non dispiacque consegnare qualche regalo in più, dato che ne aveva preparato da tempo, una nave piena zeppa.
“Vederti così amichevole mi rende tranquillo” Il Barone Jonas fece gesto di compiacimento. Ciò che Leylin stava facendo, era rendere chiara la propria posizione. Perlomeno, non avrebbe dovuto preoccuparsi di come i suoi figli sarebbero cresciuti, dopo la sua morte.
Conoscendo Leylin, sapeva esattamente che quando si trattava di complotti e forza, i due non avrebbero potuto di certo competere.
‘Posso solo sperare, che Jake e Sherlyn sappiano accontentarsi di ciò che hanno…’ il Barone Jonas sospirò tra sé.
“Jacob! Leon!” Leylin salutò dell’altra gente, e consegnò loro i regali.
“Giovane Maestro Leylin!” Jacob e Leon si inchinarono in segno di rispetto, sembravano emozionati. Erano invecchiati di un bel po’, ed era ormai tempo per loro di ritirarsi.
“È stata dura per te!”
Leylin controllò la zona circostante, poi vide il Prete Dorato e la Dea della Ricchezza, Xena. “Prete Xena! Da quanto tempo!”
“È passato davvero molto tempo!” Xena aveva ancora l’aspetto di una ragazza giovane. La gloria degli dei le permetteva di rallentare il processo di invecchiamento, al punto che avrebbe mantenuto il suo giovane aspetto fino alla morte. Lo sguardo nei suoi occhi però, rivelava la sua maturità.
“Ho molte cose di cui discutere con voi, riguardo il Porto Venere e le nostre collaborazioni future. Dal vostro aspetto, penso sia meglio se vi vengo a far visita più tardi.” disse il prete premurosamente.
Leylin annuì. Non vi erano stati cambiamenti nella gestione della chiesa della ricchezza, ma vi erano stati in altre due. Vi erano nuovi vescovi per il Dio della Conoscenza, Ogham, e il Dio della Sofferenza, Ilmater. Incontrarono Leylin separatamente, con lo scopo di conoscerlo.
“Vieni alla torre mago stanotte. Ho qualcosa da mostrarti!” Ernest era il solito di sempre, gli disse qualche parole ed uscì, come se avesse un’importante faccenda da sbrigare.
L’espressione di Leylin era leggermente strana. A quel punto, la torre mago doveva essere quasi terminata. Era certo che il suo maestro voleva discutere di qualcosa di simile.
‘Quando sarà il momento, spero i miei progressi non lo spaventeranno…’ Dopo la complicata e la turbolenta cerimonia di benvenuto, Leylin tornò alla sua villa al Porto Venere. Con la crescita e sviluppo di quell’area, il cuore dell’isola si era interamente spostato proprio lì, trasformando la tenuta in un luogo di villeggiatura.
“Giovane Maestro!” “Giovane Maestro!” Alla villa, due belle domestiche lo attendevano con impazienza, e nel vederlo i loro occhi si arrossarono.
“Claire, Clara!” Leylin annuì. Le due erano cresciute parecchio, e sembravano sul punto di scoppiare a piangere.
“L’arredamento della stanza non è per niente cambiato.” Leylin si mise le mani dietro la schiena e si guardò in giro. La disposizione dei mobili, dei tappeti, delle tende e oggetti simili, era identica a quando se n’era andato.
“Madam era preoccupata che il giovane maestro si sarebbe sentito a disagio al suo ritorno, così abbiamo mantenuto invariato l’aspetto della stanza.” disse Claire dolcemente. Si era trasformata in una donna forte.
Leylin sospirò tra sé. A quell’età, molte delle domestiche della tenuta si sarebbero probabilmente sposate. Il fatto che fossero ancora lì, aveva sicuramente a che fare con lui. Prima di spenderci qualche parola, persino il padre di quelle due bellissime sorelle, il vecchio governante Leon, non avrebbe osato prendere una decisione.
A volte una semplice idea, presa da qualcuno di potente, provocava enormi cambiamenti nella vita delle persone sottostanti. Tuttavia, Leylin non aveva ripensamenti a tale proposito. Ciò che era passato, faceva parte ormai del passato stesso. Al massimo, poteva dare loro qualche compenso in più.
“Bollite un po’ d’acqua, farò un bagno prima di andare a letto. Ne ho avuto abbastanza della vita da mare!” ordinò Leylin, e le sorelle subito ubbidirono.
Dopo il breve riposo, a Leylin non rimaneva molto tempo. Si erano accumulate troppe cose in sua assenza.
Innanzitutto, vi era stato un banchetto di vino ad accoglierlo, che comprendeva anche l’interazione con alcuni altri potenti. Doveva parteciparvi. Dopo di che, Leylin andò allo studio del Barone Jonas.
Lo studio del barone era molto più ampio rispetto a prima. Vi era un leggero aroma che veniva dal Seme Hoveniae rosso scuro, che era illuminato da una luci magiche. Le circostanze erano molto migliorate.
Il Barone Jonas si sedette al tavolo e guardò il figlio “Sei stato bravo, figliolo. Sei il mio orgoglio!”
“È un peccato per il nord. Non abbiamo altra scelta che mollare il Territorio Viola, ma il titolo di Barone Viola può passare ad altri tuoi eredi…” Leylin aveva già menzionato al barone il suo titolo nel nord.
Il suo Territorio Viola, diventato parte dell’impero degli orchi, era ora nelle mani di orchi o creature mannare. Era impossibile pensare di poterlo recuperare. Tuttavia, ciò a cui il Barone Jonas dava priorità, era il titolo di Barone che avrebbe potuto essere trasmesso di generazione in generazione. Era molto meglio rispetto ai titoli dei nobili di corte, poiché poteva essere tramandato di generazione.
Leylin perse il suo territorio a causa del caos della guerra, ma non era stato derubato del suo titolo. La perdita di un territorio era un’umiliazione indicibile per molti nobili, che però conservavano ancora i loro titoli. Superata la soglia dello status, poteva salire di grado ovunque si trovasse, e molto più facilmente.
Persino con la perdita della terra a nord, non è stato difficile ottenerne uno a Dambrath. Vi erano ancora molte isole deserte nei mari esterni, e con qualche intervento la baronia ereditaria di Leylin poteva essere benissimo trasferita a Dambrath. In tal caso, la famiglia Faulen avrebbe avuto due baronie da tramandare, in un certo senso la loro forza sarebbe raddoppiata.
Forse il barone, riteneva che l’abilità di tramandare una terra, fosse qualcosa per cui valesse la pena essere felice.
“Con l’attuale forza della nostra famiglia e le relazioni commerciali, non sarà difficile convincere il re. Sei anche nobile, e finché la tua terra è nei mari esterni e non influisce sugli interessi degli altri nobili del continente, non dovrebbero essercene molti ad attaccarti….” Il barone Jonas parlò fiducioso.
Ancora oggi, i suoi occhi puntavano alla terra dei nobili, così come ai profitti derivanti dal commercio.
Leylin ascoltò, rifiutandosi di rispondere. Il suo unico obiettivo era l’immortalità, ma le persone erano differenti, e avevano percorsi e idee differenti. Non voleva assolutamente forzare il barone.
“E il marchese Tim? Ci ha creato qualche problema?”
“Lui…dopo esser tornato dalla capitale, è diventato più onesto…ti ho chiamato per altre faccende” a quel punto, il Barone Jonas si fece serio.
“Che cosa è successo?” Nella lettera si parlava solo di alcuni problemi emersi, perciò Leylin non aveva la minima idea di che cosa si trattasse.
“ Le tracce di diavoli e demoni stanno diventando sempre più comuni nei mari esterni. La chiesa di Cyric sta crescendo, e i barbari sono tornati e si stanno diffondendo…” disse il barone Jonas con poco entusiasmo.
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Trad: XiaoLing
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