– Lich scheletro
Una potente energia, proveniente dai quattro elementi, ruggì in un semi-piano al di fuori del piano materiale, provocando delle increspature nel cielo. Quest’ultimo sembrava deformato e frantumato.
Non vi era né sole né luna, solo una scintillante luce tutt’intorno. Il terreno era coperto di strati di ossa color cenere, di altezza sconosciuta. Dei fiorellini bianchi spuntavano dalle cavità oculari, fiorivano le più belle gemme. Numerose viti erano attorcigliate alle ossa come vi vivessero sopra e se ne nutrissero.
Una tempesta soffiò su quella zona, e fu come una pioggia di fiori mentre le piante si disperdevano per rivelare le ossa giacenti a terra. Quel piano era in realtà composto di ogni sorta di ossa, ammucchiate tra loro.
Quelle ossa erano circa della stessa dimensione di quelle degli umani. Alcune erano straordinariamente piccole ma spesse, probabilmente di qualche halfing o nano. Vi erano persino alcune ossa animali estremamente grandi, sparse qua e là, che formavano delle collinette.
Quel semi-piano fatto di ossa, era sul punto di cadere in pezzi. Era nascosto tra le lacune delle diverse dimensioni a lungo non visitate.
*Ka-cha! Ka-cha!* In quel momento, si sentì un leggero scricchiolio venire dal sottosuolo, seguito da alcune scosse.
*Gulu! Gulu!* La collina di ossa aveva ceduto, alzando nell’aria un sacco di polvere. Nel frattempo, una testa rotonda protuberante rotolava fuori da una crepa del terreno.
Era uno splendido teschio umano. Le cavità oculari tremolavano come fiamme accese, e la forza dell’anima nera ormai morta, indugiava intorno all’intera area, emanando potenti ondulazioni. Si sentiva lo sbattere dei denti e il cigolio delle mandibole, come apparentemente tremanti dallo smarrimento.
“Devo aver dormito per migliaia di anni…” disse il teschio con voce desolata, era il suo tono antico. Soltanto uno scienziato che aveva condotto ricerche sul passato, sarebbe riuscito a comprenderlo.
*Crunch!* Il teschio unì i denti, sembrava stesse per sputare qualcosa di simile ad una carta pergamena. Uno strato di luce tremolò, e furono lanciate in aria diverse mappe e diciture.
“L’anno in cui le maree elementari si susseguono, quando i corvi neri urlano alla luna di sangue…il Canyon Simoshel…ad est di Cygnus!” Il focosi occhi del teschio divamparono nel trovare alcune ossa scintillanti, che gli permisero di ricreare a poco a poco il suo corpo.
“La città fluttuante. La migliore impresa dell’era arcanista, capace di tenere testa ai regni divini degli dei…” Il teschio parlava come stesse recitando, un’aura di disperazione, che veniva dalla sua vera anima, copriva l’intera zona come fosse un mantello.
“Quella città fluttuante è mia! Lo Scheletro Lich, Ilyo Paxlude!” Un bastone ossuto si spostò automaticamente verso il lich, aveva una gemma rossa nella parte superiore che emanava una luce color cremisi.
*Boato!* Il linch picchietto il terreno con il suo bastone, e lo divise in due rivelando la testa di un enorme creatura.
Quella creatura era alta dieci metri, con grandi ali ossute e due teste che avevano un aspetto insolitamente sinistro. Sul suo teschio, si scorgeva una brillante energia d’anima. Quello, era l’animale preferito dei negromanti – un dragone ossuto a due teste!
“Keke…andiamo, tesoruccio…” Soffiava un vento molto forte, il dragone ossuto a due teste sbatte le ali, e portando alla schiena lo scheletro linch si addentrò nella terrificante tempesta elementare. La violenta bufera sembrava placarsi al loro passaggio, creando un canale di un buio pesto.
Il dragone ossuto ruggì e scomparve, alla fine del piano…
La voce era giunta in molti altri luoghi.
“Movimenti insoliti dal regno osseo? Sembra che il linch si sia risvegliato…”
“Ilyo…è passato molto tempo ormai. Devo ancora sistemare quella faccenda con lui…”
“L’emissario della morte, lo scheletro lich? Interessante…”
Il mondo luccicava di ogni sorta di misteriosa coscienza divina, e tutti si concentrarono sul regno osseo senza previo consenso.
Alcuni di loro sembravano avere un chiaro obiettivo nel dirigersi verso il deserto occidentale.
……
I roventi raggi solari ricadevano sulle dune sabbiose, provocando ondate di calore che deformavano l’aria. L’umidità era praticamente del tutto evaporata, ed ad ogni respiro sembrava quasi essere avvolti dalle fiamme di un incendio.
La superficie del deserto stava per raggiungere la sua temperatura massima, avrebbe potuto arrostire una persona viva! L’intero deserto sembrava respingere ogni forma di vita. Persino i cactus, sparsi qua e là, erano scomparsi, e non vi era rimasto nemmeno un filo di vegetazione.
Lo spadaccino alla guida del gruppo guardò la mappa che teneva in mano, e si fece un’idea della distanza percorsa “Siamo già nel deserto più profondo, quindi dobbiamo fare del nostro meglio per preservare le nostre forze. Dovremmo anche fare un piano per quanto riguarda l’acqua e gli oggetti…Che c’è Allerie? Stai ancora pensando al sogno della scorsa notte?”
Alzando lo sguardo, si accorse che il mago si era nuovamente distratto, e la sua domanda rivelava un leggero fastidio.
“No, mi sento meglio ora…è solo questo clima…” Allerie raccolse i capelli dietro le orecchie e sentì la pelle ormai secca, sospirò tra sé. Quel sogno non la preoccupava più, era il clima del deserto ora che le stava dando una dura lezione. Persino con la protezione della magia, faceva fatica a resistere.
Nel vedere il mago in difficoltà, lo spadaccino maledì quell’inesistente capacità di resistenza, tipica dei maghi. Eppure, non vi era nulla da fare. La incoraggiò “Resisti ancora un po’. Raggiungeremo presto l’oasi dei sogni, così potrai riposarti un po’…”
Alla sola citazione dell’oasi dei sogni, l’intero gruppo si rianimò. Si trovavano nei meandri del deserto occidentale, luogo estremamente pericoloso. Sarebbe potuta scoppiare una terrificante tempesta di sabbia nera da un momento all’altro.
Anche se erano vicini dall’essere degli avventurieri leggendari, non vi era nulla che potessero fare di fronte alla natura; i pericoli vi sarebbero stati comunque.
L’oasi dei sogni era l’unica sorgente d’acqua presente nei meandri del deserto occidentale. Si diceva avesse l’aspetto di un lago a mezzaluna in movimento e una foresta di arbusti, come anche l’unica speranza che i viaggiatori perduti avevano per sopravvivere.
“Le mie più recenti informazioni, nonché questa mappa, indicano che l’oasi dei sogni è più avanti. Non possiamo sbagliare!” urlò lo spadaccino per sollevare il morale generale. Grazie a quel barlume di speranza, il gruppo iniziò ad accelerare il passo.
Tuttavia, nessuno di loro si accorse che vi era qualcuno alle loro spalle, che osservava tutti i loro movimenti.
“L’oasi dei sogni…è molto vicina alle Valli Frostfall…non l’avrei mai trovata se non fosse per queste guide…” Leylin cavalcava uno scorpione di sabbia, mentre un bulbo oculare alato svolazzava dinanzi a lui, mostrandogli l’immagine di quelle persone.
Grazie al gruppo di avventurieri che mostrava lui la via, non aveva bisogno di prendere deviazioni. Finché seguiva il loro sentiero sicuro, tutto sarebbe andato al meglio. Grazie alla distanza che li limitava, i comuni incantesimi di rilevamento non sarebbero mai riusciti a scovarlo.
“Una volta qui…come faccio a dire…il loro valore sta diminuendo…” Leylin si sfregò il mento. Secondo lui, quel gruppo era il più debole tra tutti coloro che tenevano d’occhio la città fluttuante. ”Sembrano avere un capo. Li faccio fare strada e vediamo cosa attirano…”
Leylin diede una pacca allo scorpione, e immediatamente l’enorme bestia strillò. Aveva otto zampe che si alternavano nei movimenti, il che rendeva più veloce la sua avanzata in mezzo al deserto…
Non vi era nulla di interessante da vedere lungo la via del deserto, se non la sabbia e le ossa di tutti i monaci morti. Leylin notò persino un cadavere ormai sciupato, che aveva l’aspetto di una mummia.
Monaci addestrati per giocare con le loro vite. Senz’acqua fresca morivano, e pochi venivano salvati dai generosi gruppi di commercianti.
“Ma…sembra troppo tranquillo…” Leylin lasciò perdere i numerosi corpi sepolti dalla sabbia, ed esortò lo scorpione a tenere il passo.
Il deserto occidentale era senza dubbio molto pericoloso. Ad ogni modo, più avanti vi era un gruppo di élite di Professionisti di alto rango. Oltre alle calamità naturali come la tempesta di sabbia nera, si sarebbe potuta manifestare qualsiasi altra cosa. Erano ancora tutti vivi.
Sebbene sembrasse tutto normale, Leylin vi trovava qualcosa di strano. Il sentiero che portava alla città fluttuante non avrebbe dovuto essere così facile da percorrere.
Fu proprio allora che il viso di Leylin mostrò un’improvvisa espressione di comprensione ‘Sembrava…non avrei mai pensato che vi sarebbero stati dei nativi nei meandri del deserto occidentale. È possibile siano i superstiti di Netheril?’
A quel pensiero, lasciò le briglie, lanciò un incantesimo volo, e si alzò in cielo sbattendo le ali.
Una volta superate le innumerevoli dune di sabbia, i suoi occhi furono invasi da un intenso color verde. In quel luogo, ove la sola cosa all’orizzonte era la sabbia dorata, si vedeva ora uno scintillante lago a mezzaluna e una grande oasi. Una visione di quel tipo, in una zona così priva di vita, avrebbe emozionato chiunque.
Tuttavia, vi era una sorta di disarmonia. Nei pressi dell’oasi, già si combatteva una strenua lotta.
“Ecco spiegate le mie strane sensazioni. Questo era il posto giusto!” Leylin sembrava aver improvvisamente realizzato qualcosa.
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Capitolo regolare del mercoledì: 2/8
Trad: XiaoLing
Edit: UncleFattty
Spoiler 8:
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