– Assassino
“Fino a che regneremo sui mari esterni, le sfide non mancheranno…” Leylin sorrise “Stavolta, sono pochi i topolini che si sopravvalutano…Ronald, come pensi dovremmo occuparcene?”
“Tagliate loro teste e artigli, e conservateli in bottiglie d’olio. Nessuna pietà!” rispose Ronald con spirito omicida. La legge dei pirati dettavauna sola condanna per coloro che osavano sfidare il loro status e saccheggiarli – la morte!
……
Le ombre delle vele danzavano insieme alle urla di numerosi marinai e pirati, che cercavano di controllarle. Le navi venivano remate con lo scopo di farle salpare più velocemente.
Sulla nave principale, vi era un vescovo che mostrava un certa ostilità, e aveva un brutto presentimento riguardo la situazione.
“Datti una mossa, Rogers. Dobbiamo fare il più in fretta possibile!”
“Ricevuto Maestro” rispose con rispetto il capitano pirata, a fianco del vescovo “Ma questa è la massima velocità a cui possiamo andare…”
“Davvero? Allora perché la Tigre Scarlatta e lo Tsunami dei Barbari riescono ad andare più veloci di diciotto nodi?” disse il vescovo imbronciato.
‘Quelli sono grandi gruppi di pirati! Le loro principali navi da battaglia, sono stregate!’ Rogers non osava esprimere i propri pensieri. Esitò per un istante, e messo alle strette rispose “Sono capacità individuali, che non hanno nulla a che fare con la velocità della flotta…”
“Non è vero. State tutti cercando di ingannare il potente Dio Omicida e i suoi preti!” Il vescovo guardò Rogers, i muscoli del suo viso si contorsero e resero la sua espressione ineguagliabilmente sinistra.
“No, non si tratta di…Maestro, la mia lealtà al nostro dio…Vi prego, perdonatemi! Perdonatemi!” Il capitano era già stato spettatore dei bruschi metodi del vescovo. Sul suo viso comparve una sorta di orrore, e si inginocchiò.
Quell’accusa non era banale. Recentemente, il vescovo era diventato pazzo e assetato di sangue, e di tanto in tanto uccideva qualcuno per questioni di poco conto. Rogers iniziò a rimpiangere di aver risposto.
*Pu!* Ciononostante, anche se supplicato per il perdono, un pugnale nero gli perforò la gola. La sua trachea fu tagliata a pezzi, e ne uscì una grande quantità di sangue. Gli occhi di Rogers rotearono all’indietro, e le mani stringevano con forza la gola. Il sangue tra le sue dita, sgorgava incessantemente, causando dei lamenti gutturali.
La pena di quel moribondo finì velocemente. I pirati attorno al luogo del fattaccio, erano impietriti e avrebbero tanto voulto nascondere la testa nel petto. Il capitano, che fino a quel momento era stato vivace e allegro, era stato trasformato in un cadavere.
Il vescovo lanciò uno sguardo al primo ufficiale. “Sbarazzati di lui, e aumenta la velocità. Altre domande?”
Il primo ufficiale era spaventato a morte, ma quando vide il gelido sguardo del vescovo, tornò immediatamente lucido e gridò “Ne – nessuna! Le garantisco, mio Lord, che non c’è alcun problema!”
“Allora andate, o farete la stessa fine.” Il vescovo agitò le braccia, quei pirati non lo preoccupavano affatto, stavano facendo tutto il possibile. Guardava verso l’orizzonte, con sguardo pensieroso.
“Dannazione! Quel maledetto nobile! Non avrei dovuto lasciarlo andare durante la Marea dei Pirati!” Il piano del vescovo era perfetto, avrebbe provocato entrambe le parti e aiutato i più deboli. Quando le Tigri Scarlatte e i Pirati Barbari si fossero indeboliti, la sua squadra avrebbe inglobato quelle due organizzazioni, diventando così il re dei mari esterni.
Aveva persino pianificato di unificare il mondo oscuro, e rendere indipendenti i mari esterni per costruirci un regno divino.
Ad ogni modo, quel dannato nobile aveva mandato tutto all’aria. Gli si gonfiarono le vene degli occhi. Non pensava il nobile sarebbe stato così coraggioso, da uccidere l’emissario inviatogli.
“Quell’essere impavido e irrispettoso. Dev’essere subito giustiziato, e la sua anima inchiodata al muro degli infedeli mentre grida di dolore…” Da religioso qual’era, il vescovo detestava Leylin con tutto il suo cuore.
Colui che non aveva il benché minimo rispetto per gli dei, non avrebbe potuto diventare l’agnello del proprio maestro. Se non poteva sottomettere Leylin, in termini di mente, allora doveva annientare il suo corpo.
Così funzionava la potenza dai tempi arcani. Tuttavia, il vescovo non aveva la minima idea, che anche gli dei fossero impavidi proprio come il giovane. Condividevano la stessa fede di quegli eroi, il cui nome era rimasto nei documenti storici. Avrebbero anche potuto rotolare giù da un dirupo, e unire il sottostante terreno corroso, senza alcun successo.
Sebbene non sapesse nulla di quel concetto, il vescovo era deciso a spargere sangue. Voleva eliminare quegli esseri, quanto prima possibile.
“C’è ancora tempo. I Barbari devono averli appena affrontati…Anche se il mio piano è leggermente cambiato, la forza dei Barbari dovrebbe essere comunque sufficiente per provocare un enorme danno alla parte avversaria. Quando verrà il momento…” Il vescovo era immerso nelle proprie fantasticherie.
Improvvisamente, guardò verso l’orizzonte a bocca aperta, vi era un enorme numero di vele. I crani insanguinati e i pugnale delle Tigri Scarlatte presero il comando, causando agitazione tra i pirati.
Dei! Le Tigri Scarlatte erano la migliore organizzazione pirata dei mari esterni. Si è sentito molto parlare della loro ascesa alla fama e al potere, e dinanzi a loro, era impossibile non sentirsi sotto pressione.
*Rombo!* La Tigre Scarlatta aprì il fuoco senza alcuna esitazione. Le numerose navi, sembravano coltelli che tagliavano del burro nel dividere in due la flotta.
I pirati più umili dipendevano dalle truppe d’élite. Al contrario, le Tigri Scarlatte desideravano lasciarsi presto alle spalle il proprio avversario. Possedevano un’ineguagliabile fiducia in se stessi, acquisita per aver tagliato le teste di numerosi nemici.
“Ora capite?” Leylin affidò il comando a Ronald e Robin Hood. Dopotutto, la sua specialità era lanciare incantesimi. Era rimasto lontano così a lungo, che era diventato un estraneo nell’equipaggio.
Coloro che cercavano di migliorarsi, conoscevano i propri difetti, e facevano del loro meglio per rimediare. Se inadatto ad alcuni ruoli, Leylin avrebbe selezionato delle persone, e successivamente scelto il migliore tra loro. Eccellere in qualsiasi cosa, stancava a morte.
“Sembra che Robin Hood e Ronald stiano andando bene!” disse ridendo Leylin ad Isabel, che stava al suo fianco.
“Li hai cresciuti tu. Stai forse cercando di vantarti della tua straordinaria lungimiranza?” Isabel era davvero sbalordita. Leylin sembrava avere degli occhi speciali, non sbagliava mai quando si trattava di giudicare le persone. Tuttavia, la sua risposta era stata come un soffio, non voleva che suo cugino diventasse troppo presuntuoso.
“No! Ho appena…” Proprio mentre Leylin era pronto a rispondere, la sua espressione cambiò improvvisamente, e spinse brutalmente da parte Isabel. Una figura semitrasparente arrivò davanti a lui, come se avesse attraversato lo spazio.
Quella era Balzo d’Ombra! Era una potente abilità appartenente agli assassini di alto rango, una tecnica che poteva essere compresa solo da coloro vicini al regno leggendario. Permetteva di usare la dimensione ombra per spostarsi da un luogo all’altro, e attaccare i nemici in un baleno.
Quell’abilità era praticamente un incubo. Leylin si trovava ora in un combattimento corpo a corpo con un assassino. Il risultato era chiaro.
L’assassino di alto rango non mostrò movimenti eccessivi. Nemmeno l’euforia di portare a termine la missione, sul suo viso vi era solo uno sguardo di indifferenza. Un potente pugnale nero, carico di maledizioni, trafisse la difesa di Leylin e penetrò il suo cuore.
“NOOO!” Isabel impazzì, si trasformò immediatamente nella sua forma di mezzo drago e si precipitò verso di loro. Quando l’arma colpì la carne e fece schizzare fuori del sangue scottante, comparve un barlume negli occhi dell’assassino. Una potente forza esplose dalla sua mano destra, mentre cercava di estrarre il pugnale per andarsene.
Dopotutto, un assassino non riusciva tenere testa ad uno spadaccino di alto rango. Aveva ucciso il capo della parte avversaria, ed ciò era sufficiente.
Con grande sorpresa, l’assassino non riusciva ad estrarre il pugnale. Si impietrì, sbalordito nel vedere germogli di carne comparire nel petto di quel Leylin. Sembravano piante rampicanti, che stringevano stretto il pugnale.
Quel momento di stordimento lasciò l’assassino senza via di fuga. Il petto di Leylin esplose, numerosi tralicci di sangue gli schizzarono addosso, legandolo saldamente. Come delle ventose, cercavano di penetrargli nella pelle, mentre succhiavano il suo sangue fresco.
“Negromanzia? No, no…” Si sentì una voce scioccata e grossolana, provenire da sotto la sua pelle.
“È solo un Pupazzo di Carne, un incantesimo creato appositamente per te!” Il portale si aprì, rivelando il vero Leylin.
“Dovresti essere lo stesso assassino di alto rango che ha ucciso numerosi vescovi durante la Marea dei Pirati, sbaglio? Questo è un dono piuttosto grande!”
“Così sei già diventato un mago di alto rango!” Gli occhi dell’assassino non oscillavano affatto, permetteva a quelle specie di rampicanti di controllare il suo corpo. Sembrava aver perso ogni speranza.
“Smettila di fingere. Posso vedere tutti i tuoi metodi!” disse Leylin freddamente, e lanciò numerosi incantesimi. Con Ancora Dimensionale che bloccava l’assassino, persino il piano oscuro era stato sigillato.
“Dannazione…tu!” Nel vedere quell’asso nella manica, l’assassino non era più tanto sereno. Leylin lo uccise con un Dito delle Morte.
“Bastardo, sai quant’ero preoccupato per tei? Almeno discutine con me prima!”
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Capitolo regolare del martedì: 2/8
Trad: XiaoLing
Edit: UncleFattty
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